Anime & Manga > Ao no exorcist
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Autore: _hicchan    22/04/2012    2 recensioni
E' un crossover di D.Gray-Man e Ao no Exorcist. Ho puntato sul fatto che in entrambi i manga i protagonisti sono esorcisti, e questo è quello che ne è uscito fuori!
Il preside Mephisto ha organizzato un campo estivo per i futuri esorcisti, e il posto in cui li spedirà sarà un po' particolare... Spero vi piaccia!
Interrotta, magari più in là la riprenderò^^ Grazie per chi l'ha seguita finora!
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 3

Di solito, Komui Lee non prendeva impegni prima delle 12. Non perché fosse semplicemente pigro, ma perché passava le notti a fare esperimenti più o meno leciti e finiva per andare a dormire quando gli altri si svegliavano. Era per questo che tutti si giravano verso di lui nel vederlo camminare alle sette di mattina.
In realtà, quel giorno non era proprio andato a dormire; il colloquio con quell’esorcista lo aveva tenuto impegnato fino a tarda notte, dopo aver commesso il fatale errore di chiederle se desiderava una birra o qualunque altra cosa da bere. “Mai più” si ripromise a sé stesso.
Entrò nella mensa, e anche lì liquidò con indifferenza tutti gli sguardi che gli venivano rivolti. “Ma salve direttore Lee!” Jerry, il cuoco, pur essendo dall’altra parte della sala, lo salutò, agitando con vigore le mani. “Che cosa ci fa qui così presto? Non l’aspettavo prima di pranzo! Se vuole qualcosa glielo preparo subito!” continuò, sempre gridando, motivo per cui tutti quelli presenti, compresi quelli che ancora dormivano in piedi, lo stavano fissando. Komui Lee ignorò il cuoco, e si avvicinò al suo obiettivo.
“Buongiorno Allen!” salutò energicamente. L’albino era l’unico del suo gruppo già seduto al tavolo. Arrivava sempre presto in modo che potesse fare in tempo a finire la sua valanga di cibo insieme agli altri.
“Buongiorno a lei *munch* direttore Lee” rispose masticando qualcosa. “Che ci fa sveglio a quest’ora? E’ forse malato?” chiese, ingurgitando una ciotola di qualcosa non ben definito.
“Ah, niente, non ti preoccupare, sto bene.” Forzò un sorriso. “Potrei parlarti un attimo, Allen?”
Il ragazzo alzò un sopracciglio, insospettito. “Tranquillo, non è niente di grave” Un altro sorriso forzato.
“Certo, mi lasci finire questo piatto e arrivo.” Ingoiò tutto d’un fiato gli ultimi sei takoyaki rimasti e si alzò, pulendosi la bocca con un tovagliolo. “Timcampi, ti lascio a fare la guardia alla mia colazione” Il piccolo golem capì, e iniziò a fare avanti e indietro davanti a quel tavolo, come una guardia.
Il direttore Lee accompagnò Allen in un’altra stanza in disuso della sede.
“Allora, di cosa mi voleva parlare?” il suo interlocutore sospirò, ricordando gli eventi della sera precedente. Ok, e ora da dove inizio?
“Allen, hai conosciuto la signorina Shura, no?”
“Quella coi capelli rossi?” Komui annuì. “Che per caso ti ricordi se l’hai già vista da qualche altra parte?”
L’albino ci pensò su un momento. “No, mai vista prima” scosse sconsolato la testa. “Perché me lo chiede?”
Qui inizia la parte difficile.
 
La sera precedente, ufficio di Komui Lee
“Allora, signorina Shura. Potrei sapere chi conosce lassù in alto che ha permesso questo campo estivo?”
Komui Lee arrivò subito al dunque. Prima chiariva quella faccenda, meglio era.
“Uhn? Vuol dire che non lo sa?” rispose quella, inclinando leggermente la testa. “Pensavo che il suo livello di accesso alle informazioni fosse un po’ più alto.” Il direttore ignorò quella frecciatina velatamente offensiva, e rabbrividì osservandola scolare la sua terza birra. “Glielo dirò, tanto non è un segreto la mia amicizia con Mari-chan” Komui Lee deglutì. Aveva sentito bene?
“Mi scusi, ma con ‘Mari-chan’ intende il generale Marian Cross?”
“Proprio lui. Non sapevo fosse così famoso all’interno del suo lavoro.”
E’ impossibile non conoscerlopensò.
“Ah… Ahahahahahaha!” scoppiò a ridere. “Mi scuso per averla disturbata! Non pensavo fosse una sua amica!” Se questa è davvero una sua amica, è meglio starle alla larga. Non voglio ulteriori guai.
“Allora mi tolga un’altra curiosità: perché uno dei vostri apprendisti ha una coda?”
Shura si alzò, e avvicinò il suo viso a quello del direttore. “Senta, può farmi tutte le domande che vuole, ma a quelle riguardante quel ragazzo non risponderò” disse, con un’aria minacciosa. “E’ pericoloso ficcare il naso nei segreti del Vaticano” Segreti Vaticani? Ma chi diavolo*é quel ragazzo?
A Komui Lee sfuggì una risatina nervosa. “Non c’è bisogno di scaldarsi tanto, bastava dirlo!” Se magari non avesse bevuto tutto quell’alcool…
“Vedo che è una persona intelligente” ribatté compiaciuta. “Bene, allora direi che posso andare ora, no? Buonanotte direttore Lee” si congedò, lanciando un occhiolino all’impossibilitato direttore. Stavo seriamente pensando di stare per morire.
 
Al nome del suo maestro, Allen iniziò a sudare freddo. La sua mente si riempì di oscure memorie, che il ragazzo credeva di aver seppellito per sempre. Conti a nove cifre e amanti infuriate spuntavano fuori da tutte le parti. Di fronte alla reazione del ragazzo, il direttore si chiese se aveva fatto bene a raccontare il suo incontro al ragazzo.
“Quel nome mi perseguiterà a vita” disse l’albino, inginocchiato per terra con la testa fra le mani.
“Suvvia, non è niente di grave. Pensavo volessi avere qualche notizia sul tuo maestro” provò a consolarlo, ma le sue buone intenzioni vennero scaricate nel water dall’occhiata lanciata da Allen.
Il ragazzo si alzò. “Ho bisogno di cibo per dimenticare. Vado a finire di fare colazione. Arrivederci direttore!” uscì dalla porta, ma dopo poco rientrò. “Ah, mi sono dimenticato di dirle che il mio occhio ha notato qualcosa di strano nei nuovi arrivati” Il direttore Lee fu improvvisamente interessato. “Che intendi con ‘strano’? Erano Akuma?”
“No, non erano Akuma, erano umani. Cioè tutti lo erano, tranne due di loro, i due fratelli. Sembrava come se un’aura nera li circondasse, però non so dirle cosa fosse di preciso, è la prima volta che vedo qualcosa del genere.” Il suo stomaco borbottò. “Ora devo proprio andare, direttore. Ci vediamo dopo!” salutò uscendo di corsa dalla stanza.
“Avvertimi se scopri qualcos’altro!” gli gridò dietro il direttore.
Coda. Segreto di Stato Vaticano. Aura nera. Ma davvero, chi diavolo* era quel ragazzo? E non solo lui, anche il fratello; Allen l’aveva vista provenire da entrambi. Cosa significava quel dettaglio? A Komui Lee sfuggiva qualcosa, ma non seppe dirsi cosa. A quanto pare questa scuola è molto più di quel che appare.
 
 
*Sì, è fatto apposta xD


Avevo detto la prossima settimana? Mi son sbagliata. Non potevo prevedere che mio fratello prendesse la varicella e che i piani per il week-end finissero scaricati nel water come il tentativo di Komui per sollevare il morale di Allen xD Ma appunto, guardiamo il lato positivo: il capitolo è uscito prima, no?
Spero vi sia piaciuto, un bacio,
_hicchan
   
 
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