Scrivo a volte. Ora è una di quelle volte. “C’è un sole che spacca le pietre, sembra fatto apposta per noi”
Sembra fatto apposta per noi.
È bello quando le cose arrivano senza avvisarti, non le chiedi eppure PEM! ti arrivano come gli acquazzoni d’estate, all’improvviso e così forti da mandarti in tilt.
Lei era così, lei era improvvisa, lei mi mandava in tilt.
Non mi sarei mai aspettata niente dalla vita; ed eccola lì, che sorrideva mentre scendeva dall’autobus con i suoi occhioni verdi e i capelli blu – che forse tanto usuali non erano, ma le stavano bene, e li portava come se fossero biondi.
“Sei particolarmente bella quando canti”
Particolarmente.
È bello quando ti senti bella, poi se è lei.
Lei con gli occhi che bisognerebbe conservarli e la risata che non ne avevo mai sentita una così bella.
E con lei tutto era bello, e non sapeva bene il perché.
Forse era semplicemente perché stavano bene distribuendosi dolcezza e cappuccini.
Perché mi tremavano le mani e poi a volte inizio le frasi senza finirle.
“Più che morire mi fai vivere”
E respirare, e sei la mia bombola d’ossigeno.
Come tornare a galla dopo essere stati minuti sott’acqua.
Come guardare i tuoi occhi e nuotarci dentro.
Mi sento così, ora.
Mi sento come se mi andasse a fuoco tutto e poi arrivassi tu con gli estintori.
Mi sento come se fossi un gattino intrappolato su un albero e tu il pompiere che arriva per farmi scendere.
E non sono brava con le parole, ma spero di essere brava con te.