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Autore: LauriElphaba    17/04/2012    6 recensioni
[Piccolo SPOILER di Catching Fire, Fanfiction su Haymitch]
"L'unico vincitore nel Distretto 12.
L'unico che sappia cosa si prova.
Vince chi rimane in vita. Io ho vinto. Ma non sono sopravvissuto."
Genere: Dark, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia prima fic in assoluto sul fandom di THG... ho letto il primo e il secondo libro in inglese nel giro di tipo 5 giorni, e li ho amati alla follia. In particolare, ho amato Haymitch. Non so perchè, gli esauriti esercitano sempre una grande attrattiva su di me o.O
In ogni caso!
E' una song fic, la canzone (bellissima!) si chiama "Me" ed è dei Nocturnal Rites... ve la consiglio caldamente!
Per il resto, come dicevo sto ancora prendendo le misure col fandom, quindi ogni commento è molto ma molto bene accetto!
Un bacio, buona lettura and may the odds be ever in your favour!
Lauri









My Sweet Farewell






One, just one more drink
One last cigarette and I am on my way
Oh last night, it's all a haze
Here I pave my way through filth and broken glass

 

 

La bocca asciutta, prosciugata dalla sete. I tuoi occhi umidi che sembrano non volersi aprire, tanto sono pesanti. E la testa, il cervello spaccato in mille frammenti di vetro appuntito dalle fitte di dolore.

Buongiorno, è la mattina dopo la tua prima sbronza.

E sei seduto al tavolo della cucina di casa tua. La nuova, meravigliosa casa. Tua madre, la tua famiglia... sono ancora nel Giacimento. Solo per stanotte. Non sono voluti venire. Hanno lasciato che ti sfogassi.

Casa, la nuova fantastica casa del Vincitore. Non hai fatto in tempo a stabilirtici che già fa schifo, il pavimento è un campo di battaglia cosparso di tutta la roba che hai rovesciato a terra ieri notte. C'è una chiazza di vomito nell'angolo ma sei talmente stordito che non riesci neanche a sentirne la puzza.

E cocci di bottiglia, bicchieri un po' ovunque.

Questa stanza sembra la mia testa, pensi con un ghigno amaro.

Hai diciassette anni ed hai già imparato a ghignare.

 

 

 

Something is not the same
Something is different from before
Guess that I, guess I died inside

 

Senza tentare di ricomporti, sei uscito come un fantasma da quella casa così sbagliata. Così diversa da quella nel Giacimento. Eppure, avresti preferito che quello rimanesse il tuo posto.

O così credi, finché non ti trovi a passeggiare tra le strade. I pochi che sono riusciti ad essere abbastanza forti da invecchiare in quel posto maledetto ti scrutano dalle finestre, dietro le persiane socchiuse. I bambini, mostriciattoli tutt'ossa divorati dalla fame, si ricorrono in mezzo alla strada alzando la povere ad ogni passo ma non ti si avvicinano.

Né vuoi che lo facciano.

C'è qualcosa di indefinibile e profondamente sbagliato nella situazione. Sei uno di loro, lo sei sempre stato e basterebbero i tuoi occhi neri a confermarlo, ma qualcosa è cambiato.

Lo senti nell'esitazione con cui ti avventuri per i vicoli che conosci a memoria. Non sono più casa tua e quella non è più la tua gente. Per quanto tu possa volerlo, non sei più come loro.

L'unico vincitore nel Distretto 12.

L'unico che sappia cosa si prova.

E improvvisamente ricordi cosa ti aveva sconvolto ieri sera: non i ricordi, non gli incubi che pure ti tengono sveglio ogni notte da quando sei uscito dall'Arena ma una semplice riflessione:

Vince chi rimane in vita. Io ho vinto. Ma non sono sopravvissuto.

 

 

When there's nothing more
When I'd tried it all
Come undone, when the odds were close to none

 

 

Eppure, ti sarebbe piaciuto sopravvivere davvero. Per la tua famiglia, per quelli che amavi... perché li avevi amati.

All'inizio, avevi combattuto per loro, per tornare, fare in modo che potessero riabbracciarti.

Ma la paura l'aveva avuta vinta.

In quel paradiso di morte colorata dove ti avevano spedito, i buoni propositi non contavano, il mondo di fuori non valeva che un pensiero sfuggente prima di addormentarsi, quasi un sogno, e quello che contro tutte le probabilità ti aveva portato ad una vittoria impensabile non era stato altro che la smania di sopravvivere per te stesso. Perché hai diciassette anni e non era tempo di morire, non ancora, no?

Con tutto te stesso, ti eri aggrappato a quest'ultimo pensiero.

Non posso morire adesso. Non è giusto. Non voglio.

E un miscuglio di codardia e furbizia te ne aveva tirato fuori.

Più morto dei morti. Più morto di Maysilee, sicuramente.

Chissà se lei sarebbe stata capace di godersi la vittoria?

Poco ma sicuro, si sta godendo la morte più di te.

 

When the moment's there
The divide I beware
Then it's me, only me

 


Non riesci a rimanere per strada un momento di più, voci continuano ad urlarti in testa che non hai più il diritto di stare con gli altri, sei un mostro, sei un assassino e un codardo, Maysilee ti muore davanti agli occhi ogni volta che sbatti le palpebre nel tentativo di fermare le lacrime perché non puoi piangere, hai vinto,

ho vinto,

hai tutta la vita davanti e sarà meglio che tu te la goda se non vuoi vergognarti per sempre.

Ma sei di nuovo in quella grande casa vuota, adesso, e hai la gola secca e la mente in fiamme, come ogni schifoso secondo da quando sei tornato dall'Arena.

Quasi con vergogna, ti ritrovi a guardare le bottiglie di liquore ancora sigillate, nella dispensa.

Domani la smetterai. Domani sarai tra le braccia di tua madre e lei ti consolerà come fossi un bambinetto, perché te lo meriti e non sarà lei ad abbandonarti.

Ma stasera Marysilee chiude gli occhi fra le tue braccia, sangue cola dalla sua gola squarciata e non hai il coraggio di affrontare gli incubi. Stasera devi dimenticare.

Il primo tappo di sughero rotola sul pavimento mentre ti siedi in poltrona.

 

 

 

Torn, still torn and bruised
But I've had my run, and I'll, I'll see it through

 

 

 

Non hai avuto incubi. La mattina ti sveglia dolcemente, accarezzando le tue palpebre chiuse coi tiepidi raggi del primo sole.

Apri gli occhi per scoprire che non hai spaccato niente, stavolta. Ti sei rannicchiato sulla poltrona, semplicemente, finché l'alcohol non ha avuto ragione del nervosismo, dell'ansia, dei tuoi occhi sbarrati.

La testa ti fa male quanto la mattina precedente ma in qualche modo anche questo non ti dispiace. Finché sei confuso non puoi pensare, non puoi ricordare.

E' meglio il dolore della vergogna e della paura.

E ti rendi conto che rimane ancora una cosa da fare, prima di tentare di riprendere a vivere.

Indosserai il vestito migliore che hai, ti pettinerai i capelli e ti renderai presentabile.

Cercherai di convincerti che puoi ancora vivere, essere felice con le persone che ami, ma prima, prima devi andare a ringraziare una ragazza morta.

 

La tomba di Maysilee non si distingue da tutte le altre. Solo una piccola, povera lapide di pietra, qualche fiore selvatico lasciato probabilmente dai suoi genitori. Data di nascita, data di morte.

Niente sul suo coraggio, sulla sua lealtà.

Niente che dica che si è rifiutata di ucciderti personalmente... sembra tanto poco ma nell'Arena ogni più piccolo gesto, ogni pensiero fa la differenza.

Niente sull'ingiustizia del fatto che tu sia lì in piedi mentre altri 47 ragazzi sono sottoterra.

Non c'è neanche una foto, ma non ne hai bisogno. Il suo volto lo ricorderai per sempre e sempre macchiato di sangue caldo.

Quegli occhi, che poco prima di spegnersi ti hanno guardato come se fossi la loro unica speranza.

Non hai potuto salvarla e non saprai mai perdonartelo ma se per qualche assurdo motivo sei ancora vivo, tanto vale cercare di restarlo.

Per tutti i morti.

E soprattutto per lei.

 

 

All for you, my sweet farewell
Oh, I can't believe that I survived this hell...

 

 

Lasci cadere la rosa bianca sul cumulo di terra davanti alla pietra. Nel Distretto 12, raramente si vede un fiore così bello.

Tutto per lei, il tuo dolce addio.

Se in qualche modo sei scappato da quell'inferno, tanto vale prometterle che sopravvivrai.

A modo tuo. 

  
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