Salve salvino! >.<

Ok, prima che iniziate a leggere sappiate che questo non è il mio solito stile, ma che ho pensato di darmi una piccola tregua dall'angst per la challenge inaugurata dal Gleeky Cauldron su facebook (QUI:http://www.facebook.com/groups/211630658951067/ ) sul tema “notte in bianco”..

Questa è una OS senza troppe pretese, ambientata alla Dalton, con Kurt e Blaine compagni di stanza. Un po' di scemenze in libertà e un pizzico di fluff, spero che vi strappi almeno un sorrisino! ;)

...Wake up in the morning feeling like P.Diddy...

Una musica, forte e insistente strappò il povero Kurt dalle tenere braccia di Morfeo.

...Tik Tok on the clock but the party don't stop...

Sbuffò sonoramente scalciando le coperte con i piedi e lanciando un'occhiata al display del cellulare.

L'una e un quarto.

Maledisse mentalmente chiunque fosse la fonte di quel fastidioso rumore, gli occhi sbarrati nel buio e le braccia serrate forte sul petto.

Lui aveva lezione alle otto!

Si voltò verso l'altro occupante della stanza, che, ignaro di tutto, sonnecchiava amabilmente con le cuffie nelle orecchie.

Come poteva dormire con quel baccano? Ma soprattutto, come poteva dormire, mentre lui si disperava per prendere sonno e chiudere fuori dalla mente quella musica fastidiosa? Gli sembrava una cosa dignitosa?

Prese uno dei suoi cuscini e lo lanciò con tutta la forza di cui era capace sul povero ragazzo.

Questo in risposta si contorse come un anguilla appena pescata e dopo un paio di convulsioni poco aggraziate, atterrò con un tonfo sordo sul pavimento, mormorando qualcosa che suonava sinistramente come un “No, gli alieni no! Salvate Katy Perry!”

Il sopracciglio sinistro di Kurt prese improvvisamente vita e saettò verso l'alto; da quando era in stanza con Blaine succedeva così spesso che Kurt stava iniziando a pensare che avesse iniziato un'appassionante storia d'amore con l'attaccatura dei suoi capelli.

Controvoglia lo riportò ad altezze umane, in quel momento c'erano cose ben più gravi delle follie di Blaine.

“Blaine! Possibile che tu non riesca a scendere dal letto come una persona sana di mente?”

bisbigliò con quanta più forza possibile, sibilando.

Il moro si guardò intorno con aria confusa, rendendosi finalmente conto di essere nella sua stanza alla Dalton.

Nei suoi occhi passò per un attimo la confusione, che lasciò subito il posto all'irritazione.

Che ci faceva sul pavimento?

E soprattutto, perchè si era svegliato con una cuscinata di Kurt?

Dilemmi senza risposta per il giovane fringuello.

“K-Kurt? Che succede? Stai bene?”

bofonchiò stropicciandosi gli occhi.

Kurt sbuffò, frustrato dalla lentezza dei circuiti nervosi dell'altro. Insomma, erano già passati trenta secondi da quando l'aveva svegliato, possibile che non si rendesse ancora conto di dov'era?

“Shhh, fai piano! Zitto e ascolta!”

gli intimò con fare lievemente autoritario e assolutamente non minaccioso.

“Ma sono le...”

“Appunto, zitto e ascolta!”

...Don't stop, make it pop DJ, blow my speakers up....

La vocetta stridula di Kesha invase la stanza e dopo qualche secondo di silenzio, Blaine fece una cosa che Kurt di certo non si aspettava, una cosa che, pensandoci col senno di poi, in effetti non fu la mossa più intelligente per placare la furia del castano.

Blaine si mise a ridere. E non la risata sommessa e imbarazzata delle nonnine inglesi che prendono il tè delle cinque, la sua fu più la sguaiata imitazione di una selvatica iena ridens.

La cosa ovviamente mise in crisi il già precario equilibrio mentale dell'insonne Hummel.

“Blaine Anderson, o trovi un motivo più che valido per questo tuo ridicolo e imbarazzante scoppio di risa, o giuro che al tuo risveglio troverai tutti i tuoi bellissimi cravattini impiccati al soffitto!”

Blaine non poteva vedere gli occhi di Kurt, era troppo buio, eppure sentiva la pressione di quelle pupille sul cranio, era sicuro che se si fosse impegnato avrebbe potuto perforargli la testa.

Indeciso se essere impressionato o terrorizzato dall'abilità del ragazzo, optò per una rapida fuga dalla sua visuale.

Fuga che però non fu semplice, tra il piccolo hobbit ed il suo caldo letto si frapposero, nell'ordine, un comodino che attentò alla vita del suo mignolo e l'anta aperta dell'armadio che cercò di privarlo della funzionalità del gomito sinistro.

Una volta giunto al traguardo si sentì stanco e soddisfatto, nemmeno avesse scalato l'everest.

“Allora? Sto aspettando!”

“Ehm... Credo di sapere il perchè della musica... Che giorno è Kurt?”

“Che giorn... è mercoledì, perchè?”

Blaine represse un altro scoppio di risa, non voleva destare di nuovo l'ira funesta di Kurt, lui era uno che ci teneva alla sua vita!

“Beh, tu sei qui da poco, quindi non puoi saperlo, ma .. come dire... è una specie di 'avvertimento' di David...”

“avvertimento?? E per cosa scusa?”

“In effetti è più o meno da quando ti sei trasferito qui che non succede più, sai, si erano lasciati perchè Amy pensava che lui flirtasse con Tiffany, sai la ragazza bionda della caffetteria? Però David non lo faceva di proposito, solo che, sai come funzionano queste cose, un litigio tira l'altro e...”

“Blaine! Cosa diamine stai blaterando??? Si può sapere cosa ci metti nel latte la sera, funghetti allucinogeni? Non ho idea di che cosa tu stia parlando e soprattutto non capisco cosa Tiffany c'entri con la storia della musica!”

Dicendo ciò Kurt aveva acceso la luce sul comodino e si stava dirigendo verso l'armadio di Blaine con una camminata marziale che non prometteva niente di buono per gli innocenti papillion del ragazzo.

“Ok, ok, scusa! Fermati un attimo! E... magari mettiti seduto, mi metti ansia così...”

Kurt sbuffò, ma tornò al suo letto, continuando a squadrarlo impaziente.

“Allora, David di solito metteva la musica quando... ehm... portava la sua ragazza in stanza... sai, a dormire con lui. E, beh, a quanto ho capito la musica dovrebbe servire a coprire un po' gli eventuali rumori... ehm...”

Lo sguardo del moro si fece più basso ad ogni frase, impaurito dalle reazioni che avrebbe potuto leggere sul volto dell'altro.

E se la serata fosse andata nel verso giusto per gli occupanti dell'altra stanza, da lì a poco ci sarebbero stati ben altri rumori a tener sveglio Kurt, e Blaine sperava davvero che la luce sarebbe stata di nuovo spenta.

Perchè, andiamo, era una cosa imbarazzante e loro si erano baciati solo un mese prima e Kurt era un cucciolo di pinguino e... oddio perchè il pavimento non si stava aprendo per inghiottirlo?

Non osando alzare lo sguardo, continuò con la sua spiegazione.

“Prima succedeva quasi tutte le settimane, ormai mi ci ero abituato; a te non era mai capitato perchè si erano lasciati... A quanto pare si sono rimessi insieme, David e Amy voglio dire...”

Un silenzio imbarazzato riempì la piccola stanza dei ragazzi, e proprio mentre Blaine, preoccupato dal mutismo improvviso dell'altro ragazzo, stava per alzare lo sguardo, un gemito inequivocabile giunse alle orecchie -rosse dall'imbarazzo- dei due.

“Oh mio Dio...”

finalmente Kurt uscì dal suo inquietante stato catatonico, rendendosi conto di quanto fosse assurda la situazione. Rosso fino alla punta delle orecchie, si coprì volto con una mano, ma non poté far a meno di scoppiare in una risata sonora.

Blaine, sollevato, si unì a lui e dopo pochi secondi erano entrambi inesorabilmente crollati in un vortice di risa e sussulti incontrollabili.

I rumori dell'altra stanza presto sovrastati dalle loro voci.

“Blaine! Ti rendi conto? È... imbarazzante!”

riuscì infine a dire Kurt combattendo contro l'istinto di correre nel cortile, prendere una pala e sotterrarsi.

“Lo so! Ma c'è poco da fare, no?”

“No, è ovvio... Ma io cosa dovrei fare scusa? Ho lezione domattina, non posso mica stare sveglio tutta la notte ad ascoltare... Cioè, non ad ascoltare, in quel senso, no, sarebbe inquietante, ma... Insomma, cosa dovrei fare secondo loro?”

Nell'animo di Kurt si stava svolgendo un duello all'ultimo sangue tra la sua vena di innocente, tenero ed ignaro ragazzo, e la sua voglia di mostrarsi un pochino più a suo agio con certe cose, soprattutto davanti a Blaine...

Soprattutto adesso che erano fidanzati, cioè in un certo senso, insomma si erano baciati e quello voleva dire qualcosa, no?

Neanche a dirlo, con pensieri del genere, il cucciolo di pinguino fece un attacco combo ed ebbe la meglio sul ragazzo spavaldo.

“Beh, ci sono tante cose che potresti fare, anzi che potremmo fare insieme, tipo...”

Se in quel momento Blaine avesse potuto vedere dentro la testa di Kurt, probabilmente quello che gli si sarebbe presentato davanti agli occhi sarebbe stato uno scenario post-apocalittico, con tanto di funghetti atomici che si innalzavano qua e là sullo sfondo delle lande desolate dei neuroni del povero Hummel.

Nella testa del ragazzo infatti aveva iniziato a risuonare una fastidiosa sirena, che urlava qualcosa del tipo OhmioDioCosaVuoleFare???IoNonoSonoProntoNonSonoProntoAIUTO!

Così aveva deciso che la cosa più saggia da fare era interrompere il prima possibile il moro, prima di sentire davvero quali strani suggerimenti avesse da proporgli.

“No, Blaine, io non... non credo sia una una buona idea... Non mi sento pronto ancora, e lo so che stiamo insieme adesso, e che prima o poi la nostra relazione dovrà... come dire, procedere. Ma non adesso, non stasera... Mi dispiace, so che dovrei essere più sciolto, e che tu presto vorrai di più e magari penserai che non voglio stare con te, ma non è così, io..”

“Kurt...”

“No, dico sul serio, lo so che...”

“Kurt.”

“Dimmi...”

“Stavo per dire che potevamo giocare a Monopoli.”

“Ah...”

“Già.”

“Quindi tu non vuoi...”

“No. No, cioè, sì, ma non adesso. Non finché ci sentiremo pronti, entrambi. Non voglio affrettare le cose, Kurt, davvero, e di certo non mi passa per la testa di lasciarti per una cosa simile...”

A quel punto Blaine fece la prima cosa davvero intelligente della serata, sorrise e scese dal letto per sedersi sul tappeto al centro della stanza, facendo cenno all'altro ragazzo, o meglio, a quello che di lui era rimasto dopo tutto l'imbarazzo -siamo sicuri che non si possa morire di autocombustione?- di imitarlo.

Il castano si accoccolò accanto a lui, ancora avvolto nel suo piumone, la schiena poggiata contro il letto di Blaine.

“Allora, Monopoli?” esordì il moro, il sonno ormai dimenticato.

“Nah, direi che è un po' troppo poco rumoroso... Piuttosto vai a prendere il portatile e finiamoci di vedere Transformers, esplosioni e gente che muore violentemente urlando a pieni polmoni mi pare l'antidoto migliore...”

Le parole del castano vennero prontamente sottolineate dalla testiera del letto della stanza a fianco che iniziò provvidenzialmente a sbattere ritmicamente contro la parete.

“Appunto...”

Blaine scoppiò di nuovo a ridere e si precipitò a recuperare il computer, ansioso di coprire quella 'sinfonia' a dir poco equivoca.

Dopo quaranta minuti di esplosioni e ammazzamenti vari, Kurt era placidamente addormentato sulla sua spalla, e l'ultima cosa che pensò Blaine prima di scivolare nel sonno, stringendosi al fianco del ragazzo, era che la mattina seguente avrebbe ringraziato David, in fondo non era affatto stata una nottata spiacevole.

Eccomiiii! XP

Qualcuno ha seriamente letto questa cosa? Beh, se siete arrivati fin qui vi ringrazio! ^^

Per chi è curioso di sapere quando inizierò a postare la traduzione di “Where We Went Right” di beautifulwhatsyourhurry, o la mia AU, o la OS che sto traducendo (troppi impegniiii! >.<), qui c'è la mia pagina autore su facebook! Inondatemi pure di qualsiasi stupidata vi passi per la mente, un po' di fangirling ci sta sempre bene! ;)

http://www.facebook.com/Flurryefp

PS: I fatti descritti sono liberamente ispirati a ciò che è successo alla sottoscritta giusto ieri sera... Eccetto per il fatto che io mi sono sorbita una rumorosa coinquilina fino alle quattro del mattino, altro che adorabili fidanzati in blazer e coccole! XD

Baci, Sara