16/04/2012
1 recensioniTitolo Capitolo: 1.0 Start from the End
Fandom: Eyeshield 21
Personaggi: Youichi Hiruma, Gen "Musashi" Takekura, Un po' tutti
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: What if?, Yaoi, Future!Fic
Note: E' una follia.
Ma se non faccio follie non sto in pace con me stesso...
Spero di riuscire a fare una cosa decente nonostante tra me e le long fic non scorra buon sangue.
I caratteri dei personaggi potrebbero essere leggermente diversi.
Sono passati dieci anni e si pensa che in un lasso di tempo così lungo una persona cresca, oltre che fisicamente, anche mentalmente.
Comunque cercherò di farli più IC possibile!
Ci tengo inoltre a precisare che il football sarà presente nella ff ma che preferisco dedicarmi più a quella sfera romantica che nel manga non è stata approfondita...
E non parlo solo di relazioni tra uomini!
Dedicata all'amore della mia vita e a me stesso.
Ps Nel bannerino Hiruma ha l'aspetto che dovrebbe avere nella mia ff...
Ringrazio come sempre il mio amore per avermelo creato.
Ti amo <3
Poggiò la fronte contro il vetro dell'auto, osservando con i suoi occhi smeraldo il rincorrersi delle goccioline di pioggia che venivano trascinate sempre più in basso dal vento.
Il suo taxi era fermo tra le svariate file di auto che, come ogni giorno durante l'orario di punta, riempivano la Fifty Avenue.
- Veda di sbrigarsi, ho un fottuto aereo tra meno di un'ora! - intimò l'autista che, non appena aprì la bocca per replicare, si ritrovò una pistola puntata alla tempia.
- Kekeke, avanti autista del cazzo!
Hai trenta fottuti minuti per farmi arrivare al Newark. - furono quelle le ultime parole di Hiruma che, subito dopo, tornò ad osservare fuori dal finestrino un panorama decisamente più interessante dell'anziano e barbuto autista che ancora tremava per la paura di quella minaccia.
Stava lasciando la Grande Mela...
Quella città così caotica che era stata la sua nuova casa per ben dieci anni.
Aveva lasciato il Giappone per rincorrere il suo sogno di entrare nella NFL e, con degli sforzi immensi, era riuscito ad entrarvi.
Dapprima aveva debuttato come sostituto di un quarterback di una decima squadra dei NY Giants...
Poi, negli anni, era riuscito ad ottenere - nonostante il suo fisico minuto - la posizione nella seconda squadra e aveva coronato il suo sogno di poter giocare a livelli professionali.
Molto spesso la sua mente tornava ai suoi vecchi compagni - sia delle superiori che dell'università - che avevano rincorso quello stesso sogno...
Sapeva che altri, oltre l'ex running-back dei Deimon Devil Bats - Sena Kobayakawa - che aveva anche lui avuto l'opportunità di giocare nella NFL, erano riusciti a farsi strada nel mondo professionistico del football in madrepatria ma si era obbligato di non informarsi su quella persona.
Quasi avesse voluto cancellarla dai suoi ricordi...
Il suono di un clacson risvegliò Youichi dai suoi pensieri.
Non aveva fatto caso alla guida spericolata del tassista che stava cercando in tutti i modi di portarlo a destinazione il prima possibile.
Una destinazione...
O un ritorno?
Cos'era veramente quello?
Stava tornando in Giappone...
Dopo tutto quel tempo.
Obbligato dalla rottura del crociato del ginocchio sinistro era stato costretto a ritirarsi dalla sua carriera...
Non vi erano speranze di una guarigione totale, lo sapeva bene; per questo aveva deciso di lasciarsi tutto alle spalle - ancora una volta - e riniziare da capo.
Non avrebbe abbandonato il football americano, ma avrebbe fatto tesoro delle sue esperienze e dei suoi sacrifici durante quei lunghi anni.
Per questo aveva deciso che rientrare nel suo paese natale e divenire un allenatore sarebbe stato il suo nuovo obiettivo!
Eppure vi era qualcosa che lo spingeva a guardare quasi nostalgicamente le innumerevoli strade di New York...
Non aveva instaurato legami tanto forti da costringerlo a restare nella città - se ne era ben guardato - ma il timore di poter riaprire ferite del passato lì, a Tokyo, si faceva sempre più strada in lui.
- S-signore, eccoci arrivati! - la voce tremante dell'autista interruppe nuovamente i suo pensieri.
- Kekeke, hai fatto in fretta.
Eviterò di ammazzarti questa volta! - disse afferrando la sua stampella e il suo portatile, unico bagaglio di viaggio, e lasciando tra le mani dell'uomo più soldi di quelli che la tratta del suo viaggio avrebbe richiesto.
- Tieni il resto. - lo liquidò e appoggiandosi alla stampella, con leggera fatica, cominciò a camminare verso l'entrata dell'aereoporto decisamente meno trafficato delle vie di Manhattan.
Il volo per Tokyo Narita partirà dal Gate 111 tra trenta minuti.
Il volo per Tokyo Narita partirà dal Gate 111 tra trenta minuti.
La voce, prima in inglese e poi in giapponese, di una hostess dell'aereoporto ricordò ad Hiruma che non aveva più molto tempo per perdersi in stupidi pensieri.
Il passato era passato - da ormai ben dieci anni - e anche se in Giappone vi era l'unica persona che non avrebbe più voluto rivedere, sarebbe comunque tornato lì.
Hiruma Youichi non si era mai fatto intimorire neanche dal più temibile degli avversari, figurarsi se il poter rincontrare l'amore della sua vita avrebbe potuto fargli cambiare idea!