Dancing.
La ragazza camminava velocemente lungo la strada, non voleva che i suoi amici la vedessero. Assorta nei suoi pensieri non si accorse della persona che arrivava dalla parte opposta della strada, sbattendoci contro.
" O brutto idiota ! Guarda dove vai !" esclamò stizzita lei,
"Jo?" domandò sorpreso il cadetto
"B-brick! Che ci fai qui? " la ragazza era nervosissima,
"Perchè scappavi così? Qualcuno di dava fastidio?" chiese il ragazzo, stringendo le mani a mo di pugno,
"Ma no è.. è.. è che io " lo sguardo del cadetto si posò sulla borsa di Jo da cui erano uscite delle punte da danza classica blu.
"Jo ma tu balli?" chiese poi il cadetto,
"Bhe ecco io, si" rispose la ragazza arrossendo,
"Da quanto?" aveva trovato il punto debole di Jo!
" Da quando avevo 3 anni." concluse la ragazza provando ad alzarsi, sfortunatamente tutti i tentativi si dimostrarono vani, provocando la preoccupazione del cadetto, che si precipitò a sorreggerla.
"Ti fa molto male?" le chiese poi,
"Si " rispose lei,
"Non è il caso che ti porti al pronto soccorso?" il soldato la lusingava veramente molto,
"No. Sto bene" mormorò la ragazza, " Sono più preoccupata per l'audizione di domani"
" Che audizione?" chiese Brick curioso,
"Il cigno nero" egli che era perfetta per quella parte: la tenacia, l'audacia e l'essere orgogliosi erano fondamentali per la parte.
"Se vuoi ti aspetto fuori dalla palestra" Ormai era il cuore che parlava per il cadetto,
"Se per te va bene" concluse la ragazza.
"Allora. Buonanotte" il cadetto si girò e così fece anche Jo.
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L'indomani arrivò e così anche l'ora dell'audizione, Jo aspettava in una sala dalle pareti bianche, e trovò molto interessanti le sue scarpette.
Il blu le era sempre piaciuto, ma qualcosa di ben più profondo la legava a quel paio di scarpette. Gliel'aveva regalate sua nonna, un tempo grande etoile di una compagnia teatrale che portava nei teatri "Il cigno nero", fin da piccola adorava ballare e sua nonna le aveva regalato le scarpette quando aveva iniziato a mettere le punte a 9 anni.
"Johanna Elliot" la chiamò improvvisamente Madame Bertrand, la sua insegnante di ballo, raccolse tutto il suo coraggio ed entrò.
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Brick aspettava da un ora e mezza Jo e pensava a cosa avesse fatto se non fosse stata presa,
"Brick" si sentì chiamare, si girò e la vide : aveva le lacrime agli occhi e le gote arrossate.
"Jo, mi.." Non riuscì a finire la frase, Jo gli era saltata al collo mormorando un semplice " Mi hanno presa! Sarò il cigno nero" lui non capì più niente le prese delicatamente il mento e la baciò. La sentì irrigidirsi per un istante, ma poi si lasciò trasportare.
Cinque anni dopo....
"Papà, papà quando sale sul palco la mamma ?" domandò una piccola bimba dai capelli color oro e gli occhi neri.
"Tra poco, un po' di pazienza" lo consolò il padre
"Le luci si spensero, un occhio di bue illuminarono una figura magra dai capelli biondi,
"Lo vedi il cigno lassù" disse poi Brick alla figlia,
"Si" rispose la bimba,
"Bhe quella è la tua mamma, " rispose l' ex soldato
"Quindi diventerò un piccolo cigno"
"Si, il mio piccolo cigno dalle scarpette blu" concluse il padre ridendo.
Angolo Autrice:
Che ne pensate? È una ciofeca lo so
Scott: Allora non ce bisogno che tu le scriva
Smettila ! Scottex
Scott: Pretendo solo rispetto!
Certo, certo, undici, docdici e credici ! Chiamo Zanna
Scott: AHHHHHhh i gioiellini!
Muahhahahahahaah, recensite!
Kiss
Yoko ( a scuola detta Neuro)