- Pronto? -
- Ciao bellezza. -
- Nikki? -
- Chi altro ti chiama “bellezza?” -
- Nessuno, idiota. -
- Sarà meglio per te… come stai? -
- Direi bene, anche se mi sono appena
svegliato e non ho idea di che giorno sia. -
- A dirti la verità nemmeno io… so a
malapena che siamo nell’ 86. -
- Siamo messi bene insomma. Hai bisogno
di qualcosa? -
- Sì, di sentirti addosso a me il più presto
possibile. -
- Mh, così di prima mattina? -
- Prima mattina? T-bone, sono le cinque del pomeriggio… -
- Quanto cazzo ho dormito? -
- Smetti di fare domande e dimmi se posso venire da te. -
- Non lo so, Heather dovrebbe tornare
oggi. -
- Vaffanculo! -
- Che c’è? -
- Ti odio… c’è sempre lei di
mezzo.
-
- Sai com’è, sto con lei. -
- Sì ma cazzo, e io? Io ti amo più di quanto lei
non abbia mai fatto. -
- Non dire cazzate, Nik. -
- Non capisci… -
- Capisco eccome! E lo sai che per me
vale lo stesso, ma ecco, sono due cose diverse. -
- Sti gran cazzi. La odio. -
- Dai, non fare il geloso adesso…
di lei
non lo sei mai stato. -
- Lo sono sempre stato, in realtà. -
- Ah sì? -
- Non te l’ho mai detto perché sembri
così felice con lei… A volte mi chiedo se
tu abbia ancora bisogno di me. -
- Nikki… -
- Ora c’è lei… non mi cerchi mai. Sono
sempre io a… beh, a volerti. -
- Cosa cazzo stai dicendo? -
- Non ti servo più, non è vero? -
- Nikki stai piangendo? -
- No… -
- Dai, non piangere per cazzate simili.
Sai che non è così! Quante volte devo dirtelo che
ti amo? -
- Ma ami lei di più. -
- Sono due cose diverse Nik… -
- Va bene. -
- Non parlare così. -
- Così come? -
- Con la voce delusa. -
- Perché? -
- Perché mi fai sentire in colpa. E
odio
sentirmi in colpa… odio pensare che stai male per colpa mia.
-
- Scusami… -
- Smetti di singhiozzare, cazzo! -
- Scusa, scusa, scusa. -
- Oh, così va meglio…
sai, credo Heather
arriverà tra un paio d’ore. -
- Grazie di avermelo ricordato. -
- No, non hai capito, ti sto chiedendo di
venire qui. -
- Ne hai davvero voglia o lo fai per farmi un favore? -
- Nikki, se ci vedessimo per fare un
favore a te, avremmo già lasciato perdere da un
pezzo… -
- Uh, okay. -
- Certo che ne ho voglia! Cosa credi? Anche
io ti amo, sai? -
- Smettila. -
- Di fare cosa? -
- Di farmi arrossire. -
- Ma sei così bellino quando
arrossisci.
-
- Fottiti. -
- Preferirei… uhm, come
dire… fottere con
te. -
- Con le tue solite buone maniere, eh T-bone? -
- Sai che sono un gentleman. -
- Giusto. -
- Allora? Che fai ancora al telefono? -
- Posso venire subito? -
- Adesso? Volevo farti venire io, più tardi… -
- Finiscila! -
- Ti fa ridere. -
- Certo che mi fa ridere, sei un’idiota. -
- Mi piace la tua risata. -
- Anche a me la tua, un sacco. -
- Muoviti a portare il culo qui. Ho
voglia di vederlo, quel sorriso. -
- Solo vederlo? -
- A dire la verità, ho alcune buone
idee
per usare meglio quella bocca meravigliosa. -
- Non avevo dubbi. -
- Dai, veloce. -
- Mi vesto e arrivo. -
- Perfetto, io credo non mi
vestirò. -
- Sei nudo? -
- Amico, mi hai mai visto vestito? -
- Effettivamente… -
- Quando arrivi entra pure, la porta
è
aperta. Ti aspetto in camera. -
- Porto del Jack Daniels. -
- Ottimo, qui ho tutto il resto. -
- Non ho bisogno di nessuna droga. -
- Detto da te, Nikki, è un
po’ come sentire
una suora bestemmiare. -
- L’unica droga che mi serve sei tu. -
- Allora sbrigati, non vedo l’ora di
mandarti in overdose. -
- Arrivo, sono lì tra poco. -
- A dopo, dolcezza. -
- A dopo, ti amo. -
- Anch’io. -