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Autore: Free_to_dream    20/04/2012    0 recensioni
..."Non ce la faccio più è giunta la mia ora. Non voglio andarmene, non ho ancora compiuto il mio destino. Morire così è ingiusto...."
Salve a tutti! Questa è la mia prima fanfiction su Morgana. Ho voluto impersonificarmi in lei immaginando i suoi pensieri soprattutto da quando diventa cattiva. Spero vi piaccia :)
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Morgana
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
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"Un rumore di zoccoli che affondavano sul terreno bagnato mi fece sobbalzare. 
 
Eccomi, sono pronta. La mia pozione è quasi ultimata. Mi ero appisolata a causa del suo lungo processo di preparazione. Ma non ero sola. Qualcuno era nelle vicinanze. Così uscii a controllare con prudenza, sperando che non si trattasse di Emrys. Quel vecchio stregone non mi dava pace. Dovevo trovare il modo di sconfiggerlo e levarmelo di torno una volta per tutte. Lui è il mio nemico e la mia più grande paura. Più volte sono stata sconfitta da lui ma stavolta non si ripeterà.
Il rumore si attenuò. Qui nei pressi della mia dimora c’è un fiume perciò immaginai che si fosse fermato ad abbeverarsi. Non appena arrivai sul luogo dove era legato il cavallo una cosa colpì la mia attenzione. Accovacciato ai piedi del torrente, vidi un mantello rosso fuoco con un drago ricamato che spiccava tra la foresta. Un cavaliere di Camelot. “Bene” dissi tra me e me, “non posso lasciarmelo sfuggire”. L’uomo beveva con foga, chissà da quanto tempo era in viaggio e chissà dove era stato e perché. “Poteva essermi utile” e senza pensarci due volte con una semplice formula lo stordii e con un tonfo il cavaliere finii in acqua. Poi andai a recuperarlo per non lasciarlo affogare. Era alto, capelli castani, ricci che gli arrivavano alle spalle. All’inizio non ricordavo il nome o forse non lo avevo mai saputo. Era forte, i suoi muscoli erano ben pronunciati. Aveva un corpo che sembrava fosse stato scolpito. Mi sarà molto utile. Lo portai nella mia dimora e lo adagia sul letto. Mi affrettai a legargli mani e piedi per impedirgli, una volta sveglio, di scappare. Ero consapevole che una volta riacquistati i sensi si sarebbe ribellato e avrebbe cercato di fuggire. Io non conoscevo il suo nome ma lui, ne ero certa, conosceva il mio. Ormai ero brava con gli incantesimi di sottomissione. Morgause sarebbe stata fiera di me. Se solo fosse qui con me, le avrei fatto vedere come i poteri della sua cara sorella fossero cresciuti. Le avrei fatto vedere il mio nuovo potente alleato. Un drago bianco. In questo momento era fuori a cercare degli ingredienti per i miei incantesimi. Fa tutto quello che gli chiedo, è proprio un bravo assistente. Sono sicura che sei stata tu a mandarmelo, sorella. Vorrei tanto che fossi qui ad aiutarmi, ma lo so che ci sei. Ci sei sempre per me. Non ti preoccupare, ti dimostrerò che ce la posso fare anche da sola e presto ci prenderemo quello che ci spetta. Ci vendicheremo di coloro che ci hanno fatto del male. Il movimento brusco del mio ospite mi portò alla realtà. Si stava svegliando, dovevo essere pronta ad accoglierlo. Dopo qualche minuto il cavaliere aprì gli occhi e non vedendomi all’inizio esclamò:
 
"Dove mi trovo?" e "Cosa ci faccio qui?"
 
E così feci il mio ingresso scenico spuntando da dietro la porta. 
 
"Tutti vogliono delle risposte…ma ad ogni risposta c’è un prezzo da pagare…"
 
"Morgana!"

esclamò vedendomi senza mostrare il minimo dubbio. 

 
"Vedo che mi conosci bene…ma io non conosco il tuo nome…perciò da bravo dimmelo!"
 
senza guardarmi in faccia e con un sorriso enigmatico in volto mi rispose 
 
"Bene io te lo dirò, ma a quale prezzo?"
 
"Sei intelligente mio caro cavaliere di Camelot…"
 
"A quanto pare vedo che mi conosci anche tu. Hai detto giusto, sono il cavaliere di Camelot fiero di servire il mio re, preferirei morire piuttosto che tradirlo!"
 
"E sarai accontentato ma non prima che avrai finito di servire me."
 
"Non riuscirai mai a farmi piegare alla tua volontà!"
 
"Allora vedo che in fondo non mi conosci bene. Sono molto più potente di un semplice cavaliere, la tua forza non è niente paragonata a quella dei miei poteri!"
 
"Sarò felice di averci provato!"
 
Il suo modo di fare così sicuro di se e il fatto di avere sempre la risposta pronta mi dava i nervi. In quell’istante fuori dal capanno si sentì uno sbattere d’ali seguito da un tonfo, come se qualcosa fosse appena caduto dal cielo. Il mio volto si illuminò e subito mi precipitai ad accogliere il mio fedele compagno. Una creatura di 3 metri di altezza, le ali il doppio della sua statura e la pelle bianco avorio mi si appostava davanti, la bocca spalancata e lo sguardo soddisfatto di chi ha appena compiuto una difficile missione. Sulle zampe stringeva gli ultimi ingredienti che mi mancavano per ultimare la pozione che stavo preparando.

"Ben fatto amico mio!"

Gli dissi dandogli una pacca amichevole sul muso mediante il quale ne uscii un grido soddisfatto. Il mio ospite si stava agitando così decisi di mostrargli e spiegargli quello che avevo intenzione di fare.

 
"Vedi…" iniziai a spiegare "Questa è un’erba dalle proprietà molto efficaci che mescolata con questi altri ingredienti e accompagnata da una elaborata formula magica si può ricavare una pozione capace di sottomettere chiunque alla propria volontà…"
 
Il cavaliere guardava stupito e dal suo sguardo scettico sembrava anche un po’ divertito.
 
"E da quando vi allenate con questi trucchetti lady Morgana?"
 
Senza badare molto alle sue parole continuai a preparare la pozione. E così vedendomi silenziosa continuò:
 
"Quindi se ho capito bene, io bevendo quella cosa sarò obbediente come un cagnolino, giusto?"
 
Non lo sopportavo, la sua arroganza mi rendeva sempre più nervosa. Ma non mi lasciai incantare e continuai. Sapevo che lo stava facendo apposta per innervosirmi quindi non ci feci caso neanche stavolta. Dopo interminabili minuti accompagnati dalle chiacchiere di quell’insolente, finalmente il fumo roseo mi indicò che la pozione era pronta. Vedendomi soddisfatta il cavaliere esclamò.
 
"Oh ,che bello, ci siamo! Finalmente è pronta! Sai mi stavo un po’ annoiando ad aspettare e così nel frattempo ho pensato di liberarmi…"
 
E detto questo colse l’occasione per fuggire. Non mi ci volle molto per riacchiapparlo. Con un semplicissimo incantesimo di stordimento cadde al suolo a pochi metri dal punto in cui era legato il suo cavallo. Dopo averlo recuperato, sicura che fosse privo di sensi gli feci ingurgitare la pozione e terminai con la formulazione orale dell’incantesimo. 
Era fatta! Finalmente quello stupido cavaliere era completamente nelle mie mani. Quando si svegliò aveva un’aria diversa. La sua arroganza la sua spavalderia lasciarono spazio alla completa e totale dipendenza ai miei ordini. Il suo sguardo era vuoto. La sua forza e la sua intelligenza ora appartenevano a me. Era un burattino nelle mie mani. Prima di lasciarlo andare gli feci conoscere le mie istruzioni:
 
"Ben svegliato! Ora torna dal tuo Re, raccontagli che eri stanco e ti sei perso. E poi…fallo fuori!"
 
"Sarà fatto mia signora!"
  
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