Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Lilith_Holmes    20/04/2012    2 recensioni
(ClaudexSebastian)
Sette piccole drabble ambientate nel XXI secolo, riguardano momenti quotidiani principalmente, i protagonisti saranno i nostri maggiordomi preferiti.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Claude Faustas, Sebastian Michaelis
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'We're human with a lot of problem, darling! '
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Sebastian appoggiò il libro sul tavolinetto, alzando lo sguardo su Claude.

"Non ho nulla da fare. Sono stanco di leggere" borbottò, in modo quasi infantile.

"Inventati qualcosa, bambino mio. Di fantasia ne dovresti avere tanta" rispose l'altro, distogliendo lo sguardo dal giornale.

"Non chiamarmi bambino" protestò Sebastian, incrociando le braccia e gonfiando le guancie. Claude scoppiò a ridere. 
"Come sei carino" disse, alzandosi e mettendo da parte il giornale.

"Allora, bambino, che cosa vogliamo fare?" chiese, chinandosi a guardarlo proprio come si fa con i bambini.

"Nulla di quello che hai in mente, pedofilo!" esclamò Sebastian, puntando lo sguardo altrove. Claude scosse la testa, sorridendo divertito. [106 parole]

 

 

Sebastian prese il peluches a forma di gatto che gli aveva regalato Claude. Era il più grande ed era sempre nei pressi del letto. La conseguenza era che Claude se ne lamentava in continuazione, nonostante Sebastian fosse consapevole gli facesse piacere. Lo osservò per un po’, fino a che non si accorse di una cosa abbastanza strana.

"Claude, vieni un attimo qui!" lo chiamò. L'interessato si affacciò alla porta della camera.

 "Guarda" esclamò, mostrandogli il peluches.

"Sì, lo so come è fatto"borbottò.

"No! Guardalo bene!" fece l'altro scuotendolo.

"Non noti nulla?" chiese, speranzoso.

"No"

"Ti assomiglia!" esclamò l'altro, sorridendo.

"Certo, Sebastian, mi assomiglia" fece, sospirando esasperato. [106 parole]

 

 

Claude appese il quadro che secondo Sebastian era così bello.

"Allora, che ne pensi?" gli chiese poi, guardandolo.

"Sei sicuro che lì vada bene?" domandò Sebastian.

"Che c'è? Non ti piace più?"

"No, altroché se mi piace. Ma metterlo lì?" lo guardò ancora un poco, prima di annuire.

"Sì, penso che lì vada bene" si decise.

"Io continuo a pensare che non è poi così bello" borbottò Claude.

"A te non piace nulla!" si lagnò scherzosamente Sebastian, buttandogli le braccia al collo.

"Ti sbagli, una cosa che mi piace c'è" ribatté Claude, sorridendo malizioso.

Sebastian rise, alzandosi un po’ per baciarlo. Sì, una cosa che gli piaceva c'era,decisamente. [109 parole]

 

 

Un lampo di luce seguito da un rumore forte e secco annunciò l'inizio dell'ennesimo temporale, quella settimana.

"Mi piacciono i temporali" mormorò Sebastian, osservando fuori dalla finestra.

"Già, anche a me" concordò Claude.

"Spero duri ancora un poco" disse sommessamente Sebastian, sistemandosi meglio contro il petto dell'altro. Claude annuì, portando una mano a giocherellare con i capelli scuri del ragazzo.

Ascoltò il rumore ovattato della pioggia e osservò il gioco di luci che le gocce creavano all'interno della stanza.

"Direi che è romantico" fece Claude, attirando su di lui gli occhi cremisi di Sebastian.

"Mi piace" disse, sorridendo appena. Romantico, non ci avrebbe mai pensato. [105 parole]

 

 

La casa era scesa nel totale silenzio dopo che Sebastian era uscito.

"Torno subito" aveva detto, ma a Claude sembrava un eternità.

Sentì la porta sbattere e qualcuno sospirare.

"Visto, sono già tornato" disse, raggiungendolo in salotto.

"Sei stato via molto" ribatté Claude.

"Non è vero". Forse Claude non voleva ammettere che senza Sebastian quella casa era fredda e vuota.

"Hai ragione. Mi sentivo semplicemente solo" considerò.

"Questo provi ogni volta che sono fuori?" gli domandò poi.

"Ogni volta" disse, marcandolo particolarmente.

"E non ci hai fatto l'abitudine?" Sebastian rise sommessamente, posandogli un casto bacio sulle labbra.

"Non ci si può fare l'abitudine, mi spiace" mormorò. [106 parole]

 

 

"Come lo chiamiamo?" chiese Sebastian osservando il piccolo gattino nero fra le sue mani.

"Non lo so, dagli un nome qualsiasi" rispose Claude, guardando a sua volta il gattino e immaginando che avrebbe avuto più attenzioni di lui.

"Non voglio dargli un nome qualsiasi, voglio che sia importante" protestò Sebastian.

"E che nome pensi possa avere importanza?"

"Non lo so. Qualcosa che abbia a che fare con noi!" rispose. Claude ci pensò, maledicendo la mania di Sebastian di far apparire tutto importante.

"Shieru" dichiarò convinto Sebastian.

"Non vedo come possa essere importante" commentò Claude.

"Deve averla, non so quale però"

"Che Shieru sia" si decise poi.  [106 parole]

 

 

Claude si concesse del tempo per osservare Sebastian e Shieru rannicchiati in fondo al divano.

"C'è qualcosa che non va?" domandò Sebastian, accorgendosi del suo sguardo.

"No, no, niente" rispose, sorridendo un poco.

"Allora perché mi guardi così?" chiese ancora l'altro.

"Sei interessante" rispose Claude, sedendosi affianco a lui e allungando una mano per accarezzare Shieru, beatamente addormentato. Claude pensò un po’ a quel quadretto. Sebastian era  la sua famiglia, infondo.

"Sono semplicemente felice di essere con la mia casa" disse. Sebastian sembrò perplesso. 
"Con la tua casa?" domandò. 
"Tu, qui con te" rispose, appoggiandosi alla sua spalla.

"Sei tu la mia casa e la mia famiglia". [107 parole]

Angolo Della Moffetta
Vi chiediamo di perdonarci, ma adesso che una di noi verrà sostituita postiamo ovunque avremmo voluto postare in precedenza. Non sappiamo come ci sia venuta in mente questa cosa, sappiamo solo che non c'è quasi nessuno che scrive su questa coppia che noi personalmente adoriamo, così abbiamo fatto qualcosa di piccolo. Sono sette drabble, come già detto e sappiamo che i caratteri dei due personaggi sono stravolti, o così almeno ci è parso.
L'avete colto il collegamento con il nome del gattino, vero? Ovvio che lo avete fatto, che domande.
Bene, noi vi salutiamo e buon-a-quando-lo-leggete.
Baci,
Euni e Marty.  

   
 
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