LOVERS

[Patrick&Angela]

Era davanti allo specchio e si stava sistemando la giacca blu nuova di zecca quando lei entrò, lasciandolo senza fiato. Succedeva sempre e non riusciva mai ad evitarlo. Nonostante fosse in grado di controllare un sacco di cose grazie alla sua mente, le sue reazioni alla vista della moglie erano sempre inattese.
Come se la vedesse di continuo per la prima volta.
Lei sorrise avvicinandosi, ipnotizzandolo come nessuno era in grado di fare. < Te ne vai? >, gli chiese.
Dopo averlo raggiunto gli mise le mani sulle spalle per avvicinarlo a sé e lo baciò.
< Sono in ritardo e ho un cliente che mi aspetta >, le spiegò con un sorriso ammaliante.
Angela mise su un piccolo broncio di disappunto ma non protestò. < Dimmi sensitivo, a cosa sto pensando? >.
Patrick allargò il sorriso, accarezzando leggermente la pancia tondeggiante di lei. < Stai pensando che mi ami >.

[Grace&Wayne]

Grace era davvero bellissima. Lui lo sapeva bene, se n'era innamorato all'istante.
Quando l'aveva vista entrare per la prima volta nella sede del CBI, gli si era seccata la gola e non aveva potuto fare a meno di notare quanto fosse adorabile con quel suo sorriso sempre presente e le guance tinte di un leggero rossore.
Come se fosse costantemente in imbarazzo oppure alla scoperta di nuove ed entusiasmanti cose.
Era adorabile.
Ed ora, stesa nel suo letto con quei capelli rossi e morbidi a scenderle sulla schiena, era la cosa più bella che avesse mai visto. Bella ed eccitante.
Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. E neanche le mani ad essere sinceri.
E lei sorrideva, come era solita fare ma con quella scintilla negli occhi che lo stava facendo impazzire.
< Ti amo >.
< Ti amo, anch'io >.
Si, Grace era davvero bellissima.

[Teresa&Walter]

Non era il suo ideale di donna: non era ricca, non era una modella e non assecondava ogni suo desiderio.
Insomma, Teresa Lisbon non faceva assolutamente per lui.
Era troppo autoritaria, troppo rigida nelle sue convinzioni. Non poteva certo essersi innamorato di lei, giusto?! Non era adatta a lui, punto e basta.
Eppure continuava a pensare alla sua voce, gli piaceva un sacco. Non era sicuro di conoscerne il motivo, ma gli piaceva. E gli piacevano pure i suoi occhi ed il suo modo di baciare.
Con lei, era una sfida continua: voleva comandare. Ma anche lui voleva farlo e quindi si andava a creare quella fantastica tensione che gli faceva correre i brividi lungo la schiena. Ed, in fondo, era proprio questo che lui cercava: i brividi.
E, con Teresa, ne aveva a volontà.
< Allora, vieni a cena con me? >, le chiese sorridendo mentre le accarezzava la schiena nuda.
< No, devo lavorare >. Lei si girò e gli stampò un bacio sulle labbra per poi alzarsi dal letto e chiudersi nel bagno annesso alla camera d'albergo dove avevano passato le due ore precedenti.
Oh si: le sfide e i brividi con lei erano assicurati.