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Autore: A lexie s    16/04/2012    0 recensioni
Ciao a tutti XD Ho scritto questo one shote semplicemente perché ne avevo voglia, sentivo l'impulso di liberarmi di un peso e non ho trovato un modo migliore di questo perciò eccomi qua, se qualcuno volesse leggerla e magari dirmi due paroline mi farebbe tanto piacere. Questa è una storia d'amore, sono i sentimenti che portano le persone a fare delle cose per la persona amata!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CI SEI SEMPRE STATA

Quando il cielo non bastava, non bastava la brigata, eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre stata.

Continuavo a camminare per le strade buie di New York senza sapere realmente dove andare,  c’erano molti luoghi di svago, insegne luminose ovunque e di certo qui sanno come divertirsi, peccato che qualsiasi distrazione io stia cercando non riesce poi a distrarmi così tanto.                              
Come si stacca il cervello per una sera?? Mi ero sempre posto questa domanda ma non avevo mai trovato risposta perché qualsiasi cosa guardassi non l’ho mai vista realmente, non riesco a staccarmi dai miei pensieri, per questo sto girando per queste strade, di notte, ascoltando Ligabue. Perché ti cerco, nonostante tutto ti cerco e tu mi sfuggi, scappi dal mio richiamo, ti copri le orecchie di fronte alle mie urla. Siamo strani entrambi sai, non riusciamo ad amarci senza ferisci. Tu vai via, ed io ti seguo, io fuggo, sei tu a seguirmi, ma stavolta è diverso. Non ti trovo e tu non trovi me e non ho mai avuto tutta questa paura in vita mia.
Mentre osservo i volti inespressivi di persone che parlano in varie lingue non vedo niente se non il tuo di volto e la tua voce.


Anche quando si gelava con la luna già cambiata, eri solo più lontana ma tu ci sei sempre stata.

Eri solo più lontana ma ci sei stata sempre, eri li per me. Io non ci sono stato quando mi hai chiesto di esserci e adesso ti ho perso perché sono stato codardo. Ma sono qui adesso e ti cerco anche se già ti ho perso, io continuo a cercarti, ma dove sei? So perché sei qui, sono venuto anch’io per questo.
E’ il posto dove ci siamo conosciuti, tra mille persone che parlavano lingue straniere ne ho riconosciuto una uguale alla mia, ho alzato lo sguardo e ho incontrato i tuoi occhi,  i tuoi occhi piccoli che quando sorridi spariscono e ti si forma quella fossetta adorabile , ho incontrato le tue labbra a cuore ed è allora che ho pensato che dovevi essere mia.
Non è stato un colpo di fulmine, sarebbe troppo semplice classificarlo così, è stato come quando torni a casa dopo una vacanza, come quando giochi con un bambino, come quando la notte sdraiato sull’altalena contavo le stelle, è stata una sensazione di sicurezza e di dolcezza allo stesso tempo. Non posso, non posso perderti, sei la mia casa, la mia famiglia, il mio porto sicuro, la mia botta di adrenalina. Mi ritrovo a correre come un pazzo, sbatto con la gente che mi lancia parole di insulto in lingue che nemmeno conosco.  Ho capito dove sei non mi resta che venire a prenderti. 
Mi fermo davanti ad un grosso edificio,  spalanco la porta d’ingresso e comincio a correre su per le scale. Primo piano, secondo, terzo, quarto, quinto, finalmente mi trovo davanti ad una porta, la terrazza.
Qui è stato il nostro primo bacio.

FLASHBACK


Ero scappato dall’hotel, avevo fatto preoccupare tutti per venire da te, per vederti un’ultima volta prima di partire, per darti quel bacio che ti dovevo dare durante il nostro primo ballo, per prometterti che ci sarei stato quando saresti tornata. Correvo e pioveva,  sono venuto al tuo alloggio  e quando ti ho vista il mio cuore ha perso un battito. Avevi i capelli sciolti,  un vestitino primaverile azzurro che non si adattava al tempo e quel sorriso, il sorriso più bello di tutti. Semplicemente  Indimenticabile.

<< Tommy >>  mi chiamasti sorpresa e ti buttasti tra le mie braccia.

Poi mi hai preso per mano e abbiamo corso sotto la pioggia fino a questo edificio, siamo saliti sulla terrazza e abbiamo aspettato insieme l’arcobaleno. Quando si formò quell’arco pieno di colori intorno a noi, mi baciasti. Un bacio a fior di labbra, veloce come un’ abitudine e dolce come lo zucchero a velo.

<< Ci siamo baciati sotto l’arcobaleno  >> mi dicesti e cominciasti a ridere, una risata cristallina e limpida come quella dei bambini quando vanno al mare d’estate.

La giornata più bella della mia vita anche se al ritorno mi è costata una grande sgridata .

FINE FLASHBACK

Da allora sono passati sei anni, sono tornato a casa e tu mi hai raggiunto dopo qualche giorno e abbiamo cominciato ad amarci, ma ci siamo amati subito perciò meglio dire che abbiamo continuato ad amarci.
Ed ora sono qui, davanti questa porta. Mi sudano le mani e non so cosa dirti di preciso ma so che devo dire la verità, devo dirti che ti amo e che mi dispiace, che insieme possiamo affrontare tutto e che sono qui per te.

Apro la porta ed entro, ci sei, sei di spalle ma mi hai sentito.

<< Sei qui >> mi parli senza girarti.

<< Sono qui per te >> corro e ti abbraccio da dietro, non mi respingi e ti lasci cullare dalle mie braccia.

<< Non c’eri prima >> mi dici e sento le mie mani bagnarsi, comincia a piovere e alla pioggia si mescolano le tue lacrime .

<< Adele,  ti prego devi perdonarmi, io non posso stare senza di te. Lo so che non c’ero quando invece avrei dovuto sostenerti,  so che la perdita dei tuoi è stata straziante e avevi bisogno di me ma non ci sono stato, sono stato stupido, non riuscivo a stare con te perché in realtà non riuscivo a stare nemmeno con me stesso, non riuscivo a consolarti perché si è riaperta una cicatrice, mi è tornata in mente la morte dei miei. Come potevo aiutare qualcuno se prima dovevo aiutare me stesso? Ho pensato di stare meglio senza di te, di potermi distrarre ma non posso, non posso senza  te. Tu sei la mia migliore amica, sei la mia compagna, sei la mia amante, sei la mia vita. Tu ci sei sempre stata ed io voglio esserci sempre. Perdonami. >> Dico tutto pregando mentalmente perché ho bisogno di te.

Ti volti, mi abbracci e mi baci.

Alziamo entrambi lo sguardo, non piove più.

<< Ci siamo baciati sotto l’arcobaleno  >> ti dico io stavolta.

Rimaniamo abbracciati, non so per quanto tempo mi sembra l’infinito con te.

Quando il tempo non passava, non passava la nottata, eri solo da incontrare ma tu ci sei sempre stata.
 
Spazio all’autrice:

Ciao a tutti =)
Questa è una storiella scritta senza nessuna pretesa, stavo ascoltando questa canzone di Ligabue e ho avuto lo strano impulso di liberarmi scrivendo. Non volendo cambiare niente della canzone, mi sono adattata è ho fatto un POV maschile.  Quando si parla di sentimenti non fa differenza il punto di vista. Se volete leggerla e magari lasciare una recensione,( anche solo per dirmi che fa schifo xD)Mi farebbe molto piacere.
Baci,  A lexie s
  
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