-Hai delle mutande ridicole!-

Merlino socchiuse gli occhi quando la luce dei primi raggi disturbò il suo sonno, li strofinò per svegliarsi del tutto, desiderando ancora qualche altro minuto di sonno. Ma doveva andare a lavoro e, almeno questa volta, non sarebbe dovuto arrivare in ritardo.
Si sedette sul bordo del letto cercando di ignorare il sonno che cercava di sedurlo per farlo ristendere nel giaciglio ancora caldo e continuare a dormire.
Si alzò dirigendosi lentamente verso il bagno, quasi senza rivolgere uno sguardo al suo compagno che occupava l'altra piazza del letto e che stava ancora dormendo profondamente. Sì, lavò il viso e i denti per poi appoggiarsi al lavandino e fissare la sua immagine riflessa che non desiderava altro che riposare ancora qualche ora.
Si tolse il pigiama per entrare nella doccia - aveva proprio bisogno di una doccia fredda per rimetterlo in moto! -, quando si accorse di aver dimenticato il cambio in camera. Un po' scocciato si trascinò di nuovo verso la camera da letto.
Entrando notò che Artù si era finalmente svegliato, si avvicinò per salutarlo con un bacio, quando improvvisamente il biondo scoppiò a ridere.
Merlin lo guardò perplesso: non capiva cosa ci fosse di così divertente. Perplesso, vedendo che Artù non accennava a calmare quell'attimo di ridarella, chiese spiegazioni:- Allora? Artù, mi spieghi cos'è che ti fa tanto ridere?!- esclamò aprendo le braccia spazientito.

- Hai delle mutande ridicole!- esclamò indicando l'indumento incriminato.- Davvero, Merlino! Come puoi indossare delle mutande di Harry Potter?!- chiese ricominciando a ridere, quasi con le lacrime agli occhi.