Sono sdraiato sul banco, ancora fradicio, mentre ascolto la pioggia infrangersi contro le vetrate, quando una mano mi si appoggia sulla spalla.
« Come stai...? »
Caro, vecchio Nat, si preoccupa ancora per me.
« Tranquillo, passerà, come sempre. »
« Non ci credo molto, è peggiorata. »
« No. »
« Si, invece. »
« Ti dico di no. »
« E io dico di si. »
« E' solo una sensazione.
Non è niente. Non deve influenzare quello che normalmente senti.
Non è niente... Di reale.
Solo un piccolo taglio nel cuore, che fa male ogni volta che respiri. Ma ogni volta che respiri, nonostante il dolore, sei contento, perché respiri per lei. »
« Davvero Max, certe volte non ti capisco.»
« Neanche io, Nat, neanche io. »