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Autore: Seele    18/04/2012    4 recensioni
“Ci pensi, Chichi? Un altro bambino, un altro piccolo saiyan dai capelli e dagli occhi neri come l'oscurità. Un'altra avventura, più bella e impegnativa di tutti i combattimenti che ho affrontato finora! Un'altra manina che ti stringe le dita, un'altra vocina che ti chiama pronunciando le sue prime parole...altri piedini che muovono i primi passi. Altre lacrime, altri capricci e altra paura dei brutti sogni! Un altro piccolo Son!”
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Hai mantenuto la tua promessa"



“Che cosa? Un bambino?”

Chichi sollevò le palpebre, sorpresa dall'improvvisa affermazione del marito.

“Sì, un bambino!”, assicurò Goku, sorridendole nel buio della notte. I due erano nel loro letto, sotto le coperte, e lui la stringeva in un dolce abbraccio protettivo.

La ragazza si voltò verso di lui, accigliata. “Perché?”

“Ecco..beh...”, fece il saiyan, alla ricerca di una risposta, “ad essere sincero, non lo so. Ma mi piace l'idea di avere un altro figlio!”

Chichi aggrottò la fronte. “Goku, un figlio va cresciuto...”

“Cosa intendi dire?”, chiese confuso l'uomo, scrutandola accigliato. Sua moglie sospirò, si alzò a sedersi sciogliendo l'abbraccio in cui lui l'aveva stretta.

Accese la luce, e il moro notò la tristezza che velava i suoi occhi.

“Lo sai meglio di me, Goku...l'hai detto tu stesso...Cell è un nemico fortissimo. Se tu dovessi...”

Il ragazzo balzò seduto anche lui, giusto in tempo per interromperla.

“Non dirlo neanche, Chichina!”, esclamò. “Non morirò. Stanne certa, non ti lascerò un'altra volta.”

La mora sorrise tristemente. “Non illudermi, Goku. L'esito della battaglia ci sarà sconosciuto fino alla fine...”

La sua aria dolce sparì quasi subito. “E non urlare, Gohan dorme e domani deve studiare!”

“Hai ragione!”, rise il marito. “Ti ricordi quando Gohan era piccolo piccolo, e di notte piangeva sempre? Quelle sì, che erano notti in bianco! Era così...minuscolo...”

Alzò gli occhi fieri e dallo sguardo emozionato su sua moglie. “Ci pensi, Chichi? Un altro bambino, un altro piccolo saiyan dai capelli e dagli occhi neri come l'oscurità. Un'altra avventura, più bella e impegnativa di tutti i combattimenti che ho affrontato finora! Un'altra manina che ti stringe le dita, un'altra vocina che ti chiama pronunciando le sue prime parole...altri piedini che muovono i primi passi. Altre lacrime, altri capricci e altra paura dei brutti sogni! Un altro piccolo Son!”

Chichi non poté fare a meno di notare la gioia e l'eccitazione negli occhi del consorte, mentre parlava di quel bambino come se già lo conoscesse. Sorrise, addolcita.

“Non voglio che cresca senza di te, Goku”, disse, con una nota di dolore nella voce.

“Chichi, non perderò la vita anche stavolta!”, ribatté il saiyan.

La mora lo scrutò attentamente. Ridacchiò, nervosa.

“È una follia”, commentò, mentre lui le prendeva le mani.

“La follia più bella di tutte”, la corresse il ragazzo, avvicinando il viso al suo.

Si scambiarono un bacio, poi un altro...spensero la luce, ma l'oscurità della notte s'illuminò ugualmente.


*****


La mano di Goku accarezzava dolcemente il ventre di Chichi, sussurrandole parole dolci nell'orecchio.

“Siamo pazzi. Completamente, totalmente pazzi”, mormorò lei, abbassando lo sguardo.

“E felici”, aggiunse lui, sorridendole. “Come lo o la chiameremo?”

La mora ci pensò qualche secondo su. “Se fosse femmina, potremmo chiamarla Yoshimi. Che ne pensi?”

“È un bel nome!”, annuì l'uomo. “E se fosse maschio...che ne dici di Goten?”

“Goten? D'accordo.”, fece lei pensierosa. Poi puntò i suoi occhi in quelli di Goku, seria.

“Non lasciarci soli”, disse decisa, portandosi una mano sul ventre. “Non adesso che abbiamo fatto questa pazzia.”

Lui incontrò la sua mano e la congiunse con la sua. “Questo piccolino non è che uno sprono, per me, a vincere. Sta' tranquilla!”

“Vorrei poterti credere”, sorrise tristemente la donna. Lui le alzò il mento con un dito e le baciò la punta del naso, con aria dolce.

“Allora fallo!”, le sorrise. “Credimi. Ti giuro che non ti, non vi abbandonerò. Non lascerò soli né te, né Gohan, né Goten.”

La mora alzò un sopracciglio. “O Yoshimi”, precisò.

“L'aura è da maschietto!”, fece con un sorrisetto fiero il saiyan. “Un bellissimo maschietto forte e vivace.”

Sua moglie si sentì gli occhi lucidi dalla gioia che, non poteva negarlo, provava anche lei. “Goku”, lo chiamò asciugandosi le lacrime, “davvero non ci abbandonerai?”

Il moro annuì sorridendo. “Certo! È una promessa.”

I due si addormentarono felici, e anche quel bambino non ancora nato sognava con loro.


*****


Non ce l'ha fatta.

Non ce l'ha fatta, Chichi. Il tuo Goku non ce l'ha fatta, vi ha lasciato...

Eppure aveva promesso che non vi avrebbe abbandonato mai...

“Ancora uno sforzo, Chichi!”, ti incita Bulma, tenendoti la mano. Il tuo piccolo Goten sta venendo alla luce, e...suo padre non c'è.

Un pianto improvviso spezza il flusso dei tuoi pensieri, il pianto di tuo figlio. È nato, Chichi, è nato!

Se Goku fosse qui, avrebbe fatto i salti di gioia.

Pochi minuti dopo, qualcuno ti da il tuo bambino fra le braccia...non appena lo vedi, scoppi in lacrime.

Quei capelli...quegli occhi nerissimi...

“Ma...è identico a Goku!”, esclama la tua amica dagli occhi azzurri, sorpresa.

“Sì!”, annuisci tu, tirando su col naso. Goten è identico a Goku, quasi una piccola copia di lui.

Alzi lo sguardo al cielo, sorridendo al nulla. Quel nulla che, ne sei sicura, contiene anche Goku al tuo fianco.

Ora sai che lui è qui, accanto a te. Vive in questo meraviglioso bambino che ti ha lasciato e che, non hai dubbi, sarà il piccolo saiyan dolce e forte come diceva suo padre.

“Grazie, Goku”, sussurri, mentre tuo figlio stringe il tuo indice nella manina. “Hai mantenuto la tua promessa.”






Angolo autrice



Che dire...era da qualche tempo che pensavo a questa storia, e finalmente mi sono decisa a dare vita alla mia idea. Ovviamente, la storia narrata si colloca nei giorni in cui Goku, uscito dalla Stanza dello Spirito e del Tempo con Gohan, decide di concedersi qualche giorno di riposo prima di tornare ad allenarsi.

Mi sono chiesta: “perché mai fare un figlio, proprio qualche giorno prima della battaglia in cui Goku avrebbe potuto perdere la vita?”

Non mi piace l'idea di un Goten avuto per sbaglio, quindi mi sono data la risposta che ho scritto in questa shot. Spero di avervi fatto sorridere anche se, me ne rendo conto, è decisamente triste.

Grazie a coloro che recensiranno e anche a chi ha solamente letto!

Tanti baci a tutti,



Seele                               

  
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