{Nick}
 
Era andato tutto troppo bene fino ad adesso. Per me. Per Miley. Per Nate. Per la nostra famiglia. Era andato tutto bene. Dio, per qualche strana ragione, deve distribuire il proprio periodo felice in maniera equa ad ognuno di noi, e io e Mils avevamo esaurito il tempo a nostra disposizione.
Fino a sei mesi fa’ andava tutto a meraviglia: il matrimonio tra Demi e quello squilibrato di Joe, la piccola Madi e Nate che crescono bene, e un altro bambino in arrivo. Bambina per essere precisi. L’avevamo appena saputo. Io ero fuori di me dalla gioia, per non parlarvi di mia madre e Tish. Miley voleva che dipingessi la cameretta di rosa e Nate si stava scervellando assieme a Frankie e Noah per trovare un nome alla nostra piccola. Poi tutto è crollato, come un effetto domino.
Miley era appena entrata al quarto mese, quando ha avuto un mancamento. Io stavo registrando il nuovo album e non ero a casa con lei e con Nate. Suo padre l’ha portata in ospedale e quando sono arrivato io era troppo tardi: la nostra bambina era già morta. Ho sempre odiato il suono di quella parola. E’ duro. Non avevo mai pensato di perdere la mia piccola principessa. Io volevo chiamarla Hope. Sono sicuro che, probabilmente sarebbe stata una bambina stupenda: Dio chiama sempre a se’ i migliori. Da allora mi sembra di aver perso ogni cosa e tutto ha iniziato a ritorcersi contro di me.
Miley si è chiusa nel silenzio. Non mi ha detto niente, ma io so che è delusa dal fatto che io non ero con lei quando è successo. Le cose vanno male fra noi. Quando c’è Nate ci sforziamo di essere gentili l’uno con l’altra, ma viviamo come due estranei nella stessa casa. Non dormo con lei da cinque mesi oramai. Nate è diventato il padrone del lettone e ha preso il mio posto. Io mi accontento del divano. Mils non mi tratta male è solo trance. In una trance da cui non riesce a risvegliarsi e da cui io non riesco a liberarla.
-Non potete crescere un figlio assieme se non superata la perdita della bambina- questa sono state le parole di mio padre. Lui e mamma si sono offerti di tenere Nate per un po’ di tempo, quando la piccola è mancata. Ma Miley non voleva separarsi da suo figlio e io non ho avuto il cuore per portarglielo via.
Nessuno di noi due ha nominato la parola “divorzio”. Nessuno di noi due vuole farlo. Dobbiamo solo superare ed andare avanti per Nate.
Il mio ometto ha compiuto quattro anni un mese fa. E’ la gioia dei miei occhi.
Vorrei vedere Miley sorridere. 
 
{Miley}
 
Dolore. Mi spiace vedere soffrire anche Nick. So che è dura anche per lui. Se non ci fosse Nate non saprei come dare un senso alle mie giornate.
Non ho voglia di vedere nessuno però. E’ da settimane che sono chiusa in casa.
Non voglio stare con Nick, ma contemporaneamente mi manca moltissimo sentirlo vicino. E’ orrendo vivere nella stessa casa, ma sentirsi lontani.

Ok, ok lo so che ho "Innamorarsi a Mahanattan" in sospensione per mancaza di ispirazione, ma mi è stato difficile disintossicarmi dalla Niley family, così ho iniziato a scrivere un'altra storia su di loro. Questo è solo il prologo e i prossimi capitoli saranno più lunghi. Solo questo è scritto in prima persona, dal secondo in poi userò la terza persona. Dopo queste informazioni tecniche buona lettura. Sto sperimentato una vena maliconica di Nick e Miley. Questa sarebbe la continuazione di "Life Unexpected" e "Our little boy". Sono stata un po' "crudele" stavolta... non vi preoccuapte, ci saranno interessanti sviluppi!
Francesca