Fu il tempo degli aranci in fiore, col vento e i suoi singhiozzi.
E l’esplosivo frantuma il suo pianto.
Ma tu non lo senti, non ti lamenti.
I fiori d’arancio appassirono troppo presto sugli alberi
E i loro rami tendono i verdi boccioli al cielo,
che nessuno possa coglierli troppo presto.
Ti innamorasti di un’idea
che vedova vaga per menti crudeli.
Non era questo il tuo destino
Innamorato del mare e degli aranci,
Sui binari di questo treno, che non torna più indietro.