Los angeles in quel periodo era silenziosa e buia, era quasi inquietante.

L'estate era decisamente la stagione che piu' preferivo, perche' riuscivo a percepire tutto il calore di quel favoloso posto e non c'era un solo istante in cui la noia regnava oppure il silenzio,
tutto era perfetto, ragazzine urlanti, giornate allegri e fresche. Riuscivo anche a sentire l'odore d'estate, che particolarmente mi rubo' il cuore, come se per qualche tempo la magia avesse il possesso
di tutto cio' che girava intorno a me.

« Queste giornate fanno davvero un po' schifo, un po' troppo » disse Josh sedendosi su di una panchina nel parco ricoperto di neve. 

« Un po'? » sbuffai ed infilai i guanti.

« Un po'..tanto, un po' troppo in effetti » disse lui togliendo il cappellino di lana che avvolgeva il suo capo.

Era davvero molto pesante passare le giornate chiusa in casa, studiando, studiando ed ancora studiando, una vera schifezza. Quella citta' sembrava non dare segni di vita e di solito le persone che si vedevano in giro non avevano meno di cinquanta anni.
Di solito alle persone anziane piace l'inverno, ma di certo non ai giovani.

« Buongiorno ma' » dissi togliendo il giubbino, i guanti, la sciarpa e tutto il resto. 

« Buongiorno tesoro mio, com'e' andata la giornata? » chiese lei accennando un sorriso, spento. sembrava fosse successo qualcosa.

« Cosa succede, mamma? » le chiesi e mi avvicinai a lei che era seduta su di una sedia vicino la finestre della cucina, fissando il nulla. 
ma nulla, nessuna risposta, silenzio tombale. sembrava anche lei non dare segni di vita,come quella citta' ormai buia.

« Melissa Christopher Jackson, esigo una risposta » dissi con tono severo, mi innervosiva vederla così ed il fatto che non ricevetti alcuna risposta. 

« E' tutto così..così insensato, Summer » disse voltandosi malinconica, con quei suoi occhi color cielo pieni di lacrime.

« Lo so che non e' facile, mamma, ma dobbiamo farcela. Tu sei forte ed anch'io, troveremo un modo per uscrine, prometto » accennai un sorriso e le baciai la fronte.
accenno' un sorriso per poi tornare a voltarsi e guardare il nulla. salii le scale velocemente, entrai in camera e presi il libro che tanto amavo, per poi iniziare a leggerlo.
un libro pieno di significato ed emozioni. mi ispirava moltissimo, era molto utile per chi come me amava la letteratura. dopo due lunghe ore, la sveglia suono'...

sbuffai e mi alzai buttando il libro sul mio letto, stavano organizzando una festa a sorpresa per il fratello della mia migliore amica ed avrei dovuto parteciparvi.
ero stanca, una delle tipiche giornate in cui ti alzi e dici 'oggi non ho voglia di far nulla'.

« Esco mamma, ci si vede questa sera » dissi frettolosa scendendo le scale, per poi prendere la borsa al volo ed uscire. 

camminai a passo lento per le vie di Los angeles per poi arrivare a casa di Britney che sembrava aver dimenticato tutto quello che avevamo da fare.

« Non dirmelo » dissi entrando velocemente e scaraventando la borsa sul comodo sofa'.

« Scusa » disse con tono dolce. 

« Siamo ancora in tempo » chiamammo Ashley e le dicemmo di passare a prendere i preparativi da James. 

Era tutto pronto, mancava soltanto lui, il famoso ragazzo che mai conobbi prima d'ora. Si, sembra strano, eppure e' il fratello della mia migliore amica.
Finalmente il campanello suono', era lui, la festa proseguì per il meglio e facemmo un po' piu' tardi del previsto quindi Austin, il fratello della mia migliore amica, 
fece di tutto per accompagnarmi a casa, era un tipo socievole, gentile, bello, solare ma non mi colpì piu' di tanto.


ciao beeeeelli, so che nessuno leggera' mai questo schifo, ma io pubblico lo stesso.
una piccola recensione? dai (:
scrivero' il prossimo capitolo a breve (credo).
alla prossima, chauu.