Un giorno ho sentito dire che capisci di aver amato davvero un libro, quando arrivato all'ultima pagina ti sembra di aver perso un amico. L'ho imparato da una donna che ha fatto sognare il mondo intero, donandogli un porto sicuro: Hogwarts.
Lei disse che scrivere la fine di Harry Potter fu come perdere un amico.
E se invece l'amico lo trovassi dentro di te? Non come lettore, ma come autore stesso?
Sto parlando di un rapporto autore-personaggio che ti squarcia l'anima, ti prende il cuore e lo fa suo. Un rapporto incomprensibile per molte persone, un rapporto che alcuni potrebbero considerare infantile o addirittura privo di alcun senso.
La mente umana non dovrebbe avere limiti, ed invece spesso e volentieri l'essere umano è così ottuso, e così chiuso di fronte alle novità, o semplicemente allo sconosciuto. L'illimitatezza della mente umana sta per lo più nella stupiditò, e nell'ignoranza, di quello sono certa.
Il rapporto che mi ha squarciato l'anima, si può riassumere nel nome del mio personaggio: Jeremy. Non ho mai sentito nulla di così vagamente travolgente, e tanto meno credevo di potermici affezionare in tal modo. Come si può affezionarsi ad un personaggio? Oh beh, mio caro lettore, tu non ti sei mai preso una cotta per una superstar? Quello come lo spieghi?
E' forse ancora più forte un rapporto di questo genere, perché Jeremy è cucito sulla mia pelle, mi calza a pennello e non riuscirei più a stare senza di lui. E' parte di me, è senza dubbio la parte più fragile e debole di me. In lui nascondo i miei sogni, i miei desideri, e lui esprime palesemente la tristezza che troppo spesso soffoco dentro di me. A volte vorrei che fosse reale, per potermi prendere un suo abbraccio, perdermi tra quelle braccia che tante volte ho descritto abbracciare un'amica.
Vorrei poterlo tirar fuori da ciò che scrivo, perché diventerebbe senza alcun dubbio il mio amico più caro, quello che i bambini osano chiamare "l'amico del cuore."
Perché ho detto osano? Perché dare l'appellativo di "amico del cuore" comporta giocarselo il cuore, compromettere la propria solitudine per estenderla alla sua compagnia, condividere segreti, condividere momenti di gioia e tristezza.
L'amico del cuore è forse la cosa più magica che esista insieme all'abbraccio della famiglia e al bacio del ragazzo tanto desiderato.
Descrivere il rapporto che io sento di avere con Jeremy è difficile, è più facile spiegare perché si ama una persona, che di per sè è già una bella sfida.
Jeremy ha fatto breccia nel mio cuore, aiutandomi a dire ciò che non riesco a dire, ciò che cerco disperatamente di soffocare, per non recar danno a nessuno.
Jeremy è essenziale per me, è il mio amico del cuore.
Incontrare quella meravigliosa persona che lo traduce in personaggio effettivo della serie, sarebbe forse il dono più grande, perché lui è riuscito a leggermi, a dire cose di me che non avrei saputo dire meglio.
Jeremy lives in me.