Era stata una giornata normale. Semplice gita con la classe. Semplicemente Tivoli.
Penelope si era svegliata presto quella mattina,aveva dovuto.
Penelope odiava la mattina. Faceva sempre freddo e il vento non faceva altro che rovinare i suoi capelli,di un colore terribilmente simile al viola,che,quello stesso giorno aveva sistemato con tanta cura.
Quando finalmente,dopo un estenuante viaggio in metro,arrivò a destinazione Penelope si guardò intorno alla ricerca di un volto familiare.
Lei,Kate,era lì. Appoggiata al muro,con uno di quei suoi stravaganti pantaloni dai colori sgargianti e la sua inseparabile maglietta a righe,i capelli biondi che si intrecciavano al vento. Si mordicchiava le labbra screpolate con la testa affondata nel suo i-phone. Sentendosi osservata si ritrovò ad alzare lo sguardo e in quel momento, Penelope avrebbe venduto la sua anima al diavolo per rimanere così,per sempre,con i suoi occhi che affondavano nei suoi e ne traevano la ragione per esistere.

-Hey Pen!- la salutò sorridendo. Con una mossa dei fianchi si staccò dal muro per raggiungerla.

-Hey Kate! Le altre?- mormorò la ragazza più bassa scuotendo la testa.

-Sono già sul pullman,tu sei la solita ritardataria. – rise spingendola delicatamente con la spalla. Penelope sbuffò ed alzò gli occhi al cielo cercando di trattenere,invano,il sorriso che stava per spuntarle sul volto.

-Immagino di non avere tempo nemmeno per una sigaretta!- Kate scosse la testa in senso di diniego afferrandola per un polso riuscendo a trascinarla sul pullman.

***
La sigaretta le penzolava dalle labbra. Ma chi era stato l’idiota che l’aveva convinta a fare quella stupidissima gita? Se fosse morta lei nessuno avrebbe fatto della sua casa un monumento visitabile. Che cazzo aveva Adriano in più a lei? Erano entrambi omosessuali e lei non era stata così cogliona da farsi morire davanti gli occhi la persona che amava. Anche se Kate non lo sapeva e continuava a lasciare che Micheal ci provasse. Penelope l’avrebbe evirato a quella capra ambulante. Oh se l’avrebbe fatto. Kate apparteneva a lei,la sentiva talmente sua che le mancava l’aria. Anche se lei non lo sapeva. Per un attimo i loro occhi si incrociarono e,di nuovo,Penelope dimenticò tutto,forse anche come si respirava,perché quando il contatto terminò il suo cuore batteva impazzito e il respiro,non ricordava neanche cosa fosse.

***

Baciarla? Stupido,stupido gioco. Oh Angel,che è un maschio, quanto ti amo. Fossero tutti così i pegni.

Erano sul pullman. Stavano tornando a casa. Penelope non ricordava che gioco stessero facendo fino a qualche attimo prima. Ricordava solo che entrambe,lei e Kate,avevano perso e Angel,che è un maschio,drag queen ma pur sempre un maschio,le aveva praticamente obbligate a baciarsi. Kate era sbiancata mentre Penelope ghignava spudoratamente.

-Tanta lingua Colfer,mi raccomando- esclamò con voce acuta Angel,che è una drag queen,alzandosi leggermente dal sedile e agitando la sua mini-gonna con le paillettes. Penelope le strizzò un occhio trascinando l’amica ancora sconvolta al centro del pullman.
Kate tremava leggermente,gli occhi spalancati eppure a Penelope non sfuggì che si stava inumidendo le labbra,quasi come se aspettasse quel bacio da tutta una vita.
Penelope le afferrò i fianchi e,alzandosi sulle punte dei piedi,si avvicinò leggermente alle sue labbra soffiandoci sopra come a voler controllare che non si allontanasse. Kate rimase ferma,anzi,aveva già gli occhi chiusi e le labbra leggermente schiuse,in attesa.
La ragazza dai capelli viola premette le labbra sulle sue assaporandone il gusto dolce e godendo della loro morbidezza. Rimase sconvolta quando Kate le passò le braccia dietro il collo portandola verso di sé. Penelope sorrise sulle sue labbra sfiorandole con la lingua i denti aspettando che le concedesse di entrare. Quando le loro lingue si incontrarono tutto sparì,sparì Angel che fischiava in approvazione,sparì Dakota,l’appassionata di slash,che applaudiva come una forsennata,sparirono tutti gli occhi che le stavano fissando. Rimasero solo loro,i loro cuori,le loro mani unite,i loro corpi accaldati ed eccitati,le loro lingue che giocavano a rincorrersi,le loro labbra che sembravano essere riuscite far a meno dell’ossigeno,i loro occhi legati da una catena indistruttibile.
Quando si staccarono,entrambe con il fiatone,capirono che qualcosa sarebbe cambiato,che le loro vite,oramai,erano indissolubilmente legate,che i loro destini si erano incrociati e che,forse inconsciamente, entrambe aveva donato il loro cuore all’altra. Perché l’amore è una fregatura,ma, a noi da lui piace essere fregati.

HERE I AM

Ringrazio veramente le persone che mi hanno ispirato questa. E' la mia prima Femslash. Di solito scrivo Slash e basta. Non so come sia uscita veramente! Angel AHAHAHAHAHAH vorrei seriamente sputtanare questa persona ma non posso perchè mi ucciderebbe. Proprio oggi parlavamo di quanto lui fosse gay,adesso è anche drag queen!!! Spero che vi piaccia e di averla scritta bene!
Un bacio a tutti!
Un Giorno Lo Slash Conquisterà Il Mondo!