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Autore: _ShadzAddiction    20/04/2012    3 recensioni
OS basta su un sogno che ho davvero fatto e che mi ha lasciata tante lacrime e singhiozzi al mattino, Un sogno che è un desiderio,una necessità. un uomo che ormai è diventata tutta la mia vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono sdraiata sul letto nella mia stanza buia e opaca. Fuori imperversa il diluvio universale da ore e qualche lampo di luce fa tremare le fragili pareti della camera di tanto in tanto e il letto su cui mi trovo. Ho lo sguardo rivolto al soffitto,inghiottito nell'oscurità. Il temporale non mi disturba. Dallo stereo esce bassa e nitida la musica che mi calma,mi commuove,mi culla. Matt Shadows accarezza l'aria viziata di questa stanza cantando "Seize the Day". Chiudo gli occhi per far sì che la sua voce assalga il mio corpo dall'esterno per poi lasciarlo esplodere d'emozione dall'interno. La musica mi scorre nelle vene,aumenta le pulsazioni del polso. Non mi trovo più nella mia stanza. Sono nella canzone,la sto vivendo,respirando. Fluttuo leggera nel buio senza avere paura del nero che mi sfreccia dentro. Percepisco un caldo respiro,umano vicino all'orecchio sinistro. Un respiro che scandisce lento le parole della canzone sussurrandola,cantando sovrapponendosi perfettamente alla voce di Matt che continua a scorrere dalle casse dello stereo. Una voce che...è la sua. Apro gli occhi sicura di trovarmi nel bel mezzo di un altro dei miei sogni sull'uomo che mi ha stravolta l'esistenza,sull'uomo che mi ha drogato la vita dandole una vera ragione per essere vissuta. Una ragione della forma del suo sorriso. La voce appartiene ad un corpo. Una figura maestosa i cui contorni risaltano vividi ed imponenti stagliandosi nel pallido chiarore del temporale. Sdraiato su un fianco proprio accanto a me,troppo accanto a me,continua a cantare incurante dell'espressione misto confusa-agitata-adorante che sono sicura d'aver stampata in faccia. Un'espressione talmente imbarazzante da essere visibile anche nell'oscurità. Un sorriso brilla sul suo volto perfetto,distende le sue labbra carnose e fa comparire quelle due fossette da mangiare sulle guancie piene. Gli occhi di quel verde sconvolgente mi scrutano. è lui. Non può essere altri che lui...ma allo stesso tempo non può,non può proprio essere LUI. "Non puoi essere tu..." balbetto stordita a metà tra sogno e realtà. "Io,chi?!" "Matt..." "Dipende a che Matt ti riferisci. Ce ne sono tanti,è un nome talmente comune." "Per me ne esiste solo uno. Almeno nei sogni." "Peccato che questo non sia per niente un sogno..." Scoppio a ridere senza riuscire a trattenermi. "Sì,certo." "Mmm...come ti convinco?!" Domanda retorica. Sa benissimo cosa fare. Si sporge con la testa verso di me senza indugio. Cerca le mie labbra e non appena le trova le rapisce con un unico,incredibile,indescrivibile bacio. Un bacio vero. Uno di quelli in cui non ti fermi finchè non ti fanno male i muscoli del viso e ti manca il respiro....finchè la tua saliva non ha raggiunto lo stesso sapore di quella dell'altro a cui si è mischiata. Le nostre labbra umide schioccano allontanandosi. La canzone finisce. "è possibile svenire da sdraiati?! Mi sa che è quello che mi sta per succedere." Dico col fiato corto. "ti sei convinta che non stai sognando?" Sussurra al mio orecchio rosso e accaldato come tutto nel mio corpo in questo momento. Annuisco. "Più o meno...anche se è assurdo che sia vero,non ho mai fatto sogni così vividi." Prende ad accarezzarmi il braccio facendo su e giù con lentezza,dalla spalla al polso e viceversa. Mi viene la pelle d'oca. Non riesco a muovermi. Non voglio farlo. Voglio registrare nella testa tutte queste sensazioni in modo da potermele ricordare per tutta la vita. Ritorna a baciarmi ed io scorro con le dita lungo il suo collo,le affondo nei capelli. "Ce la fai a spogliarmi? o devo farlo da solo?" Il suo sorriso si curva da un lato e il mio cuore perde un paio di battiti. "Faccio un tentativo." Balbetto sconvolta. "Solo che...ecco,io...devo dirti una cosa...se tu sei vero e se noi stiamo davvero per..." "ehi,ehi piccola. Non agitarti." Dice accarazzendo le guance con il dorso della mano. "Sono vergine." Mi bacia il collo intervallando quei baci ad altri piccoli irresistibili baci a fior di labbra. Non sembra per niente turbato da quello che ho appena detto. "Aspettavi me." Rido. "In un certo senso..." Le sue mani enormi e rassicuranti cingono i miei fianchi,giocano con la maglietta fino a sfilarla. Capisco da come mi guarda che adesso tocca a me. Tolgo la sua maglia con le mani che tremano. Solleva le braccia sopra la testa per facilitarmi il lavoro. A torso nudo torna su di me. Il suo petto si scontra con il mio. La nostra pelle nuda che si sfrega mi fa sussultare e gemere. "Non ho fatto ancora niente." Dice divertito. "Dovresti essere messo in galera per quanto sei bello..." Ride. Ci sbottoniamo i jeans a vicenda rotolando sul letto e ci liberiamo anche di quelli. I baci diventano impazienti. Le mani si cercano vogliose. La pioggia batte alle finestre come il cuore nel mio petto agitato. Quando scende con le mani a sfilarmi gli slip chiudo per un attimo gli occhi. Quando li riapro sono nuda sotto di lui,nudo. I suoi baci umidi scivolano leggeri sul mio corpo accaldato. Le mani si aggrappano disperate alla sua schiena. La lingua scivola e scivola...tra i seni,sulla pancia. Arrivata all'addome non sembra avere intenzione di fermarsi. Non lo fa. Scivola tra le gambe. Arrivando dove neanche nei miei sogni si era mai spinta. All'inizio mi sento tesa,nervosa,imbarazzata. Poi mi lascio andare alla lenta scia di baci che le sue labbra stupende schiudono lì...proprio lì...Sospiro forte. Stringo le sue spalle. Si ferma. Poggia le mani sulle mie gambe,alle ginocchia. Si sistema lì in mezzo lasciando combaciare perfettamente il suo corpo al mio. Ormai non respiro: ansimo. Il mio seno abbraccia il suo petto tatuato,il suo sorriso mi possiede. "Se ti rilassi ti prometto che non farà tanto male..." "Non mi spaventa il dolore. Non se sono qui con te." Lo bacio. Ricambia. Lo stringo. Mi stringe. D'un tratto un dolore incredibile,atroce brucia nel basso ventre. Non posso fare a meno di urlare. Mi tiene le mani. All'improvviso sento di essermi pentita di quello che gli ho appena detto. Piango talmente che fa male. Mi guarda negli occhi,mi rassicura con la luce meravigliosa che gli sgorga dalle iridi scintillanti. Ma il dolore sembra non volere svanire,anzi per un pò non fa che accentuarsi. Poi qualcosa di caldo e denso si agita nel mio corpo,lo rilassa poco alla volta,pezzo per pezzo. Bacio adorante le spalle,il petto di Matt. Quel calore aiuta anche il suo corpo ad essere meno brutale,più fluido...Il dolore diventa piacere. Piacere che stordisce,piacere immenso,inquantificabile e inqualificabile. Un piacere che non conosco ma che non voglio abbia una fine. Inarco la schiena,stringo le gambe attorno al suo sedere e mi muovo in risposta alle sue spinte. "Sei...sei appena venuta." "Scusa." Ride. Il suo corpo scosso da quella risata agita anche il mio allacciato al suo. Provo una sensazione piena di godimento: sto ridendo attraverso il corpo di Matt Shadows. "Che bella sei..." dice una volta arrestata la sua risata. Le spinte riprendono,più morbide,diventando movimenti oscillatori del suo bacino nel mio. Ora percepisco del calore iniettato nel mio corpo e non proveniente da esso,come prima. Urla lui,adesso. Il suo viso si contorce in un mare di espressioni stupende...E quelle urla sono la cosa più fottutamente meravigliosa che le mie orecchie abbiano mai sentito. Sono perfette come qualsiasi cosa pronunciata da quelle labbra. Si accascia al mio fianco soffocando la testa nel cuscino e urlando un'ultima volta. Fisso il buio sopra di me per un paio di secondi poi guardo verso di lui. "Devo dirtelo. non so quanto rimarrai,non so neanche perchè sei venuto...non so un cazzo adesso in realtà. Ti amo Sanders." Volta il viso nella mia direzione. Sorride mi afferra una mano e la stringe dolcemente facendola annegare nella sua. Chiude gli occhi e si addormenta dopo qualche minuto. Non ho fatto altro che guardarlo per tutta la notte.
  
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