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Autore: BJ foREVer    15/04/2012    0 recensioni
Io e Ali facciamo parte di quel progetto pazzo da ormai due anni. Siamo costumiste, e io sono anche corista, mentre lei si occupa del trucco.
Tutto per la band preferita.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just the beginning.
 
Io e Ali facciamo parte di quel progetto pazzo da ormai due anni. Siamo costumiste, e io sono anche corista, mentre lei si occupa del trucco. Siamo amiche dalla prima elementare, laggiù a Vicenza. Ora siamo lontanissime dalla nostra città natale. Qui a Los Angeles non si risparmiano un colpo: sbagli e sei fuori. Lo abbiamo imparato duramente. Tanto lavoro e sudore, ma anche tanto divertimento e molte molte soddisfazioni ci avevano raggiunto dalla nostra partenza dall’Italia, tre anni prima. Mi ricordo quel giorno come se fosse ieri. Non vedevamo l’ora di partire, lasciarci alle spalle quella città e tutta quella gente che in diciotto anni ci aveva solo volute come tutte le altre. Ma noi non ci stavamo più, ecco perché siamo partite. Partite per quella terra dove i sogni si realizzano, e noi ce l’abbiamo fatta davvero!
 
Los Angeles,  31 Luglio 2011.
La giornata è iniziata malissimo: mi sono svegliata tardi, con una sveglia del cazzo che funziona a metà, e sono pure caduta dal letto. Per giunta, mentre scendo le scale mi scontro con Ali che mi sta portando su la colazione, e per pure miracolo teniamo tutto in piedi. Ci scambiamo uno sguardo da mezze zombie e scendiamo le scale pesantemente. Inutile dire che la colazione è rimasta li, visto che siamo in super ritardo, e i ragazzi in linea di massima erano abbastanza di manica stretta coi tempi.
Tempo di arrivare li ed siamo già….. mezz’ora?? Mezz’ora in ritardo?! Ok ci ammazzeranno. Se non che, Matt ci trascina dentro senza neanche badare all’ora.
“Ellie, Ali, per fortuna siete qui. E’ tutto un casino! Il concerto è stasera, dev’essere tutto pronto!!” è molto agitato e si vede, ma è sempre così.
“Matt tranquillo! I costumi sono pronti, e Ali ha studiato il trucco per ognuno di voi. Devo solo fare il check del microfono e siamo apposto. Stai calmo!” non so come faccio sempre a essere così paziente con lui, è davvero esasperante a livelli estremi a volte!  Però sembro avere un effetto calmante con lui, perché è già più sciolto, sta raggiungendo Zack e Brian per provare la scaletta, mentre io e Ali ci sistemiamo nelle nostre postazioni.

Quando finisco di tirare fuori tutto raggiungo i ragazzi. Matt mi sta già porgendo il microfono e io lo sistemo sull’asta.
“Che proviamo grande capo?” lo guardo ironica sentendo le risatine sceme di Syn e Zacky.
“Dear God” risponde Matt senza battere ciglio.
Dear God? Strano non la facevamo quasi mai in concerto. Faccio spallucce mentre attaccano la canzone. Poi Matt inizia a cantare e io sento i brividi come sempre. Non mi ci abituerò mai a sentire la sua voce a così poca distanza. Ecco, tocca a me. Faccio la mia parte liscia, senza stonature. Poi proviamo un altro paio di canzoni e facciamo una pausa. “Momento perfetto per filare in bagno” penso defilandomi, passo accanto a Ali e la prendo per un braccio portandola alle toilettes con me.
“Che c’è?” mi dice sorpresa, uno spillo ancora tra i denti.
“Non hai notato nulla? Sono canzoni che non facciamo mai! Che avrà in mente Matt?” la guardo sospettosa incrociando le braccia sul petto.
“Non lo so” eccola che assume il mio stesso cipiglio “Però hai ragione, è strano”
Faccio spallucce e torniamo in sala, ma il super-palestrato-man mi blocca sulla porta dicendo alla mia migliore amica di precederci.
“Che c’è Shadows?” gli chiedo mentre mi trascina in una saletta. Non c’è anima viva, sembra uno sgabuzzino, squallido per di più. Lui non risponde, ma tanto non lo fa mai, chiude la porta e si gira verso di me iniziando a baciarmi.
Ma che cazz..??
“MATT! Che cazzo fai?” lo spingo via e apro la porta tornando nel salone, furiosa.
"RAGAZZI!” li chiamo tutti sbraitando “TUTTI QUI! ORA!” mi guardano sorpresi prendendo posto davanti a me. Tutti sussurrano tra loro e aspetto che arrivi anche Matt per parlare.
“Bene vorrei chiarire una cosa. Noi, io e Ali, non siamo le vostre fottute groupies. Sì, siamo finiti a letto un paio di volte da ubriachi” guardo negli occhi il cantante e il chitarrista principale “Ma questo non vi da assolutamente il diritto di volerci scopare quando vi viene voglia. Avete delle fidanzate, cazzo, serviranno pure a qualcosa! Detto questo, spero sia tutto chiaro. Grazie a tutti dell’attenzione e torniamo al lavoro!”
Sono furiosa. Come s’è permesso? E per fortuna che ama quella Barbie, sennò chissà cosa m’avrebbe fatto.
Borbotto mentre Ali cerca di tirarmi fuori dalla bocca ciò che è successo, ma le mie labbra sono assolutamente cucite.
“Mich, parla” mi dice esasperata. Solo lei ormai mi chiama così, e di solito i ragazzi della band non capiscono nemmeno con chi stia parlando.
“Quello è fuori di testa. Come ho detto, non possono portarci a letto quando gli pare!” e per fortuna che stiamo parlando italiano. Pur se il mio è stato appena un sussurro, mi sembra di averlo urlato. Nella stanza non vola una mosca, tutti che si stanno facendo i cazzi loro. Dopo un po’ Brian si avvicina a noi.
“Ehm, ragazze sarebbe ora… Per i costumi e il trucco” guardiamo l’ora. Urca, ha ragione, sono quasi le 7! Anche se il concerto è alle nove, si preparano sempre con largo anticipo. Prendo dalla stampella il suo costume e glielo passo sorridendo.
“Ecco qui Gates!” anche lui sorride, e intanto si avvicinano pure gli altri per prendere i loro vestiti. Guardo fredda il cantante e quasi gli lancio la canottiera e la giacca, poi gli metto tra le braccia i pantaloni, la bandana e il cappello e poggio le scarpe sopra al tutto. Stringo la mascella e lo guardo a braccia conserte, aspettando che se ne vada.
Mentre si gira borbottando tra se iniziano ad arrivare le ballerine per la performance di Scream, e diamo i costumi anche a loro.
Brian e Zacky si siedono davanti agli specchi, in attesa di ricevere le attenzioni di Ali.
“Mich mi dai una mano? Devi solo mettere la matita a Syn” mi dice lei indaffarata.
“Ceeerto se la smetti di chiamarmi così!” lei ride e mi posiziono davanti al chitarrista con una matita nera per occhi in mano. Ellie, ce la puoi fare, sono solo gli occhi di Gates. Eh certo, SOLO. Dai, ti trucchi tutte le mattine, basta solo farlo su di lui. Respiro a fondo mentre lui mi guarda sorridente. Tolgo il tappo alla matita e mi sistemo meglio, una mano appoggiata delicatamente sul suo zigomo destro per tenere aperto l’occhio, mentre con l’altra applico una striscia di matita prima sopra e poi sotto. Dopo aver fatto mi scosto e sorrido soddisfatta del mio lavoro. Non è stato così difficile dopotutto.
Sto per passare all’altro occhio, quando faccio per chinarmi in avanti e inciampo, crollando rovinosamente addosso a Syn. Cerco di tirarmi su imbarazzatissima, mentre lui ride di gusto. Lo guardo negli occhi, uno truccato e l’altro no, e scoppio a ridere anch’io. Mi sistemo in braccio a lui e gli metto la matita anche sull’altro occhio, poi la poggio e lo guardo risoluta. Lui sta ricambiando il mio sguardo, sempre sorridendo. Arrossisco e mi alzo, gli sorrido e metto la matita anche a Zacky.
“A me non sei caduta in braccio però” si lamenta lui ridacchiando. Gli tiro un pugno leggero sulla spalla e lascio spazio alle mani magiche della mia amica.
Io intanto controllo che tutti abbiano ricevuto i loro costumi, e corro a prepararmi.
Mentre infilo il costume striminzito, penso a perché cavolo quei pervertiti della band vogliono farlo indossare anche a me. Va bene alle ballerine, o meglio, alle baldracche che fanno finta di ballare, ma io che faccio i cori che c’entro?
Sospiro sconsolata e torno nel camerino principale; sento gli occhi di tutti su di me, mentre la mia migliore amica mi si avvicina e mi sussurra all’orecchio.
“Mich, sei una gran figa” e ride.
“Alice, la vuoi piantare con quel nome?” la guardo esasperata e rido con lei abbracciandola, ma quando mi volto noto gli sguardi degli altri.
“Che c’è?” mi controllo bene, pensando di aver tipo dimenticato le mutande, ma il costume c’è tutto, ed è tutto al suo posto. Io gli uomini proprio non li capisco, vedono due tette e subito tutti arrapati. Mha.



Nota dell'autrice: cose stupide che riscopro nel mio pc:'3 buona lettura!
  
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