1.Prologo
Eppure ancora non mi convinceva.
Era strano, era davvero un ragazzo strano. Aveva i capelli di media lunghezza di un nero scuro, molto scuro. Non era molto alto ma sembrava carino. Continuava a non convincermi.
Arrivò Carrie, mi distrasse da quello strano ragazzo, iniziammo a parlare e presto mi alzai dalla panchina e mi incamminai con lei sulla stradina di ciottoli che costeggiava tutto il parco.
Mi accorsi, quasi un'ora dopo, di quel ragazzo con i capelli neri; era sempre lui. Che ci stesse seguendo? No, era impossibile, insomma perché avrebbe dovuto?
-Tutto bene Em?- mi domandò Carrie allarmata quando notò che ero distratta.
-Oh, si certamente. Mi ero solo distratta un attimo!- cercai di sforzarmi per un sorriso, ma a quanto pare mi era venuto davvero male perché lei continuò a guardarmi male. Feci finta di nulla e continuai a guardare quello strano ragazzo. E se avesse avuto bisogno di aiuto? E se invece stesse aspettando qualcuno? Non ne avevo idea e soprattutto sapevo che non l'avrei mai scoperto.
Passarono le ore così in fretta che mi ero quasi scordata di quel ragazzo, così arrivò la sera; era ora di rincasare.
Appena arrivai mi feci un bel latte caldo con i biscotti, una cosa che amavo molto dopo una giornata molto intensa, e mentre mangiavo in silenzio mi tornò in mente lo sguardo di quel ragazzo. Nero, tetro, vuoto; incredibilmente vuoto.
Andai a dormire con la speranza che lo sguardo del ragazzo sparisse dalla mia mente; erano le 22.30, presto rispetto al mio solito orario, ma avrei fatto qualsiasi cosa per togliermelo dalla mente. Davvero, qualsiasi cosa.