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Autore: Brida    14/04/2012    4 recensioni
SPOILER SUL FINALE (se non avete ancora finito Mass Effect 3, non leggete questa fan fiction ^_^)
"Sacrificherai tutto, ogni cosa... solo per essere sicura?" così si rivolse a Jane Shepard la voce tenue e allo stesso tempo misteriosa del bambino che le si era presentato come il Catalizzatore.
Lo Spettro continuava imperterrito a trascinarsi verso il debole bagliore rosso a lato dell'immensa struttura davanti a sé.
Lanciò un rapido sguardo al raggio verde verso il quale il Catalizzatore aveva voluto spingerla.
'La pace' risuonò nella sua mente per un secondo.
Era solo quello che desiderava ottenere, nient'altro.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE END


My baby...

 



"Sacrificherai tutto, ogni cosa... solo per essere sicura?" così si rivolse a Jane Shepard la voce tenue e allo stesso tempo misteriosa del bambino che le si era presentato come il Catalizzatore.

Lo Spettro continuava imperterrito a trascinarsi verso il debole bagliore rosso a lato dell'immensa struttura davanti a sé.

Lanciò un rapido sguardo al raggio verde verso il quale il Catalizzatore aveva voluto spingerla.

'La pace' risuonò nella sua mente per un secondo.

Era solo quello che desiderava ottenere, nient'altro.

La proposta del Catalizzatore l'aveva tentata, questo Shepard non poteva negarlo.

La costruzione di un mondo nuovo, in cui non esistevano macchine e organici come entità separate.

Un'era di pace e prosperità.

Aveva voluto crederci mentre si era fermata e aveva lanciato una lunga occhiata in direzione del bagliore verde, ma infine aveva capito ed era tornata a camminare.

'Questa non può essere la giusta via per ottenere la pace' aveva pensato, continuando verso il raggio rosso.

"Hai salvato i Geth, hai più volte detto che sintetici e organici possono collaborare. E ora rinneghi i tuoi ideali?" tentò di convincerla il bambino.

Jane si era posta la stessa domanda, un attimo prima di cambiare definitivamente idea, ma aveva capito una cosa molto importante, l'unica cosa che aveva davvero contato nella sua vita: doveva eliminare la minaccia dei Razziatori, una volta per tutte e a qualsiasi costo.

"Hai più volte accusato l'Uomo Misterioso di star sacrificando troppo per i suoi scopi e ora tu agisci nello stesso modo?" nella voce del Catalizzatore non traspariva alcuna emozione, ma le sue parole trasudavano di tutti i dubbi che Shepard faticava a ricacciare nel profondo del proprio animo.

Ma non poteva mostrare incertezza. Non l'aveva fatto quando aveva deciso di curare i Krogan e nemmeno quando aveva riappacificato i Geth e i Quarian. Non l'aveva fatto quando aveva distrutto la base dei Collettori e nemmeno quando aveva ucciso Saren.

Non aveva mostrato incertezza neanche quando su Horizon, tempo addietro, Kaidan l'aveva accusata di aver tradito l'Alleanza e il loro amore. Come poteva ora esitare?

"E' vero" finalmente si decise a rispondere al Catalizzatore che ancora continuava a instillarle il seme del dubbio.

Si girò verso di lui "Lui stava sacrificando troppo, per compiere una scelta sbagliata. Io sacrificherò i Geth e i sintetici per liberarci tutti dai Razziatori e per donare la pace a tutto l'universo. Per sempre." disse decisa la giovane donna.

"Non è così. Gli organici costruiranno altre macchine e di nuovo ci sarà la guerra e la paura" affermò il bambino.

"No, sarà diverso questa volta" gli ribatté Shepard, certa delle sue parole.

"Distruggerai anche Ida in questo modo. Sei davvero sicura di quello che stai per compiere?"

"Lei agirebbe come me se fosse qui" rispose, girandosi di nuovo verso il bagliore rossastro che si trovava ancora lontano da lei.

"Lo pensi davvero?"

Le vennero in mente le parole che l'IA le aveva confessato prima che lei fosse scesa sulla Terra per iniziare l'ultima battaglia contro i Razziatori. 'Farei qualsiasi cosa per salvare Joker. Sarei pronta anche a sacrificarmi per lui' aveva detto.

'Perdonami Ida' si disse nel ritornare ad avanzare 'Ma so che capiresti' si fece coraggio.

Il bambino tornò quindi ad essere silenzioso mentre anche lei, sopportando a fatica le fitte di dolore provocate dalle ferite, cercava di sgomberare la mente da ulteriori incertezze.

Era giunta a qualche metro dall'oggetto che avrebbe dovuto distruggere.

Per mettere fine ad ogni cosa.

"Morirai, lo sai?" le comunicò il Catalizzatore apparendo al suo fianco.

"Lo so" rispose lei, spostando i suoi occhi sul bambino che per tanto tempo le aveva tormentato i sogni.

"E non hai paura?" le domandò squadrandola intensamente.

'Fino alla fine. Dobbiamo fare questa cosa insieme, fino alla fine' sentì dentro di lei una voce.

Era quella di Kaidan. Così le aveva detto per convincerla a portarlo con sé, pure nell'ultimo tratto della missione, il più rischioso e pericoloso.

Lei avrebbe voluto lasciarlo al sicuro, concedergli la speranza di sopravvivere, almeno lui, e invece per una volta gli aveva dato ascolto. Aveva affrontato con lui orde di Predatori e Cannibali, era stata al suo fianco fino all'apparizione del raggio.

Ora forse era morto, così come i tanti amici che lei aveva perso da quando i Razziatori erano comparsi nella sua vita.

La morte le avrebbe consentito di riunirsi a loro, ecco perché non la temeva.

'Insieme, fino alla fine' si ripeté nella mente, capendo che continuare a vivere non era poi così importante.

"Sacrificherai anche lui?" continuò il Catalizzatore, sfiorandole il grembo.

La donna sussultò e si toccò il fianco dal quale usciva ancora del sangue.

"E' vivo" le disse il Catalizzatore "E' ancora vivo. Ma se tu sparerai, morirà con te".

Per un attimo le sembrò che il cuore le si fermasse. Aveva fin da subito avuto la sensazione di averlo dentro, nonostante fosse passato così poco tempo da quella notte, con Kaidan.

Ma si era rifiutata di crederlo o per lo meno si era imposta di non pensarci.

Eppure ora le sembrava di sentirlo davvero, quel bambino ancora non nato.

L'ultima cosa che le era rimasta di Kaidan.

Si toccò di nuovo il ventre "Puoi ancora salvarlo" con voce delicata e rassicurante le disse il Catalizzatore indicandole il raggio verde.

"Puoi ancora cambiare idea".

Tutte le barriere di Jane si distrussero. Crollò sulle sue ginocchia e scoppiò a piangere disperata.

Avrebbe accettato di sacrificare se stessa, Ida, I Geth... ma come poteva sacrificare anche suo figlio? Anche il figlio di Kaidan?

Si sentì svenire e cominciò a notare delle ombre scure comparire davanti ai suoi occhi.
Era sempre più debole e non sapeva per quanto tempo ancora sarebbe riuscita a resistere.

Doveva trovare una soluzione, un modo. Doveva compiere la sua scelta.

Si rialzò in piedi, asciugandosi le lacrime e cercando di riappropriarsi della decisione che aveva sempre posseduto in vita.

Il tempo l'aveva cambiata, da delinquente sulla Terra, l'aveva trasformata in comandante di una nave dell'Alleanza. Le aveva mostrato che le altre razze aliene non erano poi così diverse dagli uomini, le aveva dimostrato che anche i Geth, in realtà, non erano così malvagi come da sempre aveva creduto.

Il tempo l'aveva fatta diventare Spettro ed eroina. Le aveva regalato l'affetto di molti amici e l'amore di Kaidan.

Ma di tempo ora non ne aveva più.

Alzò la pistola verso la struttura dal bagliore rosso, ma non ebbe il coraggio di sparare.

La riabbassò.

E guardò verso il raggio verde, dal quale prima era fuggita.

"Puoi ancora tornare indietro" le suggerì l'invitante voce del bambino.

E lei quasi l'ascoltò.

Ma poi qualcosa dentro di lei urlò di no.

Non era una voce che conosceva, non era nemmeno la sua.

Era la voce di un uomo, di un bambino.

E proveniva da dentro di lei, dal suo ventre. Era la voce di suo figlio.

Dentro di sé sentì un pianto e poi di nuovo un urlo, si piegò dal dolore sentendo qualcosa bruciarle il ventre. E in quel momento capì.

Forse non tutto, forse niente, ma vide, ricordò. Ricordò il desiderio di Saren di unirsi ai Razziatori e di come più volte lei gli avesse urlato che era pazzo.

E comprese che era sbagliato, che non era la scelta che avrebbe dovuto compiere.

Capì che l'unica risposta era lì, davanti a sé.

'Sì' sentì dire dentro di sé e non era una voce sola a dirlo.

Erano mille voci, quelle di tutte le persone che l'avevano accompagnata nella splendida avventura che era stata la sua vita e che avevano creduto in lei.

Joker, Ida, Liara, Garrus, Tali e molte molte altre.

Anche la sua, anche quella di Kaidan.

'Non aver paura. Io morirò ma tu ne salverai mille altri, tu salverai tutti' di nuovo la voce matura e infantile allo stesso tempo che l'aveva fermata prima, parlò da dentro sé.

"Cosa fai?" le chiese il Catalizzatore quando lei di nuovo alzò l'arma.

"Metto fine a questo incubo" disse semplicemente la giovane donna.

"Perché non esistono compromessi, non con i Razziatori" aggiunse cominciando a sparare.

"Non con te" concluse determinata.

Il bambino non disse nulla, solo scomparve mentre tutto intorno a lei cominciava a crollare.

Jane si accasciò sul pavimento, con la consapevolezza di aver fatto quello che andava fatto.

'Succederà quello che deve succedere' le vennero in mente le parole che le aveva detto Kaidan prima di passare la notte con lei.

'Già, ma io non ho rimpianti' si disse la donna sfiorandosi il grembo nuovamente.

'Perchè sto facendo la cosa giusta' concluse convinta davvero mentre lentamente gli occhi le si chiudevano.

E poi sognò.

Non sapeva se fosse davvero un sogno o forse la realtà. Forse era già morta e stava vedendo ogni cosa dall'alto.

Vide un'enorme e spaventosa aura rossa spargersi per l'universo, ripulendolo dalla terribile minaccia dei Razziatori. Vide gli uomini sulla Terra festeggiare e la felicità diffondersi in tutte le galassie.

Poi avvertì la distruzione dei portali galattici, ma non sentì dolore nel vederli disintegrarsi e scomparire.

Perchè erano stati soltanto delle porte per l'arrivo dei Razziatori, il loro ingresso primario, e capiva che il loro dissolversi era necessario per la purificazione completa dell'universo dalla malvagità dei Razziatori.

Ma prima che tutti questi portali fossero stati inglobati nell'aura rossa, scorse la Normandy con a bordo Joker e il resto dell'equipaggio scaraventarsi in un mondo sconosciuto, quasi innaturale.

'Ma allora si sono salvati!' concluse felice a se stessa.

Li vide scendere in questo mondo e immaginò la grande società che avrebbero potuto creare.

Tra di loro c'era anche Kaidan, Kaidan che quindi non era morto ma era lì, in quel paradiso di mondo.

Lui avrebbe vissuto per lei e per suo figlio e avrebbe costruito lì la sua casa e la sua vita. Sarebbe stato felice di nuovo, tutti lo sarebbero stati anche Joker, nonostante avesse perso la sua Ida.

Perchè ora erano salvi, perchè ora vi era la pace.

Sorrise dentro di sé, scorgendo ora una notte buia illuminata da due Lune.

Vi era un vecchio che raccontava al proprio nipote una storia su di lei.

La sua storia.

Lei era diventata un'eroina, una leggenda.

E aveva salvato tutti.

Sorrise con questa convinzione mentre le sembrò di riuscire a volare in alto nel cielo.

Non sentiva più dolore, né sofferenza.

E tutto era così perfetto.

Nulla poteva renderla più felice di questo.

 

This is the end, beautiful friend.
This is the end, my only friend.
The end.

 

The Doors – "The end"


 

Salve ^_^ Con questa breve One-shot ho voluto mostrare il finale di Mass Effect e come io l'ho vissuto. Ci tengo a precisare che non è un'altra versione del finale, è solo una romanzatura e un'ampliatura di quello che già la Bioware ci ha proposto. Dico questo perché a me personalmente è piaciuto il finale di Mass Effect 3 (lo so, sono l'unica al mondo ma è così xD). Mi è piaciuto perché nel viverlo ho visto questo. :) L'idea del bambino nella pancia mi è nata quando ho visto l'ultimo sogno in cui si vede Shepard che brucia insieme al solito bambino. Fin da subito mi è venuto questo lampo: e se la protagonista fosse incinta? La cosa si è ancora di più confermata nella mia testa quando dopo la morte di Anderson l'ho vista toccarsi la pancia e, prima, quando l'ho sentita parlare con i compagni di bambini non ancora nati e di un possibile futuro che si sarebbe potuto costruire per loro, con la sconfitta dei Razziatori :) Ovvio che la Bioware non aveva in mente questo, ma ovviamente ci sta anche una rielaborazione personale. Ho letto le varie teorie sul finale, indottrinamento o meno, e né le confermo né le smentisco. Ovvio che la mia personale rielaborazione ha un taglio un po' mistico e soprannaturale che ben potrebbe andare d'accordo con l'ipotesi dell'indottrinamento, ma ciò non toglie che invece sia tutto reale. Il bello di scrivere una storia a partire dal punto di vista del protagonista è proprio questo: nessuno può dire cosa sia reale e cosa no. :) 

Quindi questa non è una spiegazione del finale, né tanto meno un finale alternativo. This is the end, la fine della trilogia e come è stata per me. Di sicuro Mass Effect è un gioco che mi ha lasciato molte emozioni e questo terzo episodio lo considero come la ciliegina sulla torta. 

Spero abbiate apprezzato questa One-shot!

Ciaoo

 

  
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