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Autore: TheGhostOfYou    18/04/2012    6 recensioni
Dicono che il dolore sia passeggero, che prima o poi il sorriso spunta di nuovo, che bisogna imparare ad andare avanti. Io, però, sono affondata con te quella notte. Sono ancora quella ragazzina capricciosa di una settimana fa, con la differenza che avevo tutto dalla vita, tutto quanto, a parte te, ed ora non mi rimane più nulla, nemmeno il sorriso.
La vita è stata ingiusta con entrambi, sai Jack? Avevo trovato la felicità, avevamo trovato qualcosa a cui appartenere, per una volta, qualcosa di buono, qualcosa per cui valeva la pena vivere. Continuo a fissare la statua della Libertà, e continuo a pensare che sia stato tutto un brutto sogno. Magari, svegliandomi ti troverei ancora qui davanti a me, con quel ciuffo biondo ribelle ed il tuo sorriso da menefreghista.
Puoi sentire il mio dolore, Jack?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rosalinda Dewitt Bukater
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Puoi sentirmi?

 

 

-Vincere quel biglietto, Rose, è stata la cosa migliore che mi sia successa.. mi ha portato da te -
Sento il respiro corto, i miei polmoni sembrano pieni di aghi acuminati che mi mozzano il fiato; non avrei mai immaginato tutto questo freddo, tutto questo dolore e tutta questa paura. Eppure, fino a quando tu mi tieni la mano, sono sicura di potercela fare. Arriveranno, Jack, arriveranno a prenderci, anche se sembra impossibile. Me l'hai insegnato tu che nulla è impossibile, in questo strano mondo.
Basteranno tre giorni per innamorarsi?
Me lo sono chiesta spesso, questa notte, ed ogni volta in cui mi sono posta la domanda ho trovato una sola risposta: i tuoi occhi, Jack, di quell'azzurro così intenso, basta guardarli per capire che basta anche un solo minuto per innamorarsi di te.
Stringi ancora la mia mano, sei ancora qui vicino a me, ti sento respirare affannato; vincere quel biglietto per te sarà stata la cosa migliore, ma per me la cosa migliore è stata quella notte in cui mi hai salvata. Mi hai salvato in mille modi, mi hai dimostrato che potevo essere libera, che potevo essere chiunque volessi.
Nonostante tutto, nonostante questo, mi sento davvero una ragazza fortunata ad averti incontrato.
Vedo una luce arrivare verso di noi, te l'avevo detto, Jack! Sono tornati indietro, sono tornati a prenderci! Sono così felice che se avessi aria nei polmoni griderei di gioia. Mi giro verso di te e hai gli occhi chiusi; provo a scuoterti, ma non mi rispondi. Dentro di me si fa strada una consapevolezza dolorosa, tu non ci sei più, te ne sei andato, come i tuoi amici, come tutte quelle persone che hanno cercato disperatamente di rimanere aggrappate alla vita.
Chiudo gli occhi; per un istante vorrei volare via anche io, vorrei segutirti e sapere se ci sarebbe stato un per sempre. Poi però mi ricordo della promessa che ti ho fatto poco prima che chiudessi gli occhi: vivrò, e lo farò per te, per me e per quello che avremmo potuto essere. Lo farò perchè mi hai salvata, Jack, mi hai salvata dal buio della mia vita, dalla monotonia della mia esistenza e mi hai insegnato a vivere.

Ed è doloroso sapere che tutto questo non posso dirtelo.
- Manterrò la promessa – sussurro. Tu farai sempre parte di me, in qualche modo.

*

Dove sei, Jack? Puoi vedermi?


Mi chiedo se è normale tutto questo dolore: tutti hanno perso qualcuno o qualcosa in quella maledetta notte gelida, eppure per me è difficile farmene una ragione, per me è difficile parlarne, ed è difficile anche solo respirare.
Dicono che il dolore sia passeggero, che prima o poi il sorriso spunta di nuovo, che bisogna imparare ad andare avanti. Io, però, sono affondata con te quella notte. Sono ancora quella ragazzina capricciosa di una settimana fa, con la differenza che avevo tutto dalla vita, tutto quanto, a parte te, ed ora non mi rimane più nulla, nemmeno il sorriso.
La vita è stata ingiusta con entrambi, sai Jack? Avevo trovato la felicità, avevamo trovato qualcosa a cui appartenere, per una volta, qualcosa di buono, qualcosa per cui valeva la pena vivere. Continuo a fissare la statua della Libertà, e continuo a pensare che sia stato tutto un brutto sogno. Magari, svegliandomi ti troverei ancora qui davanti a me, con quel ciuffo biondo ribelle ed il tuo sorriso da menefreghista.


Puoi sentire il mio dolore, Jack?


Vorrei sapere se c'è una cura, se davvero tutto questo passerà o se la morsa che mi stringe lo stomaco in questo momento diventerà peggiore, diventerà ancora più doloroso, come la consapevolezza che tutte le promesse che ci siamo fatti non si realizzeranno mai.
Vorrei poterti vedere un'ultima volta per poterti dire davvero quanto ti amo, Jack, e per quanto tempo ti ho aspettato. Le mie coetanee sognano il principe azzurro, io invece sogno solamente di poterti rivedere e di ridere ancora insieme, come quella notte alla festa, la prima volta in cui davvero mi sia sentita libera. Vorrei sentire il tuo respiro sulla pelle, il sapore dei tuoi baci; vorrei poter avere più tempo a disposizione, per vivere davvero ogni giorno come se fosse l'ultimo.
Invece la vita mi ha regalato solo tre giorni con te, tre intensissimi giorni, e so che dovrei essere grata a chiunque ci abbia concesso questo tempo, ma non riesco a farmene una ragione. Te ne sei andato così come sei arrivato, ed io sento ancora la tua voce che mi incita a combattere, a scappare dalla mia vita monotona.

 

Ti tengono in gabbia, Rose. E morirai se non fai qualcosa -

 

E se stessi morendo in questo istante? Se fosse la tua assenza ad uccidermi, ogni minuto di più? Il prezzo da pagare per la mia libertà forse è stato troppo alto, lo so. Eppure, nonostante il dolore mi buchi l'anima, non posso fare a meno di sorridere, perchè almeno abbiamo avuto qualcosa, almeno ho avuto l'onore di conoscerti e di volare via con te, anche solo per pochi istanti.

Sono scappata da tutto, Jack, e sono pronta a cominciare una nuova vita. Ti avevo promesso che una volta attraccata la nave sarei venuta via con te, e così ho fatto.

 

Puoi sentirmi, Jack? Puoi sentirmi urlare il tuo nome sotto la pioggia?

 

Vorrei essere felice, sai? Ho desiderato non averti mai conosciuto, per un attimo, perchè nulla è paragonabile a tutta questa sofferenza; niente al mondo potrà ridarmi te, niente di tutto quello che farò potrà essere insieme a te. Ma tu continui ancora a vivere, in un modo o nell'altro, perchè sei dentro di me ogni maledetto giorno che passa. Posso provare a non pensarti, posso provare a fare finta che tu non ci sia mai stato, ma quando la notte alzo gli occhi al cielo e vedo le stelle, non posso fare a meno di pensare che tu sia proprio in mezzo a quegli astri luminosi, che tu sia il più luminoso di tutti, che continui a guardarmi da chissà dove.

Mi chiedo dove sei, mi chiedo se davvero tu mi possa sentire, mi chiedo se te ne accorgi quando sussurro il tuo nome, quando mi chiedo perchè te ne sei andato.

Mi chiedo se sei felice, se sorridi in quel modo strafottente, quando tutti mi chiamano “Mrs Dawson”.

E poi ti sento, quando il vento soffia, ti sento dentro di me e ogni volta so che posso farcela, che posso andare avanti, perchè tu mi hai salvata in tutti i modi possibili.

 

Puoi sentirmi, Jack? Puoi sentire il mio amore per te crescere?

 

Si che puoi sentirmi, perchè tu vivi ancora, vivi dentro ai miei ricordi, vivi dentro ogni cosa; vivi ogni volta che parlo di te e che sussurro il tuo nome. Tu vivi, Jack, perchè io non lascerò mai che il tuo ricordo svanisca.

*

Ecco, io sono folle, ma voi questo lo sapete già. Questi sono i deliri della mia mente; questa one shot è nata nella mia testa dopo aver rivisto per la trentesima volta (credo) Titanic; non lo vedevo da anni e mi ero scordata di quanto lo amassi e di quanto mi facesse stare male.
Vi ricordo la mia pagina facebook qui.
Un bacio.

   
 
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