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Autore: Aelle Amazon    18/04/2012    3 recensioni
L'amore da due punti di vista differenti.
Dicevano che Efesto fosse il piů brutto tra gli dči, che Zeus dopo averlo visto si fosse spaventato e lo avesse scaraventato giů dall’Olimpo.
Lei era la piů bella: con la pelle candida e liscia, un corpo che avrebbe fatto impazzire sia uomini che donne, anche dči, dei lunghissimi e setosi capelli, un viso dolce e seducente allo stesso tempo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gli Dči
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un sacrificio per gli dei'
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la colomba e il martello
La colomba e il martello
 
Dicevano che Efesto fosse il piů brutto tra gli dči, che Zeus dopo averlo visto si fosse spaventato e lo avesse scaraventato giů dall’Olimpo. Ma Efesto aveva qualcosa che tutti gli altri dči non avevano: un ingegno tale da consentirgli di creare qualsiasi cosa desiderasse. Per questo era venerato tra gli uomini e per questo fu riaccolto tra gli dči.
Quando nacque lei, Afrodite, nessuno avrebbe mai pensato che l’intera faccenda si sarebbe risolta in quel modo. Lei era la piů bella: con la pelle candida e liscia, un corpo che avrebbe fatto impazzire sia uomini che donne, anche dči, dei lunghissimi e setosi capelli, un viso dolce e seducente allo stesso tempo. Era nata dalla spuma del mare, con indosso nient’altro che quella cintura della bellezza. E cosě diventň la dea della bellezza e della passione.
Alla sua prima apparizione sull’Olimpo fu l’oggetto degli sguardi di ogni dio, dell’invidia di ogni dea. Tutti la volevano, perciň si originň una contesa, che Zeus pensň bene di risolvere con un matrimonio combinato. Ed Efesto, il dio piů brutto, divenne il marito della dea piů bella. Un vero paradosso.
Certo č che ad Afrodite questa situazione non era molto gradita. Prese a tradire in tutti i modi il novello sposo. L’amante piů famoso, ma non l’unico, fu Ares, il dio della guerra. Ma Efesto li scoprě e decise che, sebbene non fosse un campione di bellezza, non poteva farsi mettere nel sacco. E nel sacco ci finirono i due amanti: in una  rete d’oro furono portati sull’Olimpo e derisi dagli dči.
Efesto sapeva bene che sul piano fisico non poteva paragonarsi agli altri dči, ma poteva esaudire ogni capriccio della sua donna semplicemente creandolo con le proprie mani. Per il dio piů brutto l’amore non era basato sulla bellezza, ma era qualcosa che si costruiva a piccoli passi insieme alla propria compagna.
I piccoli gesti compongono l’amore, non ostentazioni inutili.
Cosě Efesto aveva fatto. Ed Afrodite, la dea dell’amore, ancora non l’aveva capito.
 
Note:
Buonasera!
Questa one-shot mi č venuta di getto mentre ascoltavo una canzone. Cosě ho deciso di scriverla.
Spero che vi possa piacere, anche se racconto un po’ pari passo il mito. Mi č servito a spiegare bene la situazione, ma non vorrei essere risultata pesante.
Cosa dire ancora?
Un grazie anticipato a chi passerŕ a leggere e a chi recensirŕ!
Baci,
Aelle
  
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