Se lo sentiva che a quel party sarebbe andato tutto storto, e il suo intuito non falliva mai.

Quello stesso pomeriggio aveva acceso la televisione perché era annoiata e aveva visto il servizio del Coachella in diretta.

Aveva intravisto Ian Somerhalder e Nina Dobrev insieme, finalmente quei due avevano deciso di uscire allo scoperto, tanto ormai tutti erano a conoscenza della loro storia, era proprio palese.

Stava per cambiare canale, disinteressata agli sbaciucchiamenti dei due, quando sullo sfondo vide un ragazzo alto, sui trent'anni. Lo conosceva, lo conosceva eccome. Era Cory. Si era completamente dimenticata che lui e Lea dovevano essere al festival.

Buttò pigramente il telecomando sul divano del suo nuovo appartamento e continuò a seguire il servizio, senza prestare veramente attenzione alle parole della presentatrice.

Aveva solo sentito che alle otto di sera ci sarebbe stato il party, senza telecamere, quindi tutti erano autorizzati a fare quello che volevano, senza oltrepassare il limite naturalmente.

Le coppiette si potevano tranquillamente baciare, perché non ci sarebbe stato nessuno a riprenderli e mandare il video in televisione, o su youtube.

Si guardò un attimo intorno, era in quell'appartamento da un po' ormai, eppure non si era completamente abituata. 

Chris era davvero un ottimo coinquilino, ma non era Lea.

Non si svegliava più con quell'odore di frittelle e con la colazione già appoggiata sul comodino, con tanto di tazza di caffè fumante, aveva perso l'abitudine ormai.

Lei e Chris avevano due stanze separate e le faceva male sapere che non sarebbe potuta sgattaiolare nella camera dell'amico in piena notte e infilarsi sotto le coperte con lui, perché lui non era la sua migliore amica.

«Dianna, tutto bene?»

Il ragazzo era appena uscito dal bagno e si stava sfregando un asciugamano nei capelli.

Aveva subito notato che lo sguardo della bionda era più cupo di prima, e si era assentato dal soggiorno per un quarto d'ora.

La ragazza in risposta fece un cenno verso la televisione, avevano appena inquadrato Lea che accarezzava le guance di Cory, guardandolo negli occhi.

«Oh, capisco, dai, spegni tutto!»

Chris si buttò sul divano e spense la tv, sorridendo a Dianna.

«Che ne dici di una passeggiata? Hai bisogno di schiarirti le idee.»

«L'unica passeggiata che farei ora è al Coachella.»

«Mi sembra una buona idea, ma non ci puoi andare conciata così, fila in doccia, io ti prendo un bel vestito dall'armadio.»

Senza nemmeno darle il tempo di ribattere, l'aveva tirata su e l'aveva spinta in bagno, chiudendole la porta, poi si era diretto in camera sua e aveva iniziato a rovistare nel guardaroba.

Dianna si tolse il pigiama, l'intimo ed entrò nella doccia, mettendo il getto d'acqua calda quasi al massimo.

Ogni volta che si trovava da sola, finiva per pensare a quello che era successo.

                                                              *

«Io e Cory siamo solo amici, Dianna, e anche se ci fosse di più, dovresti essere felice per me!»

Lea stava davanti a Dianna con una foto in mano, una foto che riatraeva lei e Cory mentre si abbracciavano.

«Oh, andiamo, guarda le sue mani, è logico che ci sta provando con te!»

«Dianna non ho un ragazzo da non so quanto, prova a essere felice per me se interesso a qualcuno.»

Gettò la foto sul tavolo e incrociò le braccia sotto il seno.

«Non credo che sia quello giusto per te, tutti penseranno che sia per pubblicità, i paparazzi non la smetteranno mai di seguirvi e potrete dire addio alla vostra privacy, già è dura adesso.»

«Me la so cavare da sola, Dì.»

Appoggiò entrambe le mani sulle spalle della bionda e cercò il suo sguardo, che però continuava a essere fisso sul pavimento.

«Non ti merita, non è abbastanza per te.»

«Piccola, guarda che ancora non c'è niente tra me e lui, e poi è un ragazzo a posto, siete anche amici, che ha che non va adesso?»

«E' un ottimo amico, sì, ma non so come può essere come ragazzo.»

«Sì che lo sai, ci uscivi insieme due anni fa.»

«Ecco infatti, non era un granché, e poi gli ex delle amiche non si toccano, no?»

«Saresti gelosa?»

La mora cercò di trattenere una risata invano, ma si fece subito seria.

«Credo che comprometterebbe la nostra amicizia, ecco.»

«Questo mai, Charlie, mai.»

Mise l'indice sotto il mento della ragazza più alta e le sollevò il viso, facendo sì che i loro sguardi si incontrassero.

Fu l'istinto che la portò a unire le loro labbra in un piccolo e casto bacio, prima che Dianna si tirasse indietro, guardandola con stupore.

«Forse il problema non è la nostra amicizia. Dì, voglio chiarire una volta per tutte cosa c'è tra noi, adesso.»

La bionda scosse la testa, ancora frastornata, e indietreggiò di qualche passo.

«Ho bisogno di schiarirmi le idee, da sola.»

Non voleva ferire Lea, solo che i sentimenti che aveva provato per quel piccolo tocco di labbra erano troppo grandi perché potesse sopportarli, o parlarne.

«Se ora te ne vai e non parli con me, rovinerai tutto, Dianna.»

La ragazza prese la sua giacca, rivolse un ultimo di sguardo di scusa alla sua migliore amica e uscì dall'appartamento, per poi camminare per le strade di Los Angeles fino a tarda notte.

Solo alle tre di mattina tornò a casa, fece le valige e andò via nuovamente, lasciando un piccolo biglietto alla ragazza di cui era innamorata.

                                                                         *

«Charlie, muoviti o ti perderai anche il party!»

Senza accorgersene aveva prolungato troppo quella doccia, mentre lacrime salate avevano rigato le sue guance per quasi un'ora.

Chiuse l'acqua e uscì dalla doccia, avvolgendosi un asciugamano intorno al corpo.

Si affacciò alla porta e prese i suoi vestiti.

Quasi mezz'ora dopo aveva finito.

Aveva messo un vestito rosso, senza spalline, che metteva in risalto tutte le sue curve, era il vestito che Lea le aveva regalato per Natale e Chris lo sapeva bene.

«Forza, sono già le nove meno un quarto.»

Dianna prese il suo coprispalle e seguì Chris fuori dall'appartamento.

Passò tutto il viaggio a pensare ai possibili discorsi di lei e Lea, ma finivano tutti uno peggio dell'altro, così decise di lasciar perdere e di improvvisare quando si sarebbe trovata lì.

Arrivarono alle nove e mezza, non pensava che il Coachella fosse così lontano.

Fece un balzo fuori dalla macchina e corse all'ingresso.

Trovò un grosso buttafuori ad aspettarla.

«Il suo nome?»

«Dianna Agron.»

Restò in silenzio per un minuto, controllando il foglio che aveva in mano.

«Il suo nome non è nella lista.»

«Lo so, ma devo assolutamente entrare, io ho bisogno di parlare con una persona.»

«Fammi indovinare, è l'amore della tua vita.»

«Sì, lo è.»

Rimase spiazzata dalle sue stesse parole e dalla semplicità con cui le aveva pronunciate.

«E se non entri adesso lo perderai per sempre.»

«E' una ragazza, però sì, il concetto è quello.»

«Certo, ragazzina, prova un'altra volta.»

Sbuffò, per un momento aveva pensato che avesse capito, invece la stava solo prendendo in giro.

Vide una figura familiare passare davanti all'entrata, era Ryan, cosa ci faceva lì?

«Ryan! Ryan!»

Si sbracciò per almeno trenta secondi, prima che l'uomo la notasse.

«Dianna, che ci fai qui?»

«Potrei farti la stessa domanda, ma non ho tempo, devo entrare.»

«E' con me.»

Il buttafuori si fece da parte e la lasciò passare.

Iniziò a correre come una furia, ma si rese conto che non era una buona idea, così iniziò a chiedere in giro se qualcuno aveva visto Lea Michele e Cory Monteith.

Dopo qualche minuto di ricerca li trovò appartati su un divanetto in fondo al locale.

Cory si avvicinava pericolosamente al viso di Lea e non andava bene, inoltre lei era troppo lontana per riuscire a impedire quello che stava per succedere.

Il ragazzo aveva già gli occhi chiusi, lei invece no e, appena le loro labbra si sfiorarono, riuscì a notare Dianna tra la folla.

Si alzò di scatto, facendo cadere Cory con la faccia sul divano, mentre lei andava incontro alla bionda, che sorrideva.

«Dianna, che ci fai qui?»

«Che ci faccio secondo te?»

«Non si risponde a una domanda con un'altra domanda.»

«Safrati, sempre la solita, eh?!»

Riuscì a strapparle un sorriso.

Sembrava che tutto intorno a loro si fosse fermato e che loro fossero sole in quell'enorme stanza.

«Mi dispiace. Non sarei dovuta andare via, ti ho lasciato sola solo perché avevo paura.»

«Potevamo affrontare tutto, insieme.»

«Lea, non ho mai provato certi sentimenti per un semplice bacio, pensavo che non sarei riuscita a reggere la pressione. Ho capito solo dopo che avevo fatto il più grande sbaglio della mia vita, mi manchi, ogni secondo, mi manca quando arricci il naso quando sei contenta, mi mancano le tue colazioni, le tue coccole, mi manchi tu. Ti amo, Lea Michele, e scusa se ci ho messo così tanto.»

«Sapevo che la storia di me e Cory al Coachella avrebbe avuto quest'effetto su di te.»

«Era tutto pianificato?»

«Beh, ho fatto tutto da sola, Cory non sa niente, quindi che rimanga tra te e me.»

Le fece l'occhiolino e sorrise in modo complice.

«Michele, sei una pessima persona.»

Lea si portò una mano sul petto con fare teatrale e finse una faccia profondamente offesa.

«Vieni qui.»

La bionda avvolse le baccia intorno alla vita della ragazza più bassa e fece unire le loro labbra, non curandosi di tutte le persone che in quel momento le stavano osservando.

Se era pronta per provare tali sentimenti, era anche pronta per rivelarli al mondo, perché voleva abbracciare e baciare quella ragazza a tutte le ore e alla luce del sole.

«E ora andiamo, Chris sarà in pensiero.»

Questa era troppo, aveva anche previsto che Chris l'avrebbe accompagnata lì.

«Fai paura.»

«Aspetta.»

Si allontanò un attimo per tornare al divanetto, dove Cory era ancora immobile con la fronte aggrottata.

«Cory, mi dispiace, ma io e Dianna, ecco...»

«L'avevo sospettato, come tutti d'altronde.»

La ragazza gli scoccò un bacio sulla guancia e tornò dalla sua migliore amica, che da quel momento era diventata decisamente qualcosa di più.

Le prese la mano e insieme raggiunsero l'uscita.

Chris era intento a chiacchierare allegramente con il buttafuori, evidentemente si stava annoiando e aveva deciso di ingannare il tempo in qualche modo.

«Colfer andiamo, che ne dici di un bel musical?»

«Lea!»

Il ragazzo si buttò letteralmente tra le sue braccia, alzandola due centimetri da terra e facendola volteggiare.

«Siete incorreggibili, voi due.»

«West Side Story? Rocky Horror? Funny Girl?»

Dianna sbuffò e prese le chiavi dalla mano di Chris, per aprire l'auto ed entrarci.

«Scegli tu, Chris, tanto credo che avrò di meglio da fare.»

Lea si era seduta nei sedili posteriori, visto che quello del passeggero di davanti era occupato da Dianna e alla guida doveva starci il ragazzo.

«Oh no, vi prego, non vorrete baciarvi tutto il tempo e lasciarmi da solo a guardare il film?»

Le due ragazze si lanciarono uno sguardo e scoppiarono a ridere, mentre la bionda appoggiava una mano sulla spalla di Chris.

«Dovresti trovarti un ragazzo, CC.»

«Lo penso sempre anch'io, Miss Michele.»

«A questo penseremo domani, sarò io il tuo cupido d'ora in poi, per ringraziarti.»

«Lady D. sarà un piacere.»

«Ti aiuterò anch'io, infondo è tutto merito tuo.»

«Figuratevi, ragazze.»

Fece l'occhiolino a entrambe e mise in moto, li aspettava una bella serata, dopo tutto, un bel film e tante smancerie, anche se lui non aveva un ragazzo, amava vedere le manifestazioni d'amore.



Ok, lo so, lo so, devo aggiornare la raccolta e sto anche lavorando a un'altra long che pubblicherò appena la finirò, però ho visto le foto del Coachella e non ho resistito a smontare la Monchele (è quello che mi riesce meglio LOL).
Prometto che mi impegnerò più seriamente ad aggiornare in tempo. u.u
Keep calm and love Achele. ♥