“Eleanor,ti ricordi di me?”
“T-tu,chi sei?”
“Sono Josh”
“Ma io non conosco nessun Josh”
 
Aveva degli splendidi occhi azzurri color cielo,delle vecchie immagini scorrevano in quegli occhi;due bambini giocavano sorridenti,c’era un mappamondo davanti a loro e continuavano a farlo girare.
“Dove vuoi andare tu Josh?”
“In Italia,voglio vivere vicino a te,cosi possiamo giocare tutti i giorni,e tu Ela dove vuoi andare?”
“A Londra,dove si sono conosciuti i nostri papà”
I due bambini si sorrisero sinceramente,con tutta la semplicità e ingenuità sognavano ad occhi aperti,sotto lo sguardo divertito dei nonni di lei.
 
“Giocavamo sempre con i tuoi nonni,io mi ricordo”
Si fece avanti,una strana luce gli illuminò il viso rimasto al buio fino ad allora.
I suoi capelli somigliavano al grano,che da piccola le rimaneva attaccato ai pantaloni di una vecchia tuta,messa puntualmente solo per le “passeggiate” in campagna con il nonno.
“Non so chi tu sia”
La ragazza cercava di scappare verso una luce,che si faceva sempre più lontana,lui la rincorreva gridava il suo nome seguito da un “aspettami”.
Era terrorizzata.
 
Mi svegliai impaurita,mi guardai intorno,era solo un incubo. Guardai la sveglia,segnava le dieci di una noiosa mattina di domenica.
Avevo terribilmente fame,svoltai verso la cucina e trovai i miei con mio fratello che stava parlando animatamente.
“Guarda un po’ chi si è svegliata”
Riuscii solo a emettere un leggero mugugno,era presto per riuscire a parlare,ero ancora nel mondo dei sogni.
“El la prossima settimana andiamo a Londra,mi pare di avertelo accennato”
“Cosa?Londra?Perchè?”
Ovviamente aveva distrutto il mio programma per quella settimana,che comprendeva fantastiche giornate a prendere il sole sulla sabbia non molto pulita delle spiaggia dove ero solita andare con la mia migliore amica durante le vacanze estive;avrei anche trascorso delle lunghe serate in discoteca con il mio gruppo di amici,ed era tutto perfetto fino a quel momento.
“Ti ricordi di Marco?”
“Mh,credo di no”
“Il mio vecchio amico di Londra,ha un figlio della tua età,ci giocavi spesso quando eri piccola”
“Oh marco,certo”
In realtà ricordavo molto poco,anzi quasi niente.
“L’ultima volta ci siamo visti quando tu e Josh avevate 10 anni,jane ne aveva 13”
Jane,lei si che me la ricordavo,passavo molti pomeriggi con lei quando era in Italia,parlavamo a gesti,lei sapeva poche parole in italiano e io non conoscevo l’inglese.
“Jane,come sta?”
“Bene,ho sentito Marco l’altro giorno,ora si è trasferita a Parigi,vuole fare l’attrice”
Jane si metteva sempre in mostra,era molto brava a recitare anche da piccolina quando giocavamo a “le principesse” il suo gioco preferito,indossava il vestito di carnevale migliore che trovava,prendeva delle tazzine dal suo zainetto rosa,che non abbandonava mai, e si sedeva fingendosi la regina d’Inghilterra.
Avevo tanti ricordi di lei,ma Josh rimaneva una sagoma sconosciuta del mio passato.
“Partiamo domani,ti consiglio di fare le valigie,ci sveglieremo presto”