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Autore: ViKy_FrA    18/11/2006    2 recensioni
Qualcosa di irraggiungibile, troppo bello per essere vero...
Ciao!! Ecco un bel crossover basato fondamentalmente sulla vicenda di Hakkai... Eheheh... Per quanto riguarda i personaggi degli altri manga/anime, non vi preoccupate, sarà stravolto ogni singolo rapporto!!!
Buona lettura!!
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku
Note: Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Saiyuki

 

 

1° Capitolo

..::** L’Alchimista, La Principessa, La Ragazza, Il Ragazzo **::..

 

 

..::**L’Alchimista**::..

 

Una ragazzo dalla lunga veste candida e con un lungo bastone dalla strana sommità avanzò tra le macerie. Di quelle che una volta erano le mura un maestoso castello non restavano che pochi mattoni. Il maniero stava ancora in piedi, ma si poteva sospettare che chi avesse distrutto l’esterno presto sarebbe tornato per l’interno.

Il ragazzo avanzò lentamente verso l’interno del castello. Non c’era anima viva, anzi, il posto pullulava di cadaveri imbrattati di sangue. Ad osservargli meglio si poteva notare che erano tutti demoni, demoni e ancora demoni, così, per tutto il palazzo. Non v’erano altro che cadaveri di demoni.

Percorse ogni singolo metro di quei corridoi senza trovare altro che morte.

Stava per desistere quando percepì un’aura improvvisa quanto debole venire da sotto di lui. Si voltò di scatto e corse lungo tutti quei corridoi e quelle scale che aveva già percorso. Al piano terra l’aura sembrò scomparire. Tuttavia volle concentrarsi per ritrovare il punto da cui proveniva. Vagò nell’immenso atrio per svariati secondi, forse minuti, senza mai decidersi che strada seguire, quando una forza simile arrivò improvvisamente e più forte della precedente che tornò poco dopo ma infinitamente più debole.

Il ragazzo la seguì, più veloce della luce; percorse solo scale in discesa, finché non arrivò nelle prigioni.

Anche lì demoni e demoni in laghi di sangue tranne che per l’odore di sangue umano che proveniva da una delle celle; esattamente da dove venivano le due aure. Il ragazzo si fiondò davanti a quella cella e vide una ragazza. Teneva un coltello pieno di sangue nelle mani e aveva il ventre squarciato. Sembrava opera della stessa donna.

Le due aure provenivano da lì.

“Possibile che sia giunta ad una soluzione del genere nel vedersi privare la libertà?” si chiese il ragazzo.

Questi fece un passo indietro per osservare la situazione: se avesse tentato di distruggere le sbarre avrebbe ucciso la ragazza in definitiva, non restava che passare per le altre celle.

Così si mise di fronte ad una un paio più in là, posizionò il bastone di fronte a lui e, bisbigliando qualcosa, dalla sua strana sommità, simile ad un becco, fece nascere una sfera di energia che, oltre ad una luce accecante, produceva un fastidioso sibilo. La sfera cresceva di volume velocemente fin quando non partì contro le sbarre distruggendole e provocando un’esplosione nettamente inferiore a ciò che ci si sarebbe aspettato.

Entrò nella cella e, puntando il bastone verso il muro, ne fece partire una specie di laser che andò a disegnare sulla parete, in modo molto irregolare, la forma di un quadrato. Il laser doveva aver sciolto il calcestruzzo perché quando il ragazzo vi si avvicinò, fu sufficiente premere contro la superficie per spostare, sfruttando sempre il bastone, la forma eseguita precedentemente dal laser.

Si trovò così in un’altra cella vuota dove ripeté l’opera, per arrivare infine nella cella della ragazza.

L’aura era persistita, quindi questo curioso personaggio e il suo bastone si erano presi il lusso di agire con calma. Il primo si inginocchiò su di lei, appoggiando il secondo per terra. Il respiro era minimo, e il cuore continuava a pompare a intervalli interminabili per supplire tutto quel sangue che ancora usciva dal suo ventre. Ad occhio e croce aveva tentato di uccidersi non più di 6 o 7 ore prima; e poteva continuare in quello stato anche per una giornata intera.

“Chissà se è ancora cosciente… No, forse è già in coma…Cosa può averla spinta a fare un gesto così disperato… A giudicare dallo stato del resto del castello sarebbe morta comunque…”

Si alzò e si diresse verso le sbarre. Appoggiò una mano sulla serratura e in uno o due secondi la fuse completamente. La porta scattò leggermente nell’aprirsi.

“Oh, già… Mi ero dimenticato di saper manipolare i metalli!!” Si disse, ironicamente, sorridendo.

 

- Il Sole!! – esclamò dopo essere uscito con la ragazza inerme tra le braccia e averla appoggiata sul prato morbido che circondava le (ex)mura.

Il bastone l’aveva seguito semplicemente fluttuando a pochi centimetri da terra.

Si stiracchiò un attimo ancora, circondusse un po’ le spalle per poi abbassare la testa e alzare quelle il più possibile.

Si portò le braccia sul torace formando una X e stringendo i pugni.

Due gigantesche ali nere uscirono dalla sua schiena, passando per due tagli nella tunica che sembravano fatti apposta.

Prese fra le braccia la ragazza, lanciò un’occhiata al bastone e prese il volo, ovviamente seguito dal suo compare.

 

 

..::**La Principessa**::..

 

Una ragazza dai capelli lunghissimi e biondi entrò lentamente nel laboratorio. Era un posto ampio, anzi, uno stanzone enorme con macchinari enormi ed enormi finestre lungo due muri vicini. Tuttavia questi finestroni erano accuratamente oscurati, ed ad illuminare i vari tavoli c’erano una lampada cadauno.

La ragazza camminò lentamente fra i corridoi formati dai macchinari, fino ad arrivare alla scrivania più nascosta. Fra tutte le lampade presenti quella a quel tavolo era una delle uniche due accese. Diffondeva una luce azzurra e innaturale.

A quel tavolo una sagoma maschile in piedi sfogliava delle carte. Lei gli si avvicinò e l’abbracciò dal dietro.

-Ciao…

-Ciao Amore!! Che ci fai qui?- rispose lui lasciando le carte e stringendole le mani.

Lei alzò le spalle: -Ti stavo cercando…

Fece una pausa e poi riprese:

-Grazie per ‘sta notte… Sono stata felice…

Il ragazzo ruotò nelle braccia di lei per poterla guardare negli occhi. Le sorrise.

-Anch’io!! Piuttosto…come stai?

Alzò di nuovo le spalle: -Tutto ok…

-Sicura?

-Ma sì!! Sono solo incinta!!

Lui spalancò gli occhi dallo stupore.

-Tranquillo! Sto scherzando… Del resto, così, al primo colpo…

-Possibile è possibile, però…a pensarci bene…un po’ mi dispiace…

Lei si staccò dall’abbraccio, gli prese le mani e allargò le braccia.

-Non preoccuparti!! Per dei figli abbiamo tutto il tempo!!

-Tutto quello che vuoi!!- Fece una breve pausa –Piuttosto…ti sei arrabbiata?

-Perché?

-Perché quando ti sei svegliata io non c’ero…

-Non è un problema, avrai avuto sicuramente qualcosa di urgente!!

-Sì, ma…

-Ma…?

-Scusa se me ne sono andato senza dirti niente, è che ho percepito una massa enorme d’energia sparire in poche ore… Ho preferito controllare, ma non ti dovevo lasciare sola…

-Ti ho detto che non è un problema, davvero!! E poi quando mi sono svegliata non ero da sola!!

Lui la guardò senza capire le sue parole.

Lei sorrise.

-Mi sono svegliata verso l’alba… e tu c’eri ancora!!!!

Anche lui sorrise. (che bello!! Sorridiamo tutti!! ndV!!)

-Come mai?

-Bha… Ho fatto un sogno stranissimo…

-Tipo?

-Uno di quei sogni che non ti ricordi… Quelli che più ci pensi più ti scappano via… Come se fossero esattamente, sempre e comunque un millimetro più in là delle tue dita: per quanto ti allunghi, non le raggiungerai mai…

Calò per un attimo il silenzio, per la seconda volta.

-Comunque, parlava di una donna… e c’era del sangue…

Lui l’abbracciò forte.

-Non deve essere stato piacevole, come sogno…

-Invece, direi il contrario… Aveva qualcosa di tristemente allegro… Non so…

-Accidenti!! Ti faccio quest’effetto? – ribatté lui, un po’ per sfotterla.

-Non ti illudere, avrò mangiato pesante!! – disse lei, rispondendo alla battuta.

-Bè, non l’avrei mai detto!! – Fu la maliziosa risposta.

La ragazza non rispose per un attimo, poi, intendendo lo sfondo piuttosto sconcio della battuta, gli mollò una pacca sul braccio, dicendo:

-Scemo!!!! E comunque era una battuta scontata!!

(così scontata che non l’ha nemmeno capita!! ndV!!)

-A proposito di donne e sangue... Vieni un po’ a vedere cos’ho concluso sta mattina.

-Giusto, che fine hai fatto poi? Cioè, dopo il sogno mi sono riaddormentata e mi sarò alzata all’ora di pranzo ma non ti ho trovato!!

Il ragazzo condusse la compagna in una stanza adiacente al laboratorio. Se quest’ultimo era alto un 6 o 7 metri, la stanzetta ne era alta la metà: aveva dimensioni normali, insomma.

Qui c’erano un paio di scaffali di libri di anatomia umana e simili sulla destra, opposti ad una normale finestra chiusa ma con le tende spalancate.

Tuttavia, tra altri mobiletti, scaffali, beute (sono contenitori usati in chimica!!), provette e vasi ben sigillati, spiccava indubbiamente un letto notevolmente alto per poterci dormire, dove, coperta da un telo, era adagiata una forma umana; sembrava quasi una donna.

La ragazza fece per avvicinarsi, ma si voltò verso il compagno per avere un assenso.

Lui annuì leggermente e lei corse verso il letto, dove scostò il telo e vide un viso angelico, incorniciato da lunghi capelli castani, che restava immobile, nel suo color marmo.

-Mioddio… Ti prego dimmi che non è morta!!

 

 

..::**La Ragazza**::..

 

-Mioddio… Ti prego dimmi che non è morta!!

-No… tutte le sue funzioni vitali sono estremamente rallentate, ma può riprendersi…

-Meno male… Povera piccola che le è successo?

-Ti ho detto di questa massa enorme di energia scomparsa in pochi istanti, no?

La bionda annuì.

-Bene… Ho fatto un sopralluogo dove mi sembrava fosse scomparsa e ho trovato un castello letteralmente tappezzato dei suoi cadaveri… Qualcuno o qualcosa doveva aver fatto una strage…Però dalle celle veniva ancora l’aura di questa ragazza, accompagnata da un’altra.

L’ho trovata sola con quel coltello in mano- indicò il pugnale appoggiato su un tavolo –e il ventre squarciato… Mi sembrava strano si fosse suicidata solo perché era stata rinchiusa, tuttavia non ci ho fatto caso più di tanto…

L’ho portata qui e ho scoperto che era stata violentata e messa incinta… Con tutta probabilità non voleva quel bambino… (non l’avevamo capito, guarda… ndV)

-Ma la seconda aura…

-La seconda aura è quella che l’ha salvata!! All’inizio l’avevo persa, poi è tornata questa seconda a farmi strada…

-Ma chi poteva essere?

-Chi aveva tentato di uccidere.

-Eh?? Ma se si era…

-Esatto, ma evidentemente l’embrione ha evitato quasi completamente il pugnale, lasciandoci secche solo poche cellule… Non è un danno irreparabile, considerando che le cellule non erano ancora differenziate…

-E… Adesso?

-Non posso lasciarle un figlio che non voleva, non ne ho nessun diritto.

-E che fine ha fatto?

-E’ là, in un utero artificiale…

-Vuoi farlo nascere?

-Lo vorresti uccidere? In fondo non ne ha colpa…

-Ma cosa le dirai?

-Nulla! Lei non saprà mai niente, non lo vedrà mai… Non c’è nessuna buona ragione per farli incontrare…

-E cosa vuoi fare?

-Non so… Ho appena finito di ricostruirla…Ora dipende tutto da come reagirà il suo corpo…

-No credo che sarà molto felice di ritrovarsi viva… cioè… aveva tentato di ammazzarsi…

-Infatti… Nel caso sarò ben lieto di fornirle i veleni più immediati e irreversibili!!

-Le salvi la vita e poi le dai il modo di privarsene?

-La vita è la sua, può farne quello che vuole!

-Non è un discorso molto etico…

-Sono un semplice alchimista…

La ragazza bionda si allontanò dalla sventurata per avvicinarsi al pugnale. Lo prese in mano e gli diede un’occhiata.

-E l’embrione?

-Non lo so… Potrebbe terminare la gravidanza ed essere in grado di sopravvivere al mondo, ma…

-Ha particolari lesioni?

-Solo alcuna cellule non specifiche, quindi teoricamente ne subiranno solo le sue dimensioni… O almeno, con le rane succede così… Sinceramente non ha mai avuto fra le mai un essere umano in queste condizioni…

-Cosa succede alle rane?

-Ma sì… Se dividi in due, anche con un capello, uno zigote, ottieni due girini e poi due rane grandi la metà!! (E’ vero!! Velo giuro!! L’ho visto l’anno scorso in un filmato x biologia!! ndV)

-Ma non è una rana!!

-Infatti sto parlando teoricamente…

-E non puoi far nulla per…

-Dargli dimensioni normali?- la bionda annuì –Bhè… Posso provarci… Ma già una gravidanza in un apparato artificiale ho paura lo danneggi… Però…

-E quando sarà nato?

-Sinceramente non ho la più pallida idea di dove potrebbe andare… Non mi resta che tenerlo qui… Se non ti da fastidio…

-Figurati… ma cosa gli dirai… Intendo riguardo i suoi genitori…

-Che sono morti… O qualcosa del genere…

La ragazza iniziò a giocherellare con le unghie, agitata dall’idea che le era venuta.

-Senti…

-Mh?

L’alchimista si era girato a sistemare dei fogli su un ripiano.

-Stavo pensando… Siccome non ha un posto dove andare… E un ambiente artificiale potrebbe danneggiarlo… Cioè… Starebbe comunque qui con no… Allora… Tanto vale… Che lo partorisca io…

Lui si girò a guardarla: stava tremando. Annullò con pochi passi quel paio di metri che li separavano e l’abbracciò forte.

-Non devi farlo per forza!

-Ma mi fa troppa pena!!

-Ha una sua dignità anche lui… Non compatirlo… Se lo vuoi lo cresceremo noi, gli diremo tutto quello che vuoi… Ma non devi fare qualcosa che non ti convince solo per pietà.

Lei si mise a piangere e il ragazzo la strinse di più. Si separarono solo quando sembrò si fosse calmata. Aveva ancora gli occhi tutti gonfi, quando un particolare attirò la sua attenzione: osservando la sagoma della ragazza, aveva avuto un flash.

-Scusa… Hai detto che l’hai trovata in un castello… ma quale?

-Stavo controllando sulla cartina… Vieni.

Uscendo chiuse la porta e accompagnò la ragazza alla scrivania precedente.

Le mostrò alcune cartine geografiche.

-Il castello che intendevo è in questa zona… ma mi sembra di non conoscerla… Forse tu…

-Omioddio… Sì… Ora capisco…

-La conosci?

-Come fai a non ricordarlo? Era dove volevano portare Yaone, prima che intervenisse Kogaiji…

-Intendi dire…

-Sì, è la residenza di Hyakuganmao...

-Quel verme… (veramente è un 1000 piedi…ndV)

-Ora capisco perché ci tenesse tento a morire… Povero Angelo… Non credo l’abbia solo violentata… Dici che quando si sveglierà si ricorderà di qualcosa?

-Non lo so… Ma temo che con l’andare del tempo ricorderà tutto…

-Non hai… Non puoi…

-Amnesia? Sì… è vero… potrei cancellarle la memoria… del resto credo che chiunque abbia fatto parte del suo passato ora l’abbia data per morta… Se non ricorda, non soffrirà per nulla… Senza contare che il castello è stato assalito…

-Ma chi può avere avuto il coraggio di farlo?

-Forse qualcuno che la voleva salvare!

-Da solo?? Cioè, stiamo parlando di un esercito di demoni… E se lei è un essere umano, probabilmente lo sarà anche chi ha cercato di salvarla!! Come può…

-Forza della disperazione?- suggerì lui.

-Mi sembra strano…

-Bhè, in fondo hai ragione… E poi, chi avrebbe distrutto le mura?

-Wow!! C’erano pure le mura distrutte??

-Già! E credo che torneranno per finire l’opera…

-Accidenti… Quel mostro ha fatto davvero arrabbiare qualcuno, allora!!

-Ma chi?

-Non me lo chiedere!! Io non ho mobilitato nessuno!!

Calò il silenzio e lei diede uno sguardo intorno a sé. Notò un vetro dietro al quale, in un liquido azzurro, una miriade di fili andavano a terminare in una specie di muscolo che galleggiava nel liquido.

-E’ il piccolino?

-Sì… Le cellule sono dentro in quell’utero artificiale…

-E così saresti pure un mezzo demone… Te le sono capitate tutte, vero?- disse accarezzando il vetro.

L’alchimista la fissava… “Mezzo demone… Ma io…”

-Che c’è?- gli chiese notando il suo sguardo perplesso.

-E’ che… Hai detto “mezzo demone” giusto?- disse dando voce ai suoi pensieri.

-Sì, perché??

-Io… Non ho percepitola presenza di nessun demone, né prima, né ora…

-Intendi dire che forse…

Si fece serio, doveva fare ancora esami su esami, e avrebbe anche potuto scoprire una realtà ancor più agghiacciante, ma il mistero non era finito.

 

 

..::**Il Ragazzo**::..

 

Diverso tempo dopo, lontano da quel laboratorio…

Un ragazzo si appoggiò al tronco di un albero e si fece scivolare fino in terra. L’occhio destro, o meglio dove fino a poco tempo prima c’era il suo occhio destro, gli faceva male, per la prima volta da quando se l’era cavato.

Forse il fatto di essere accompagnato da qualcuno gli allentava la tensione.

Era strano come degli sconosciuti gli facessero quest’effetto. Ma si sentiva più calmo.

Pochi minuti prima quella specie di scimmietta che il monaco si portava appresso aveva iniziato a lamentarsi perché aveva fame. Il Kappa era sul punto di strangolarla, così si propose un pausa di qualche istante, giusto per riprendersi.

Erano diretti verso l’ultimo luogo dove aveva visto la sua amata sorella. Non era riuscito a salvarle la vita, voleva salvare almeno il corpo.

Il Kappa gli si avvicinò.

-Tutto a posto Gono? Possiamo ripartire?

Il ragazzo annuì e si avviarono nuovamente verso il castello.

 

Quel che successe dopo e nei quattro anni a venire è storia, ma ogni tanto la ruota del destino decide di cambiare senso, andando incontro a qualcuno, piuttosto che a qualcun’altro.

 

 

 

@@@@--@@@@--@@@@--@@@@

 

BHA! BUBBOLE!!!!

 

Pubblicata la primissima volta l’ultimo giorno dell’anno del 2004… (Com’ero giovane.. che nostalgia!!!) E subito da me classificata come scempio per tutto quello che ho intenzione di inserirci… Ehehe…

Avete capito chi sono l’Alchimista e la Principessa?? NO?? Ovvio, non ci sono un cavolo di indizi… Sappiate solo che provengono da tutt’altro manga… Che voglio stravolgere!!! Insieme ad altri manga EPICI *_*!!! Bwaaa!!! (Cioè, ‘epici’… che hanno comunque avuto il loro bel successo ^_^, ‘Epici’ per ME!!)

Parlo al presente perché in due anni ho steso solo due cap… quindi il finale è ancora tutto da leggere… Il punto è che su manga.it non me l’ha commentata nessuno e così mi sono data alle fic che avevano + successo… Del resto è gratificante ricevere commenti ^_^ Quindi voi fate i bravi e fatemi sapere qualcosa!!

 

A presto!! =P

 

Ps: o meglio, qualcuno l’ha letta… almeno l’inizio… perché in chat quel mito di Jin88 ha convinto una tipa (o forse era unO?? mha!! Certo che anche io… UN POVERO CANE commenta e io mi dimentico di tutto… comunque credo fosse una tipa…) che ha detto che scrivevo bene ^_^!! Quindi non mi deprimo e continuo ad assillare il web con TUTTE le mie fic ^_^!! Hihihi…

 

Pps: ancora auguri a LAURA x i suoi 18 anni!!!

(‘ancora’ perché l’ho già ricordata nel secondo cap di ‘una notte e forse mai più’ CIELO!! Ho postato due cap!!! Come sono laboriosa… Sono tutti già scritti (ne ho un altro macello) ma il palloso è passarli su un file di pagina web… Cioè, è stancante SPROLOQUIARE ogni volta a fine cap – cambio sempre gli sproloqui quando riposto un cap perché così è più ‘aggiornato’… No??)

 

BYE!!

   
 
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