IL MIO ANGELO… (by Kay) “Caro Rey, è da ormai un anno che non ci sentiamo. Sono sicuro che questa mia lettera non sia molto gradita, visto che vi ho traditi tutti una seconda volta. Lo so che non potrete mai perdonarmi per quello che ho fatto: quel bastardo di mio nonno mi ha ingannato e io come un babbeo sono caduto nella sua trappola. Ma dovevo dirvi una cosa: mio nonno mi ha minacciato dicendomi che avrebbe ucciso tutti voi se non sarei stato dalla sua parte. Sono stato costretto a “tradirvi”, per modo di dire, perché non volevo perdervi, voi siete l’unica cosa che mi rimane al mondo, siete la mia FAMIGLIA…famiglia… Questa parola non la dicevo ormai da tempo, e se l’ho pronunciata era per disprezzare la mia. Non vi ho raccontato della mia famiglia perché mi vergognavo solo a pensarci, ma avete il diritto di sapere qualcosa. Mia madre era una drogata, morta di overdose, e faceva la prostituta. Ogni giorno mi picchiava a sangue perché non volevo drogarmi come lei e non volevo nemmeno spacciare. Mio padre, che tra l’altro prima che mia madre morisse era divorziato, è un alcolista drogato e spacciatore, e usa tutti i suoi soldi per pagare le prostitute. Ho anche un fratello maggiore, se così si può chiamare… va in giro per vicoli e postacci a chiedere disperatamente una dose e qualche volta viene picchiato perché l’eroina che gli danno da spacciare la prende lui… ormai non lo vedo da molto tempo. L’unica cosa che mi rimaneva era mio nonno, ma lui era freddo e spietato e io sono diventato come lui. Mia nonna si è suicidata davanti ai miei occhi quando avevo solo otto anni dicendomi “Ci vediamo all’altro mondo…”per poi buttarsi dal balcone… quando sono sceso era morta. Non riuscivo a provare nessun altro sentimento oltre all’odio e alla disperazione, ma voi mi avete tirato fuori da quell’abisso oscuro facendomi rivivere. Vi voglio tanto bene, ma a te, Rey, è diverso. Con te riuscivo ad aprirmi più semplicemente e quando ero sull’orlo della disperazione, ad aiutarmi c’eri sempre e prima tu. Quando tu eri in difficoltà, avevo sempre paura di aiutarti, di non essere come te, ma poi capivo che sbagliavo a pensarla così. Tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, sei come il mio angelo custode… il mio angelo dagli occhi ambrati. Ora non servo più a niente, quindi è giunto il momento di dirci addio… ma non ci potremmo rincontrare una seconda volta… perché me ne vado via definitivamente… per sempre. Ho scritto una lettera anche agli altri, ma questa è più speciale… qui c’è il mio amore verso il mio angelo… verso di te… Rey… io ti amo, ma in questo mondo non c’è più posto per me… vi ho solo provocato dei guai e nulla di più, ma il mio amore per te non svanirà mai. È giunto il momento di andare… ti amo Rey… addio…” Una goccia d’acqua cadde sul foglio, bagnando l’inchiostro… era una lacrima di dolore, di una persona con il cuore infranto… Rey… a consolarlo c’erano solo le sue lacrime che calde rigavano il suo viso, accompagnate dalla disperazione… quell’angelo aveva perso per sempre la persona da custodire… aveva perso la cosa che per lui era più importante della sua stessa vita… ormai non aveva il motivo più importante per cui vivere… il suo vero amore… il suo Kay…