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Autore: mary sun    23/04/2012    0 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo uno.
Questa è una storia come tante. Diciamo che la storia di cui voglio trattare è una storia che solitamente è considerata normale. Ancora non ho detto di quale tipo di storia sto parlando quindi lo vorrei specificare ora evitando così equivoci. La mia è una storia realistica, una storia reale: i personaggi sono reali, il luogo e l’epoca in cui è ambienta sono reali e soprattutto i sentimenti lo so. Ora posso pure iniziare a descrivere questa storia, una storia alla quale fa da protagonista una ragazza come tante, o forse no. Avrete tempo più avanti per capire meglio. Il suo nome è... non voglio darle il suo vero nome, preferisco chiamarla semplicemente Sole. Questo nome mi è venuto in mente perché è un nome che le calza a pennello: lei è un tipo molto solare. Sole era una ragazza di quattordici anni con una statura piuttosto normale e con una cascata di capelli mossi, castani. I suoi occhi erano castani, un castano scurissimo, ci si poteva benissimo annegare per quanto fossero profondi. Sole era, come avete forse già capito, la tipica ragazza Mediterranea. Frequentava il quarto ginnasio del Liceo Classico, non praticava nessuno sport e non aveva un hobby ben preciso, di ben preciso c’era ben poco in lei. Era iniziato un nuovo anno di scuola e Sole era convinta che sarebbe andato tutto bene, pensava positivo come aveva sempre fatto. Sole dovette affrontare le nuove materie quali il latino e il greco. Erano abbastanza difficili e impegnative ma era consapevole che se si sarebbe messa a studiare duramente ce l'avrebbe fatta. Con il passare del tempo iniziò a fare nuove amicizie nonostante fosse timida, piuttosto timida. Ovviamente non le stavano tutti simpatici ma ancora non poteva dirlo. Infondo non li conosceva ancora tutti. La migliore amica di Sole si chiamava Teresa. Era più grande di Sole, si passavano un anno. Frequentavano entrambe la stessa scuola ma avevano interessi completamente opposti... Sole diceva bianco e Teresa si contrapponeva dicendo nero. Si completavano a vicenda. Quando erano insieme non aveva nulla a cui pensare e di cui preoccuparsi. Avevano le classi vicine e questo rendeva Sole molto felice. Ogni volta che sarebbe andata in bagno, sarebbe dovuta passare dalla classe di Teresa e quindi l'avrebbe vista. Poi Sole si trasferì. Trovò una casa in affitto nel centro della sua città, era una zona comoda, perfetta. Sole sarebbe potuta andare ovunque avrebbe voluto a piedi e inoltre era vicino casa di Teresa. Sole subito dopo tre mesi di scuola conobbe anche tutti i compagni di classe di Teresa. Le stavano più simpatici addirittura loro rispetto i propri compagni. Ce ne erano tre o quattro in particolare che le stavano simpatici in particolare: due ragazze e due ragazzi. Ora penserete sicuramente che Sole si era innamorata di uno di questi due ragazzi… vi sbagliate! Loro erano solo amici. Si chiamavano Vincenzo e Michele, era come se fossero quasi fratelli. Sole era quasi invidiosa del loro legame, della loro forte amicizia ma non poteva lamentarsi perché lei aveva Teresa e la loro splendida amicizia. Michele e Vincenzo… sembravano Stalio e Olio! Erano entrambi alti, con i capelli castani e soprattutto molto simpatici. Vincenzo era robusto, con i capelli castani riccissimi, praticamente un cespuglio! Nonostante abbia soltanto quindici anni aveva già la barba e se la lasciava crescere. All’apparenza era molto più simpatico di Michele. Ma l’apparenza inganna… Secondo Sole Michele era più dolce, più responsabile e soprattutto più bello. Era alto, con i capelli castani, magro e molto timido come Sole o forse pure di più. La cosa che Sole adorava di Michele fisicamente erano i suoi capelli, la sua magnifica cresta. Aveva addirittura dato un nome a quei capelli che tanto adorava e Michele lo sapeva. Li aveva chiamati “Michelini”. Dopo tre settimane circa Sole ebbe il numero di Michele, non sapeva nemmeno lei come ma si ritrovò il suo numero in rubrica. Sole e Michele erano molto amici, chattavano sempre su Facebook. Ogni giorno Sole, appena tornava da scuola, si precipitava in camera sua, si levava lo zaino dalle spalle e accendeva immediatamente il computer per chattare con Michele. Si arrabbiava con se stessa perché non riusciva a salutarlo a scuola, di persona. Tante volte ci scherzano su, Michele come sempre cercava di sdrammatizzare e stranamente ci riusciva. Sole appena lo vedeva, si bloccava, cercava di non farci caso, di non darci peso ma era inutile. Era proprio un bel ragazzo e non poteva negarlo. Teresa notò che Sole parlava spesso di lui e così, incuriosita come sempre, chiese a Sole se le piacesse Michele. Sole pensò a che risposta darle. In un secondo Sole ipotizzò tremila ipotesi e scelse di rispondere dicendole di no. Michele e Teresa erano molto amici, era la sua migliore amica. Sole aveva paura che Teresa potesse dirgli a Michele che piaceva a Sole, così, di conseguenza mentì alla sua migliore amica. Già da questo doveva capire che aveva sbagliato e lo sapeva. Si era ripromessa che non sarebbe accaduto più. Passarono dei giorni e Sole riuscì a salutare Michele. Era felice. Le bastava il suo “ciao” a farle cambiare umore la mattina. Capì che stava diventando un vero amico, una persona veramente importante. Sole iniziò ad adorare sempre più Michele. Più tempo lo osservava e più cose le piacevano. Le davano fastidio solo due cose: la sua timidezza e il fatto che non la guardava negli occhi. Sole non doveva e non poteva lamentarsi della timidezza di Michele, anche lei lo era. Un giorno decise di dire a Michele che le dava fastidio il fatto che non la guardava negli occhi e lui le disse che non lo faceva apposta, lo faceva semplicemente perché era timido, lo faceva con tutti… un giorno Sole era con Teresa in cortile, stavano aspettando Michele che, esausto dopo aver giocato a pallavolo, doveva bere e mettersi la felpa. Dopo aver bevuto, si mise la felpa. Dopo essersi messo la felpa, si dovette aggiustare la maglietta che aveva sotto la felpa e di proposito si girò verso Sole che lo guardava come se stesse vedendo un Dio. Michele quindi si alzò prima la felpa e dopo la maglietta. Mentre se le alzava, stava girato verso Sole facendo un cenno con la testa come per indicare il suo fisico. Sole vide così gli addominali di Michele. Teresa non aveva visto nulla, era seduta sulle scale degli spalti con lo zaino di Michele sulle gambe. Quindi avevamo ben capito che voleva che Sole lo vedesse. Arrivarono le vacanze di Natale e Sole cambiò operatore telefonico. Adesso avevano entrambi lo stesso operatore telefonico, così iniziarono a messaggiare. Tutto iniziò con gli auguri di Natale… da quel momento massaggiarono ogni giorno. Sole non si connetteva quasi più a Facebook perché messaggiava con Michele sul cellulare. Le vacanze finirono e si dovette tornare a scuola. Sole era piuttosto entusiasta di rivedere Michele, un Michele più aperto rispetto prima e soprattutto più amico. Sole riuscì come per miracolo a salutare Michele ogni giorno. Sole era entusiasta, chi non lo fosse stata al suo posto. D'altronde stava superando uno dei suoi ostacoli più grandi: la timidezza. Michele decise di organizzare tutto per parlare con Sole, però da soltanto lui e lei. Aveva programmato tutto, era preciso e ci teneva che il suo “piano” funzionasse. Aveva inviato un messaggio a Sole dicendole che il giorno seguente sarebbe stato alla prima ora in un punto preciso del corridoio ma Sole non poté uscire dalla classe quindi non parlarono. Il giorno dopo, all’ultima ora Sole stava andando in bagno e la porta della classe di Michele era aperta. Michele vide Sole mentre passava e così andò in bagno pure lui. Sole mentre camminava nel corridoio sentiva che c’era qualcun’altro dietro di lei ma non poteva girarsi per controllare, così continuò a camminare finché non entrò nel bagno. Appena era entrata nel bagno si girò per vedere chi fosse e vide Michele che si stava sedendo nella cattedra della bidella. Questa cattedra era nell’angolo del corridoio, vicino il bagno quindi appena Sole sarebbe uscita dal bagno lui l’avrebbe vista. Sole uscì dal bagno e si avvicinò a lui. Iniziarono così a parlare, era la prima volta che parlavano da soli e non desideravano altro in quel momento. Lui la guardava negli occhi e lei si sentiva sciogliere dentro. Lui le aveva detto che non riusciva a guardare negli occhi fisso a una persona ma con Sole lo stava facendo… era tutto così diverso. Il suo sorriso rimase impresso nella testa di Sole, come se avesse fatto una foto, ecco. Ora si sentiva bene, era felice con lui. Non era chissà cosa ma lei si accontentava di aver potuto iniziare qualcosa che sapeva non sarebbe finita. 
  
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