La vita di Nora era scandita dal solito ritmo monotono che si era imposta da quando era andata ad abitare a Bad Hersfeld. Si era trovata un lavoretto in un bar e le piaceva quella vita. Ma il destino l’aveva illusa e adesso doveva rielaborare tutto, cambiare ritmo e andare lontano. Una grande valigia rossa era poggiata sul letto matrimoniale, e si stava riempiendo poco a poco, c’erano alcuni scatoloni in tutta la casa che avrebbe riempito con i pochi oggetti che possedeva.

Piangeva da due giorni di seguito, da quando aveva preso quella decisione; drastica ma necessaria. ”È sbagliato! Non posso continuare così, è qualcosa di impossibile. Rovinerei la sua vita” questi erano i pensieri della giovane mentre sistemava tutto nella valigia. Strano come il sentimento che veniva considerato il più bello di tutti fosse per lei fonte di sofferenza.

Era cambiata da un po’ di tempo, tutti in paese lo avevano notato, aveva il sorriso spento e si sforzava di essere gentile e cordiale, il viso pieno e luminoso stava lentamente diventando scarno e spento, gli occhi erano cerchiati da due grosse occhiaie come se faticassero a trovare riposo la notte. Quando anche l’ultimo scatolone fu chiuso Nora si lasciò cadere pesantemente sulla sedia, era esausta ma finalmente aveva finito, non le restava altro che aspettare il giorno dopo quando se ne sarebbe andata via per sempre; guardò l’orologio erano le 17:00 di martedì 17 luglio del 1990. Qualcosa scattò nella sua mente, sentì che doveva fare qualcosa prima di andare. Con uno scatto si alzò e uscì fuori casa dirigendosi in parrocchia.

Arrivò nel chiostro, sapeva che l’avrebbe trovato lì; era una sua abitudine recarsi in quel luogo di pace e silenzio quando non aveva mansioni da compiere, lo trovò seduto su una delle panchine a leggere  la Bibbia. Padre Gilbert era vestito con la solita tunica nera, gli ultimi raggi del sole lo colpivano donandogli che un’aura quasi magica, i capelli corti, albini e sempre in ordine; aveva, inoltre, le iridi completamente rosse che sembravano leggerti dentro quando ti osservava. Si avvicinò a passo spedito bloccandosi a pochi centimetri da lui, quest’ultimo alzò la testa e la notò
-Nora, che ci fai qui? Posso esserti d’aiuto?-
Lei si sedette accanto a lui
Mi confessi Padre perché ho molto peccato- lui la guardò intensamente
-Quando figliola?-  lei lo guardò intensamente
-Ora-
 
 
 
 
Addio, amore mio 

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Spero vi sia piaciuta ^^ 
Grazie in anticipio a chi leggerà :)
Sandy_Malfoy