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Autore: Alastor_Moody    23/04/2012    4 recensioni
Un bel di' il signor Gigino,
si svegliò di buon mattino..
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il signor Gigino

 

Un bel di' il signor Gigino,
si svegliò di buon mattino,
preparò la colazione,
uova, latte e zabaione,
si vestì di tutto punto,
giacca e calzone, per nulla consunto.
Prese la macchina per andare al lavoro,
di tutta fretta, come fosse un toro.
Svoltò in via dell'Orto,
poi proseguì in Piazza Lo Storto,
poi giunto alla rotonda,
prese l'uscita seconda,
arrivò in Via del Micio,
ove c'era il suo ufficio.
Balzando come un leprottino,
volò per ogni scalino.
Sulla poltrona si adagiò,
e a far conti cominciò.
Tré più tré, e riporto due,
di fatica ne fece più d'un bue.
Bisogna dire, prima di continuare,
che a lui piaceva mangiare.
Di pollo, patatine, dolci e merendin faceva scorta,
fino a che stretta e dura dura gli diventò l'aorta.
Al signor Gigino, poveretto,
il cuor non aveva retto.
Il sangue pompava,
ma nell'arteria non passava.
Non passa colà, non passa così,
il cuor in necrosi finì;
smise col battito, smise di botto
di Gigino il viver fu tosto interrotto.

Accovacciata sulla scrivania,
stava un'anziana e scura signora,
con una lunga falce, la vita a portar via,
poiché del signor Gigino giunta era l'ora.

   
 
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