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Autore: JessieBelle64    16/04/2012    2 recensioni
Questa è la mia prima fan fiction...Heather lascia la famiglia per andare a Madrid, Spagna, e studiare appunto spagnolo, lì conoscerà nuove amiche, nuovi amici e un nuovo amore...Chissà chi! xD Se volete scoprirlo bèh...Buona lettura! :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heather
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Passa qualche settimana, tutto uguale, tutto noioso.
Un venerdì mattina però cambia qualcosa.
Dopo aver fatto colazione, entriamo in classe, il professore ci fissa per qualche secondo.
-Ragazzi, ho una bella notizia, compito a sorpresa di storia-
Io rimasi davvero sorpresa, aveva detto compito a sorpresa!
Molti di certo non avevano studiato, perché li vedevo che cercavano di leggere velocemente dai libri.
Il professore passò tra tutti i banchi, prese i libri di tutti gli studenti e li mise nel cassetto della cattedra.
Chiusi a chiave.
Dopo di che prese un gessetto e si mise a scrivere sulla lavagna.
“Scrivi una relazione sulle Guerre Civili Spagnole tra il 1936 e il 1939”
Il professore posò il gessetto.
-Avete due ore di tempo per scrivere questa relazione, prendete un foglio dal quaderno e buon lavoro- Presi il foglio, scrissi la traccia e mi misi a lavoro.
Per mia fortuna era l’argomento che meglio ricordavo, infatti scrissi molto e fui una delle prime a consegnare.
Dopo aver consegnato passai il mio tempo a disegnare sul banco.
Mi era venuta voglia di disegnare dei cuori, non so perché, o forse sì?
Sì va bene, lo sapevo, infatti per distrazione scrissi la “A” di Alejandro in un cuore.
Ma per mia fortuna me ne resi conto e la cancellai subito.
Dopo un tempo lunghissimo suonò la campanella, il professore ritirò i fogli, anche quelli incompleti.
Disse:-Dopo la mensa venite in classe per i risultati!-
Tutti uscimmo dalla classe, Carlos (era guarito), si precipitò vicino a me.
Mi dovetti sorbire per tutto il corridoio le sue chiacchiere, finché non disse una cosa importante.
-Oh!Oh!Lo sai voglio chiedere a Gwen di fidanzarsi!-
Appena lo sentii scoppiai in una risata, però smisi vedendo la faccia di Carlos.
Diceva sul serio.
Ci fissammo per un po’. Lui sorrise e disse:-Lo so, sembra strano che io m’innamori, ma è così!-
Mi veniva da ridere solo a guardarlo, ma mi dovetti trattenere.
Non aveva capito che Gwen non era interessata a lui.
Arrivammo in mensa, Courtney si sedette alla mia destra.
Disse:-Ciao Heather!Com’è andato il compito?-
Le risposi-Bene, credo…Sicuramente meglio di altri…-
Lei si guardò intorno.
-Non credi che l’assenza di Gwen si senta?-
La guardai perplessa.
-Assenza?Dov’è?-
Si avvicinò a me e mi sussurrò nell’orecchio:-Non vuole vedere Carlos-
A tono basso le risposi:-Non è il tipo che scappa di fronte a queste cose…-
Lei:-Infatti è strana ultimamente…-
- - - - Dopo aver consumato il pranzo, ritornammo in classe.
Ci sedemmo e aspettammo.
Aspettammo il giudizio del professore.
Il professore si alzò dalla sedia.
-Nessuna classe aveva mai totalizzato più di dieci persone con un 4, voi invece ne siete stai capaci-
Sospirò, poi riprese.
-Tuttavia ci sono stati tre 10-
Detto questo, perse i compiti e li distribuì.
Appena il professore posò il compito sul mio banco, guardai il voto e…
Mi venne a mancare l’aria.
AVEVO PRESO 10!
Di quelle tre persone, io ero una dei fortunati!
Sospirai di sollievo, poi mi guardai intorno e vidi le facce sconvolte di altri alunni.
Peggio per loro che non avevano studiato!
Uscimmo dalla classe, Courtney mi venne vicino.
-Quanto hai preso?Io ho preso 10!-
Sorrideva come non mai!
Così anche io sorrisi e le risposi.
-Anche io ho preso 10, chissà chi è il terzo ad aver preso questo voto…-
Sbucò dal nulla Carlos.
-Io lo so!-
Courtney salta dallo spavento.
Dice:-Carlos?!Ma sei scemo?Mi fai prendere un colpo!-
Lui rise.
-Non ci pensare!Comunque il terzo 10 l’ha preso Alejandro!-
Lo guardai.
-E tu quanto hai preso?-
Lui:-Io?Ho preso 7, almeno…Comunque sapevi che Gwen ha avuto il mio stesso voto!?Lo immaginavi?Io no!-
E ricominciò a parlare…E parlare…E parlare…
Dopo aver trovato il modo per allontanare Carlos, vado in camera mia.
OVVIAMENTE una certa persona era già lì!
Stava seduto sulla scrivania a fare non so cosa.
Ad un certo punto si girà e mi sorride.
Alejandro:-Ciao Diablita, hai preso 10 anche tu, vero?-
Come faceva a saperlo già!?
-Come fai a saperlo!?-
Lui rise, poi prese il suo cellulare e aprì un messaggio di Carlos.
-Leggi qua-
Presi il suo telefono e lessi:
“Hei!Ale!
Sai, visto che non ti sei fatto più vivo ho pensato di dirtelo via messaggio!
Heather ha preso il tuo stesso voto!
Che cosa insolita eh?!
Ci si vede!”
Carlos aveva detto tutto ad Alejandro.
Meno male che non gli parlavo dei miei segreti!
Buttai il telefono di Alejandro sul suo letto, poi mi sedetti sul mio.
Mi fissò con aria alquanto incuriosita.
-Che ti succede?-
Mi sentii arrabbiata con lui, non so perché.
-Lasciami in pace!-
Mi alzai e andai verso l’armadio per evitare di vedere i suoi occhi.
Lui però, mi seguì zitto zitto e mi ritrovai le sue mani sui miei fianchi.
-Scusami ma che stai facendo?!-
Gli chiesi.
Lui mi girò verso di lui e mi accarezzò i capelli.
-Niente, sto…Giocando-
Chiusi l’armadio alle mie spalle, anche se fosse stato aperto non sarei potuta scappare.
Ora ero davvero in trappola.
-Mi spieghi cosa vuoi fare?!-
Lui rimase in silenzio.
Dopo qualche secondo dalla mia domanda, lui poggiò le sue labbra sulle mie.
Un bacio.
Era così bella quella sensazione, sentivo che lui mi apparteneva.
Non sopportavo quell’essere, non perché era antipatico, ma perché mi aveva rubato il cuore.
Nessun ragazzo ne era stato capace, lui invece sì.
Dopo un periodo che mi parve interminabile, lui allontanò le sue labbra dalle mie.
Io ero felice dentro di me, ma la mia mente non volle ascoltare il cuore.
Gli diedi una sberla in faccia e scappai via, nel bagno delle ragazze.
Com’era possibile, io, una ragazza cattiva, indesiderata, scorbutica, odiata da tutti, era innamorata.
Che debolezza il mio cuore!
Certo, per un attimo l’amore prese il mio controllo, ma la mente non mi aveva abbandonato.
-Non posso innamorarmi, non posso innamorarmi…-
Mi ripetevo il testa.
Chi volevo prendere in giro?
Ero innamorata persa.
Dopo una mezzoretta passata in bagno, esco per andare in camera.
Decisi di saltare la mensa quella sera, dovevo punire la mia debolezza.
  
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