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Autore: _Pandora_    20/04/2012    6 recensioni
-“Oh Blader che mi avete sconfitto, io vi condanno! Da questo momento in poi voi non sarete più gli stessi! Non verrete più elogiati per la vostra bravura, perché se rivelerete chi siete ai vostri Fan, non sarete creduti e cadrete nelle Tenebre!”- recitò ad alta voce. Poi dopo pochi istanti di silenzio concluse –eh sì, è proprio una maledizione-
-lo sapevo!- esclamò Chao-Xin.
-certo anche voi, andare a rompere le scatole ad una strega… ve la siete cercata-
-proprio perché era una strega andava sconfitta subito- disse Tsubasa.
Gli occhi di Atena si illuminarono –eh sì, hai proprio ragione- disse cercando di non sbavare.
-allora, ci aiuterai?- domandò Nile scansando tsubasa da davanti agli occhi di Atena per farla riprendere.
Lei corrucciò le sopracciglia –ehm… fammi pensare… no- rispose sorridendo tranquilla.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Gender Bender, Tematiche delicate, Violenza
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Cap. 4: Separazioni

 
Nel parco di divertimenti regnava la quiete, o meglio il caos.
C’era una confusione tale che Tsubasa e Yu dopo essere stati spintonati da dei turisti cinesi comparsi da chissà dove, nelle confusione totale causata dal giro sulle montagne russe, avevano perso di vista Atena.
-Accidenti, ma dove sarà finita?- domandò Yu guardandosi intorno –tu la vedi Tsubasa?-
La ragazza scosse il capo –no, non la vedo da nessuna parte. Eppure cinque minuti fa era appoggiata alla mia spalla, ne sono sicura-
-tutta colpa di quei turisti! Se non ci fossero venuti addosso in quel momento di disordine mentale ora Atena sarebbe ancora con noi!-
-Dici che l’hanno trascinata via senza che ce ne rendessimo conto?-
Yu annuì –già. Se non sbaglio sono andati da quella parte- esordì indicando alla sua sinistra, in direzione della giostra con i tronchi –Forse se ci sbrighiamo la troviamo-
-Sì. Prima però…- Tsubasa si voltò verso il negozietto delle montagne russe -…devo fare una cosa. Vieni con me?-
-Certamente! Non ho intenzione di fare la fine della povera Atena- detto ciò le si attaccò ad un braccio senza alcuna delicatezza.
 
Era impossibile resistere, ormai non ce la faceva più.
La gola le bruciava, sentiva come mille spilli che la punzecchiavano in attesa che aprisse bocca.
Da poco avevano cominciato anche a formicolarle le mani, una sorta di invito ad abbandonare la barra davanti a lei.
Strinse i denti, non aveva alcune intenzione di cedere.
Solo perché aveva paura e un forte bisogno di sfogarsi non significava che doveva mettersi ad urlare!
Accanto a lei Benkei strillava come una cornacchia dalla prima discesa e le stava letteralmente distruggendo un timpano; avrebbe tanto voluto dirgli di starsi zitto, ma non poteva perché prima di tutto lui non sarebbe riuscita a sentirla, e poi se avesse aperto bocca in automatico si sarebbe messa a gridare anche lei.
E lei non voleva, NON POTEVA mettersi ad urlare come una ragazzina.
Eppure… qualcosa in lui era cambiato.
Da quando era diventato una ragazza si emozionava per un nonnulla (basti pensare alla gioia che aveva provato all’entrata del parco), era più gentile del solito e si spaventava anche per le cose più stupide.
Come quelle montagne russe ad esempio: Chao-Xin non avrebbe mai avuto l’istinto di gridare quando era un ragazzo, invece ora che aveva il corpo di una ragazza non riusciva a trattenersi.
Tutta colpa di quella dannata strega!
Ma si può sapere come gli era venuto in mente di trasformarle in delle dolci fanciulle?
Però la colpa non era solo sua, o almeno lo era fino ad un certo punto.
Chi aveva avuto la malsana idea di cambiarla d’abito e di cambiarle il nome? Atena.
E chi l’aveva battuta ad una sfida di beyblade? Atena.
E chi aveva minacciato di non trasformarla più in ragazzo se non fosse andata ad un appuntamento con un maschio? Ovvio, Atena.
Dunque era soprattutto a causa sua se ora si trovava sulle montagne russe più veloci del paese con Benkei seduto affianco.
-Maledetta…- sussurro serpentina lasciando la sbarra davanti a lei che aveva stretto così forte da farsi diventare le nocche delle mani bianche; sollevò le braccia al cielo e….
 –ATENAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Niente da fare, alla fine non era riuscita a resistere.
 
Atena sobbalzò sentendosi chiamare.
Si guardò intorno spaesata ma non vedendo nessun volto familiare rimase un po’ delusa.
Dopo la sosta al bagno era subito corsa alle montagne russe, ma Tsubasa e Yu non erano dove li aveva lasciati.
Sospirò pesantemente –sono rimasta sola- pensò triste.
Aveva sempre detestato la solitudine.
Certo, aiutava a rilassarsi e a concentrarsi, infatti quando andava in montagna a meditare non si portava nessuno dietro; eppure in quei momenti aveva la speranza che qualcuno la sarebbe venuta a trovare, magari il suo amato Tsubasa, oppure la sua cara amica Madoka.
Invece ora… quante probabilità c’erano che una delle sue compagne (perché ormai erano tutte ragazze) la trovasse in mezzo a tutta quella gente e confusione?
La cosa che le faceva più male era vedere che era l’unica persona a non essere accompagnata da nessuno.
C’erano gioia e festa intorno a lei, e vedere tutti quei sorrisi era come ricevere una pugnalata nel petto.
“No”
Scosse il capo con vigore, non si sarebbe abbandonata alla depressione senza nemmeno provare a cercare le sue amiche.
“Forza e coraggio Atena, vedrai che se ti impegni ritroverai Tsubasa e Yu”
Annuì convinta e diede un’occhiata in giro.
-Dunque… dove possono essere andate ad infilarsi quelle due?-
Dopo averci ragionato (dopo aver fatto la conta) optò per la zona degli autoscontri e dei giochi a premi.
Cominciò a correre in quella direzione e si confuse con la folla.
In quello stesso istante dal negozio accanto alle montagne russe uscirono Tsubasa e Yu, il primo con una bustina in mano.
-Ora possiamo andare- esordì Tsubasa.
Yu annuì e insieme si diressero verso i tronchi che, per la cronaca, erano nella direzione opposta agli autoscontri.
 
-no No NO!- esclamò Madoka spazientita.
-Eddai, Madoka facciamo solo un giro e poi scendiamo- esclamò Masamune cercando di convincerla.
Era da almeno dieci minuti buoni che quei due litigavano.
Masamune voleva a tutti i costi salire sulla torre di 60 m, quella che sale, si blocca alla massima altezza e poi scende all’improvviso senza preavviso; Madoka invece non voleva dargliela vinta perché non era quello il motivo per cui erano venuti al parco di divertimenti.
O forse c’era anche qualcos’altro?
-dai ragazzi, calmatevi- cercò di mettere pace Ginka, ma non ottenne i risultati sperati.
-Io voglio salire su quella torre!- esclamò Masamune scocciato.
Madoka scosse il capo con vigore –no, tu non ci salirai!-
-Perché no!?-
-Perché io non voglio salirci!-
-e allora?! Resta giù e guardaci!-
-no No NO!- di nuovo la ragazza scosse il capo.
Probabilmente se con Ginka ci fosse stata una persona qualsiasi, Madoka non avrebbe fatto poi tante storie per lasciarli salire.
Ma Masamune non era una persona qualsiasi, anzi… lui e Ginka avevano un rapporto così stretto che non si poteva non pensare male.
Per questo non voleva lasciarli salire da soli: aveva paura di essere esclusa.
-Che ti piaccia o no, io salirò su quella torre!- gridò Masamune sull’orlo di una crisi isterica, molto convinto di ciò che diceva.
D’altra parte neppure Madoka aveva intenzione di cedere –Ti ho detto che non c’è tempo! Dobbiamo trovare Chao-Xin!-
E finalmente si giunse alla domanda fatidica: -Tu che dici Ginka?- domandarono in coro voltandosi verso la povera rossa che fino ad allora non era stata minimamente calcolata.
-Io… bhé, ecco…- difficile parlare quando due paia d’occhi ti scrutano come se volessero trafiggerti.
Ginka non sapeva cosa dire, però vista la sua totale incapacità a dire bugie e visto il suo brutto vizio di dire sempre ciò che pensava, rispose –Io direi che un giro lo possiamo fare. Non c’è nemmeno tanta fila… probabilmente ci metteremo pochi minuti- diede un’occhiata alla torre, poi aggiunse -Se non vuoi salire, aspettaci qui: faremo il più in fretta possibile-
Detto ciò si avviarono verso l’imponente giostra.
E per la prima volta Madoka si sentì tradita.
“Certo, logico, la mia opinione non conta nulla. Ginka sta sempre dalla parte di Masamune, per lui i miei sentimenti non hanno importanza”
Digrignò i denti e strinse i pugni a capo chino.
-Sei uno stupido Ginka- sibilò a denti stretti.
Dopodiché si voltò e cominciò a correre.
 
C’è da dire che gli unici che stavano svolgendo il loro “lavoro” erano DaShan, Kyoya e Nile:
la prima lo faceva perché voleva assolutamente vedere cosa avrebbe combinato il suo compagno il giorno del suo primo appuntamento come ragazza; la seconda perché non voleva problemi con Atena (si da il caso che fosse lei ad avere il coltello dalla parte del manico visto che era l’unica ad avere qualche possibilità di scoprire come farli tornare normali); la terza perché Kyoya non la stava infastidendo.
Eppure dentro di loro si muoveva qualcosa, un sentimento, una voglia.
All’inizio non ci avevano fatto caso, ma più vedevano persone sorridenti salire sulle meravigliose attrazioni, più provavano il desiderio di seguirle e di divertirsi come loro.
C’era proprio da dire che quell’immenso parco di divertimenti era una grande tentazione.
Dannata Atena, era solo colpa sua! (di chi può essere la colpa se non sua? =_=)
Se non avesse scelto quel posto tanto affollato, non si sarebbero trovate in quella situazione.
Bisognava pure dire che se l’aveva scelto era per facilitare Chao-Xin ed impedirgli di farsi piantare in asso alla prima occasione.
Ma questo non potevano saperlo, e quindi avevano tutto il diritto di continuare a mandarle maledizioni (forse era proprio a causa di queste macumbe che alla fine Atena si era persa =_=)
-basta!- esclamò di punto in bianco Nile spaventando le sue due accompagnatrici.
-che c’è che non va Nile?- domandò Kyoya, anche se in qualche modo intuiva a cosa stesse pensando.
-Mi sono davvero stufata! Quando ci ricapiterà l’occasione di entrare in un parco di divertimenti enorme come questo gratis? Non possiamo passare tutta la giornata a non far nulla, è davvero troppo per me! Io non resisto più!- si sfogò irritata.
DaShan annuì d’accordo –effettivamente hai ragione: è proprio uno spreco di tempo passare la giornata a camminare senza meta in un posto così esteso-
Sul volto di Kyoya si accese un sorriso beffardo –sapete che vi dico? Io me ne infischio di Atena e comincio a farmi tutte le attrazioni di questo luna-park. Siete con me?-
Non si sa se volesse farlo davvero perché le andava oppure semplicemente perché voleva fare un dispetto alla povera Atena, fatto sta che l’invito fu così allettante che le sue compagne non poterono rifiutarsi.
-Da quale iniziamo?- domandò Nile con gli occhi che le brillavano.
DaShan consultò una cartina del parco (presa non si sa bene dove): dopo aver passato in rassegna ogni attrazione, diede un’occhiata al cielo e al sole che picchiava sulle loro teste.
Sorrise –che ne dite di farci una bella doccia?- domandò.
 
Chao-Xin se ne stava seduta a gambe accavallate su una panchina con un fazzoletto di stoffa bagnato appoggiato sugli occhi.
Si sentiva malissimo, ma non era tanto lo stomaco a farle male, quanto il fatto che quel giro sulle montagne russe aveva ferito il suo orgoglio.
Aveva gridato.
Non era riuscita a trattenersi e aveva maledetto Atena con tutte le sue forze (forse era anche per questo che Atena si era persa =_=)
-Mei-Ling, ti ho preso un bicchiere d’acqua- disse Benkei sedendosi sulla panchina.
Anche lui non si sentiva tanto bene, ma la sua salute era secondaria visto che se Mei-Ling non fosse stata soddisfatta dell’appuntamento Atena non gli avrebbe organizzato l’appuntamento con Kyoya.
Chao-Xin si tolse il fazzoletto da sopra gli occhi e prese il bicchiere –Grazie- disse sorridendo.
Per un attimo il “toro” fu certo di arrossire –D-Di nulla- balbettò il risposta.
-Dove andiamo ora?- domandò Chao-Xin dopo aver mandato giù l’acqua tutta d’un fiato.
Benkei si guardò intorno spaesato mentre cercava di ricordare gli insegnamenti di Atena
 
FLASHBACK
-Dunque Benkei, dopo il giro sulle montagne russe sarete talmente carichi di adrenalina che avrete voglia di fare subito un’altra giostra veloce- disse Atena sicura.
Benkei storse il capo –quindi facciamo qualcosa come il tronco?-
-Assolutamente no!-
Benkei sobbalzò –e allora cosa?-
-proprio perché siete così carichi dovrete scaricarvi e fare un’attrazione più rilassante- batté la bacchetta contro la lavagna, indicando un punto preciso della cartina ad essa appesa -3D-
-3D?-
Atena annuì convinta –sì, 3D. C’è un’attrazione nel parco dove si indossano degli occhiali 3D e con una pistola a raggi si spara contro dei mostri che compaiono dal nulla. Vince chi fa più punti-
-quindi devo portarla lì-
-esatto. Ricorda però che non devi assolutamente vincere-
Una vena pulsò sulla fronte di Benkei –che cosa hai detto!? Non ho nessuna intenzione di farmi umiliare da una ragazzina qualunque, soprattutto se è amica tua!-
Atena scosse lentamente il capo rassegnata ed incrociò le braccia. Posò i suoi particolari occhi su Benkei che per un attimo si sentì trapassare –Se perde sarà depressa per tutto il resto della giornata e non si goderà nessuna attrazione- disse secca –vuoi forse dire addio all’appuntamento con Kyoya?-
Benkei si sentì messo con le spalle al muro, ma non poté fare a meno di acconsentire.
Fine FLASHBACK
 
-che ne dici di fare un’attrazione più rilassante?- domandò cordiale.
Chao-Xin annuì stanca –sì, forse è meglio- gettò il bicchiere nel secchio dei rifiuti –hai qualche idea?- domandò rivolgendogli uno sguardo.
Lui annuì –seguimi-
 
-Wow, è stato fortissimo!- esclamò Masamune con il cuore che le andava a trentamila e l’adrenalina alle stelle –lo rifacciamo?- domandò con gli occhi brillanti.
Ginka scosse il capo in segno di diniego –non se ne parla. Madoka ha già aspettato abbastanza, è giusto che adesso torniamo da lei- disse seria.
Ma quando furono sul posto dove l’avevano lasciata non la trovarono.
-Ma che…?- ma le parole le morirono in gola.
Per quanto si guardasse intorno, non riusciva a vederla da nessuna parte: Madoka era letteralmente scomparsa.
Masamune sollevò un sopracciglio irritata –non dirmi che se n’è andata via senza aspettarci-
Ma Ginka non le diede corda. Cominciò a correre più veloce che poteva.
-Ehi! Ma che fai!?- esclamò Masamune andandole dietro.
-Dobbiamo trovarla!- rispose Ginka.
Era davvero preoccupata per la sua amica.
Quel parco di divertimenti era immenso e c’erano tantissime persone: chissà quanti ragazzi poco raccomandabili c’erano in giro a quell’ora; tra l’altro con Atena non avevano neppure deciso un luogo d’incontro
“Dannazione” pensò.
Cosa poteva aver spinto Madoka ad andarsene?
Aveva forse trovato Chao-Xin e Benkei? No, in quel caso avrebbe avvertito tutte le altre e presto anche a loro sarebbe arrivata una telefonata.
E se invece avesse incontrato uno degli altri gruppi? Di certo si sarebbe presa la briga di avvertire.
Dunque o era stata portata via, oppure non le aveva avvertite perché non voleva.
E qualcosa dentro Ginka le diceva che l’opzione più probabile era la seconda.
“Aspettami Madoka, arrivo”




.: Angolo dell'Autrice che si è finalmente decisa ad aggiornare :.

*si butta in ginocchio in lacrime*
Perdonooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Chiedo venia per averci messo così tanto tempo a scrivere questo chap!!!!!
Guardate il lato positivo: siamo ancora ad Aprile quindi non ho sforato più di tanto =) *padella vagante colpisce in testa l'autrice*
Aio... +_+
Oh, la padellata mi ha ricordato che devo ringraziare Love Toby, Aury99, Little Black Feather, Ami_ChanXD e Purple_Rose per aver recensito lo scorso chap, ma anche Jeo 95 per aver aggiunto la storia tra i preferiti (come Ami_ChanXD, Aury99 e Love Toby); grazie anche per le 711 visite al primo chap, per le 324 visite al secondo e per le 226 visite al terzo ;)
Bando alle ciance, parliamo di questo bel capitolo: come avrete notato è un "pochino" più corto del solito.
Il motivo? Semplice: volevo fare un bel finale che lascia tutto in sospeso, e direi che ci sono riuscita piuttosto bene visto che ho sollevato tante questioni e non ho risolto un bel niente. u.u
Riuscirà Atena a ritrovare i suoi compagni? (io ne dubito visto tutte le maledizioni che le hanno tirato e continuano a tirarle =_=)
E Madoka che fine ha fatto?
Ce la farà Ginka a trovarla prima che le succeda qualcosa di male?
Benkei metterà da parte l'orgoglio e farà vincere Mei-Ling per ottenere l'appuntamento con Kyoya?
DaShan, Kyoya e Nile faranno in tempo a salire su tutte le attrazioni?
E cosa c'è nel misterioso pacchetto che Tsubasa ha comprato al negozio accanto alle montagne russe?
Questo ed altro ancora nel prossimo capitolo di "Change!" ;)
Baci

_Pandora_
  
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