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Autore: MadHatter96    18/04/2012    2 recensioni
"… sì, quello è un ragazzo! Avrà circa la mia età: è abbastanza alto, dei capelli biondi tagliati a caschetto irregolare gli ricadono sugli occhi color ghiaccio e un crocifisso gli ricade sul petto. Questa visione mi fa provare una sensazione di sollievo, supportata anche dalla tavoletta di cioccolato che sgranocchia: per me il cioccolato è sempre stato un simbolo di allegria..." (MelloxSayu)
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mello, Sayu Yagami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Destino
Capitolo 2

Apro lentamente gli occhi nell'oscurità della mia stanza; le mie pupille non si sono ancora abituate alle tenebre della mia camera.
Mi giro trovando la posizione in cui mi trovo alquanto scomoda... ma che ore sono?
Faccio per allungare il braccio verso il comodino ma la mia mano non vuole muoversi, la sento premere contro la mia schiena e un'ondata di terrore mi invade l'anima: giro leggermente la testa per affondarla nel dolce e rassicurante calore del mio cuscino, ma al suo posto trovo qualcosa di freddo e duro che ricordo essere un pavimento.
Mi sento come trafitta da una lama ghiacciata: non posso muovermi, e se comunque riuscissi ad uscire da questa stanza non troverei mia madre e mio padre intenti a fare colazione... troverei solo quegli uomini, quelli che mi sorvegliavano. I ricordi riaffiorano: prima sfocati e irreali poi sempre più definiti e angoscianti. Provo a gridare ma la mia bocca rimane spalancata senza emettere alcun suono. Posso sentire il sapore delle mie lacrime. Cerco di alzarmi ma nella posizione in cui mi trovo non faccio altro che torturarmi le costole.
All'improvviso nella mia mente appare l'immagine di due occhi azzurro chiaro: gli occhi di quel ragazzo, di Mello.
Il respiro prima affannoso rallenta: mi tranquillizza il pensiero che lui si trovi in questo stesso luogo, sebbene io non sappia dove mi trovi. In realtà non avrei motivo ad aggrapparmi così tanto a lui, visto che probabilmente è stato proprio Mello a farmi rapire... però... forse è perchè in questo momento non ho nessun appiglio, nessuno di cui fidarmi... perchè sono sola.
La porta si apre e lui entra guardandomi dall'alto in basso:
" Ti sei svegliata."
Io lo guardo con il volto ancora premuto sul pavimento, tanto non penso (o almeno non spero) che si aspetti che io parli.
"Tra due giorni tuo padre verrà a prenderti." Mi dice duro.
Sgrano gli occhi e trattengo il fiato: è un sogno!
Ho paura che ora mi dica che mi sta prendendo in giro, che si è inventato tutto... ma perchè dovrebbe?
Lo guardo, lui è impassibile... allora è vero! Mi stanno venendo a prendere... sarò salva! Light, papà... sapevo che non mi avreste abbandonata! Finalmente rivedrò la luce del sole!
Chiudo gli occhi e sorrido: respiro piano per assaporare quel momento, per imprimere questa sensazione di sollievo nella mia anima...
"Grazie Signore..." sussurro.
"Tsk! Almeno ora starai buona." Oh no, si è arrabbiato? M-ma non ho mai parlato!
Mi fissa ancora un attimo, poi si volta, penso voglia uscire... lasciarmi qui...
"Aspetta!" Gli urlo; non so nemmeno io il perchè... forse non voglio rimanere ancora da sola al buio... in fondo il buio aumenta l'angoscia della solitudine.
"Puo-puoi... restare?" Chiedo timida e un po' tremante.
Lui increspa le labbra in un sorriso di scherno: "E tu credi che io abbia tempo da perdere con un ostaggio?"
E se ne va lasciando dietro di se l'oscurità.
La porta ormai è chiusa ma io continuo a fissarla, quasi sperando di vederci attraverso.
Provo ancora ad alzarmi ma è tutto inutile.
Mi chiedo chi sia in realtà quel ragazzo... cos'ha in realtà dentro di lui. Quando ho incontrato i suoi occhi mi sono sembrati come... non so... insicuri. Forse...
La porta si riapre improvvisamente interrompendo i miei pensieri e lasciando nuovamente emergere dalla luce la figura di Mello... è tornato?
Richiude la porta accendendo una torcia elettrica: non da una grande illuminazione, ma ora posso distinguere nettamente i lineamenti del ragazzo.
Lui si siede in un angolo alla mia destra e inizia a scartare una nuova tavoletta di cioccolato. Era solo andato a prendere quella?
"Sei tornato..."
"I mocciosi fanno spesso cazzate... non penso tu faccia eccezzione."
Come faccio a fare cazzate se nemmeno riesco ad alzarmi?
Mi guarda, e come se riuscisse a leggermi nel pensiero si alza e mi si avvicina... inizio a provare paura ma dentro di me so che non mi farà mai del male.
Si china e con una certa delicatezza mi afferra le spalle per poi sollevarmi in modo da mettermi in ginoccio. Mi sento completamente intorpidita e non sento nemmeno più la parte di viso che era spiaccicata al terreno.
Lui torna con fare seccato al suo posto e si risiede.
Lo guardo: " Grazie." La mia voce sembra più tranquilla di quello che dovrebbe essere. Lui non risponde e fissa un punto a caso ingoiando un pezzo di cioccolato.
Adesso sono sicura: Mello non è cattivo.
Prima ha parlato di Quaderno della Morte...
"Cos'è il... Quaderno della Morte?"

Continua.
  
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