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Autore: abbey    16/04/2012    0 recensioni
Haters gonna hate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kevin Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suo petto si alzava e abbassava in modo regolare,troppo regolare - quasi mi infastidiva - mentre nel mio si agitava qualcosa di tremendamente fastidioso e doloroso che non riuscivo proprio a capire e a mandare via. Mi alzai dal letto in punta di piedi facendo attenzione a non svegliarla e scesi in cucina dove non ebbi pace nemmeno un secondo.Detestavo i temporali,detestavo il buio e detestavo essere sveglio mentre lei dormiva e non poteva tenermi compagnia con i suoi sorrisi e le sue parole così ricercate e giuste.Mi sedetti sul divano e cercai di respirare profondamente e di isolare il rumore assordante dei tuoni dalla mia testa e la luce dei lampi cattivi dalla mia vista.
«Perchè non mi hai svegliata,Kevin?» sussultai al tocco delle sue mani fredde con le mie spalle scoperte.Lo sapevo che mi avrebbe sentito,lei percepiva sempre tutto «Non volevo disturbarti.» «Non hai mai avuto paura di disturbarmi,non hai mai esitato a chiamarmi se avevi bisogno. Che ti prende?» «Sono agitato ultimamente,non so. Sento sempre una stretta al petto,qualcosa che mi pesa proprio qui,al centro,e non riesco a mandarla via in nessun modo.» Si sedetti vicino a me e cominciò ad accarezzarmi i capelli facendomi calmare,almeno un po'. Ovviamente ci voleva lei,solo il suo tocco riusciva a mettere in castigo i miei pensieri,a isolarli dalla mia testa e a farmi parlare. «E' per via del nuovo album?» oddio,il nuovo album. Come avevo fatto a non pensarci? Erano giorni che pensavo alle canzoni da scrivere,erano giorni che pensavo al momento in cui sarei dovuto tornare in studio di registrazione con i miei fratelli,erano giorni che non trovavo pace e puntualmente ogni sera - prima di andare a letto - andavo ad osservare le mie chitarre indeciso più che mai su quale avrei dovuto usare. «Aspetta,forse hai ragione.» la guardai perchè come al solito era stata più sveglia e intelligente di me. «Ovvio che ho ragione,ma proprio non ti capisco.Di cosa hai paura?Perchè sei sempre così agitato?» già,perchè ero sempre così agitato?Perchè quando entravo là dentro quasi tremavo? «Ho paura di deludere tutti.» eccole,quelle parole così pesanti.Ecco il motivo della mia stretta al petto.Io non ero come Nicholas e Joseph,non ci assomigliavo neanche un po'. Ero diverso - secondo un bel po' di gente,specialmente le fans - e non andavo bene così com'ero.Non andavano bene i miei capelli,erano troppo lunghi e troppo ricci e troppo strani.Non andava bene il mio viso,non era bello da guardare e la gente non amava fare foro con me,non ero attraente.Non andava bene il modo in cui mi ponevo,non ero brillante.E tutte quelle frasi di odio,quelle frasi di disprezzo - a volte - che leggevo non facevano altro che buttarmi giù e colpirmi e affondarmi senza rispetto alcuno.E io mi rintanavo,mi accartocciavo su di me e non mi muovevo fino a che le lacrime non finivano di scorrere sul mio viso e mi sentivo forse abbastanza da uscire e affrontare il mondo.Non mi respingevano tutti - si intende - ma non importava,bastava anche una sola persona armato di una sola parola negativa ed era la fine per me. Sospirò e mi accorsi che si era appoggiata sulle mie gambe,stanca e assonnata ma non aveva perso la voglia di parlare - quella non le andava mai via. «Quante volte ti ho detto che la vita è difficile,che non tutti ti ameranno sempre e non tutti ti rivolgeranno complimenti e ti diranno che sei meraviglioso e che vali tanto?Capiterà sempre quella persona pronta a buttarti giù,quasi fossi un castello fatto di carta velina azzurra.Ed è per questo che hai al tuo fianco una famiglia che ti ama profondamente e una ragazza che darebbe tutto pur di renderti felice.E' per questo che ti dico di lottare,di non mollare mai e di fare semplicemente quello che ami perchè è l'unico modo che hai per mettere a tacere tutti.Il tuo talento è più forte di qualsiasi altra cosa,Paul,e non devi permettere a nessuno di portartelo via e di cancellare dal tuo viso quel sorriso così bello che ti ritrovi.Tu non sei fatto di carta,sei fatto di roccia e puoi sgretolarti ma non crollare.Quello mai,Kevin,mai.Okay?» mi puntò addosso quegli occhioni neri e sorrise nella maniera più giusta e calda che ci fosse.



Sono passati quattro anni da quella notte,quella notte in cui tutto - finalmente - riprese a girare nel modo giusto.Sono passati quattro anni da quell'album per cui ero stato tanto male ma che fu un vero e proprio successo,una sorpresa meravigliosa in un tempo un po' buio.Certo,alcune persone a me sconosciute continuarono e continuano ancora oggi a sgretolarmi con i loro commenti e la loro cattivera ma ho imparato a difendermi bene e ora niente può più farmi crollare - proprio come diceva lei. Ora sono sposato da due anni con la ragazza che mi accese il mondo,ho la famiglia migliore dell'intero universo e con i miei fratelli sto lavorando ad un nuovo album,il quinto precisamente che sarà una cosa stratosfericamente geniale,una bomba - come dice Joseph. Un po' di tempo fa abbiamo deciso di prenderci un momento di pausa, di provare a vivere la nostra vita senza il peso di un lavoro enorme sulle spalle e devo dire che non è andata affatto male.Joseph ha messo su un progetto solista,Nicholas è tornato a Broadway - la sua seconda casa - e io sono qui,con mia moglie e i miei cagnolini. Siamo fratelli,siamo carichi,siamo pronti,siamo tornati. E anche io sono di nuovo qui. Diverso:più forte,più bello - si intende - e con qualche annetto in più ma la mia vita è appena (ri)cominciata. Perchè non c'è sconfitta peggiore che cedere,cedere sotto il peso delle parole che inevitabilmente un giorno arriverà e cercherà di schiacciarti ma tu sarai più forte e lo spingerai via. Via,via da tutto,via da te. E allora - quando riuscirai a uccidere le tue paure e quel peso così grande che vuole solo te - sorriderai e penserai "oh,Kevin me lo aveva detto di essere una roccia" e anche io sorriderò perchè sarò lì con te,comunque vada. Ora raccolgo tutte le mie lacrime,le butto nel sedile posteriore e me ne vado perchè sono felice,perchè valgo davvero qualcosa,perchè sono bellissimo. Alla faccia di tutti quelli che mi odiano, che non mi accettano, che mi giudicano.


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