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Autore: Beth Mellark    14/04/2012    10 recensioni
Una breve One-Shot sulla coppia Peeta x Katniss di cui mi sono subito innamorata, spero vi piaccia :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un raggio di sole penetrò dalla finestra fino a giungere alla mia schiena nuda, sentii la mano del ragazzo che avevo di fianco posarsi leggermente sulla mia pelle e sorrisi.
 
Aprii lentamente gli occhi e misi a fuoco Peeta: i suoi occhi azzurri brillavano ancora di felicità da dietro i ciuffi dorati che gli cadevano continuamente sulla fronte. Non aveva smesso di sorridere da quando eravamo tornati nel Distretto 12, a casa nostra. 
 
Quando tutto era finito avevo capito di amare Peeta più di quanto avessi mai pensato, l'idea di perderlo per sempre mi aveva fatto comprendere i sentimenti che avevo nei suoi confronti.
 
<< Buongiorno. >> mormorò, così vicino al mio viso che sentii il suo alito caldo accarezzarmi.
 
<< Mpf... Non ho intenzione di alzarmi da qui. >> mugugnai, con la faccia semi-sepolta dal cuscino, lui ridacchiò e si avvicinò a me.
 
<< Come?! La Katniss dinamica e lavoratrice dov'è finita? >> 
 
<< Si è presa un giorno di pausa, penso di meritarmelo. >>
 
<< In effetti... >> ammise, facendo salire la mano lungo la schiena e provocandomi brividi lungo tutta la colonna vertebrale.
 
 
 
Quando aprii la porta di casa rimasi piacevolmente colpita: era arredata in modo semplice e aveva un aspetto accogliente, come mi era sempre piaciuto. Il caminetto era acceso e sprigionava calore nel salotto, una scala in legno scuro portava al piano di sopra dove c'erano le camere e altre stanze che non aveva voglia di controllare.
 
<< Benvenuta in casa Everdeen! >> mi sussurrò Peeta all'orecchio. Mi voltai e lo guardai sorridendo, con un piede chiuse la porta dell'ingresso e mi si avvicinò ancora di più, sfiorandomi il naso con il suo.
 
<< In casa Mellark-Everdeen vuoi dire. >> lui appoggiò la fronte alla mia, senza smettere di guardarmi negli occhi e di sorridere.
 
<< Ti amo. >> mormorai sulle sue labbra, abbassando lo sguardo per guardarle: in quel momento erano invitanti più che mai.
 
<< Ti amo anch'io. >>
 
Mi baciò, sentii di nuovo quella sensazione di calore diffondersi in tutto il corpo e gli circondai le spalle con le braccia, facendo aderire il mio corpo al suo. I baci diventarono velocemente più approfonditi e le sue mani scorrevano delicate ma decise sul mio corpo. Le sentii accarezzarmi i capelli, la nuca, le spalle fino a scendere più in basso.
 
Staccai le mie labbra dalle sue e le feci scorrere fino al collo, i nostri respiri erano aumentati e lui mi spinse contro la parete, intrappolandomi.
 
Con un piccolo salto gli circondai il bacino con le gambe e sentii l'eccitazione crescere in me a quel contatto. Peeta mi strinse a sè e iniziò a salire le scale lentamente, per evitare di rotolare giù. Quando raggiungemmo il piano superiore tirai un lieve respiro di sollievo, dopotutto Peeta aveva una gamba finta e non era mai stato troppo agile. Lui se ne accorse e rise.
 
<< Non ti fidi di me? >>
 
<< Non mi fido della tua agilità. >> 
 
<< Tra poco cambierai idea. >> Si attaccò ancora alle mie labbra, con più foga di prima e dopo qualche passo mi fece cadere sul letto della prima camera che aveva trovato. Si fermò un attimo.
 
<< Cosa c'è? >> gli chiesi, puntellandomi sui gomiti per guardarlo in faccia.
 
<< Tu non hai idea di quanto tempo ho aspettato questo momento.. >> sussurrò, avvicinandosi e facendomi sdraiare sul materasso morbido, senza smettere di guardarmi negli occhi. 
 
<< Ti amo Katniss, ti amo da sempre e non smetterò mai di farlo. >> 
 
Mi baciò di nuovo e in quel momento capii che quella sarebbe stata la prima di mille notti fantastiche, la prima nella quale ci saremmo dimostrati tutto l'amore che provavamo, la prima notte veramente felice della mia vita.
 
 
 
<< Peeta.. >>
 
<< Sì, Katniss? >> mi chiese, continuando a tracciare con le dita disegni invisibili in un punto imprecisato tra le mie scapole.
 
<< Tra quanto tempo arrivano mia madre e Prim? >> 
 
<< Tra due ore. Perchè? >> aveva il sopracciglio lievemente alzato e la sua mano si bloccò per un istante, per poi continuare il disegno interrotto.
 
<< Due ore sono più che necessarie. >>
<< Per cosa? >> 
 
Non gli risposi e lo baciai, portandomi sopra di lui.
 
Quando il campanello suonò Prim e sua madre dovettero attendere un bel po' prima che un Peeta con la maglia al contrario e i capelli spettinati gli aprisse. Katniss invece era ancora in bagno che provava a darsi una sistemata ai capelli ancora scompigliati e al viso arrossato.
 
 
 
***
 
è il primo racconto che scrivo, le recensioni sono molto gradite, mi piacerebbe sapere la vostra opinione sul modo in cui scrivo. :) Se ci sono errori vi prego di farmeli notare :)
Dopo tanti tentativi ho capito come si pubblica decentemente un racconto, scusate :)
   
 
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