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Autore: wordsaredeadlythings    25/04/2012    8 recensioni
[Synacky]
Sinceramente, Brian non riusciva a vedersi davanti allo scaffale dei surgelati a scegliere se era più buona la pizza o i bastoncini di pesce (anche se la scelta era piuttosto ovvia), ma evidentemente questo a Matt non interessava affatto. Dopo aver scritto sbrigativamente la lista di cose da comprare, infatti, Matthew Shadows si era gettato sul divano ed era entrato in uno stato di coma profondo auto-indotto, dal quale era praticamente impossibile svegliarlo.
E adesso si ritrovava in quella macchina con l'ultima persona con cui voleva stare da solo: Zacky.

Riusciranno i nostri due impavidi (e figherrimi) eroi a fare la spesa senza troppi danni?
Ma, soprattutto, riusciranno a capire che si amano tantissimo?
La prima prima shot su questo fandom,. siate clementi!
metto OOC perché non conosco il vero carattere di Zacky e Brian, quindi non posso essere sicura che siano veramente così
Sempre vostra,
_Cris
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E la super dedica di oggi va...
A Jett Sullivan
Perché è colpa sua se amo così tanto questi due,
Perché sopporta i miei scleri tutti i giorni,
E soprattutto perché le voglio un casino di bene!



»  Di supermercati, brutte avventure e grandi novità




- Vaffanculo -
Zackary Baker non era di certo il tipo più paziente e tranquillo del mondo, ma da quando erano partiti non aveva fatto altro che masticare insulti su insulti, e quello era il decimo vaffanculo di seguito.
- Zacky, se dici ancora un'altra volta vaffanculo ti butto fuori dalla macchina in corsa - ringhiò l'altro, e Zacky gli lanciò un'occhiataccia.
- Va al diavolo - esclamò, incrociando le braccia al petto per poi voltarsi verso il finestrino, imbronciato.
Brian alzò gli occhi al cielo, per poi puntarli sulla strada. Ovviamente anche lui era un tantino incazzato (ma giusto un po', eh), perché per la prima volta in tutta la sua vita si era svegliato alle di novedomenica. La cosa, oltre che essere innaturale e oltraggiosa, era pure traumatizzante, in quanto normalmente dormiva fino alle tre del pomeriggio. Tutto ciò era successo perché, chissà come, il frigo era completamente vuoto, e Matt aveva costretto lui e Zacky ad andare al supermercato per fare la spesa, con una scusa stupida, tra l'altro: "Voi avete finito la birra, voi la ricomprate".
Sinceramente, Brian non riusciva a vedersi davanti allo scaffale dei surgelati a scegliere se era più buona la pizza o i bastoncini di pesce (anche se la scelta era piuttosto ovvia), ma evidentemente questo a Matt non interessava affatto. Dopo aver scritto sbrigativamente la lista di cose da comprare, infatti, Matthew Shadows si era gettato sul divano ed era entrato in uno stato di coma profondo auto-indotto, dal quale era praticamente impossibile svegliarlo.
E adesso si ritrovava in quella macchina con l'ultima persona con cui voleva stare da solo: Zacky. Ogni volta che lo guardava doveva farsi violenza per non strappargli i vestiti di dosso, e stare così vicini per una mattinata intera non avrebbe giocato alla sua salute psichica. Il suo cervello si stava già liquefacendo perché di prima mattina Zacky era anche più cuccioloso del solito, e quando sarebbe riuscito a metabolizzare una frase che non fosse un insulto, il cervello di Brian avrebbe dettato le sue ultime volontà prima di sparire del tutto.

*

"Questi pomodori sono coltivati in Sicilia secondo i disciplinari di produzione integrata, nei terreni sabbiosi nelle vicinanze del mare, dove il clima ideale e il sole uniti alle caratteristiche del terreno tra cui la sua buona salinità, ne garantiscono l’altissima qualità esaltandone il gusto ed il sapore. L’offerta di pomodori comprende un’ampia gamma di tipologie e di scelte e novità varietali, alcune delle quali esclusive, selezionate sulla base delle caratteristiche organolettiche e dell’utilizzo in cucina e consumo a crudo o cotto."

Brian passò dal chiedersi cosa significasse "organolettiche" al chiedersi perché diavolo stesse leggendo l'etichetta informativa su quella confezione di pomodori.
Sbuffò, i gomiti pigramente appoggiati al manubrio del carrello, guardandosi intorno con aria annoiata. I reparti erano pieni di vecchiette insieme ai mariti che strepitavano per i prezzi eccessivi delle cipolle, di coppiette felici che non perdevano mai occasione di prendersi per mano o abbracciarsi o baciarsi (Brian le avrebbe disintegrato all'istante ognuna di quelle coppiette) e di mamme sclerotiche che intimavano ai loro poveri bambini di non toccare niente.
Quindi non doveva stupirsi così tanto se quasi tutti si voltavano verso di lui (un ragazzo solo, pieno di tatuaggi e che sembrava un poco di buono, anche se non lo era, ovviamente), ma la cosa continuava comunque ad infastidirlo. Quando era sul palco era più facile: i riflettori cancellavano gran parte del pubblico e la sua chitarra eliminava le urla estasiate degli altri, ma in quello schifoso supermercato poteva vedere tutti gli occhi che lo scrutavano con un misto di curiosità e sospetto. Come se lui volesse rubare una stupida confezione di pomodori di Sicilia.
Gettò i pomodori nel carrello, quando vide Zacky tornare: teneva in mano una busta piena di mele (Matt aveva sottolineato quella voce nella lista come se fosse intenzionato a bucare il foglio) e nelll'altra la famosa lista di Matt. Era proprio quella che stava fissando, con un'espressione perplessa che mandò il cervello di Brian a farsi fottere.
Si avvicinò al carrello e gettò distrattamente le mele sopra i toast. Brian le spostò, tentando in tutti i modi di non fissarlo, anche se la cosa era piuttosto difficile.
- Syn, ma che cazzo c'è scritto qui? - domandò lui, mettendogli sotto il naso la lista di Matt.
Matt scriveva da schifo, questa era una delle verità assolute degli Avenged Sevenfold. La sua scrittura sembrava un dipinto cubista venuto particolarmente male, come se all'improvviso un cane avesse deciso di prendere la penna e di scrivere qualcosa.
Brian guardò in silenzio la terza voce in lista. Ruotò il foglio, sempre più perlpesso, senza neanche accorgersi che Zacky stava per appoggiare la testa sulla sua spalla (non se ne era accorto nemmeno lui, concentrato com'era su quel maledetto foglio). Fece roteare ancora il foglio, lo avvicinò un po' di più al suo viso e fissò la prima lettera della parola.
- Questa è una M - affermò, indicandola.
- Sei sicuro che non sia una N? O... una D? - affermò Zacky - A me sembra una N. Magari c'è scritto Nutella -
- Secondo me è Maionese. Quella non può essere una N -
- Ti dico che è Nutella -
- Maionese -
- Nutella -
- Maionese -
Fu solo in quel momento che Brian si rese veramente conto di quando Zacky fosse vicino. Non c'erano neanche due centimetri a dividere il suo viso da quello dell'altro. Erano praticamente appiccicati.
Evidentemente se ne accorse anche Zacky, perché per qualche lungo istante si guardarono negli occhi, quasi indecisi. Poi il viso di Brian andò letteralmente a fuoco, quasi in contemporanea con quello di Zacky, e i due si allontanarono bruscamente.
Brian tossicchiò, cercando in qualche modo di scacciare l'imbarazzo. Il suo viso tornò lentamente di una colorazione normale, ma il suo cuore continuò a correre come una locomotiva impazzita per un paio di secondi ancora.
- Le compriamo tutte e due - affermò Zacky, ancora un po' rosso - Tanto Jhonny è un pozzo senza fondo, le finirà entrambe -
Brian annuì, ancora leggermente spaesato (neanche avesse dato una craniata a qualcosa, per l'amor del cielo) e spinse il carrello in avanti, evitando di guardare il moro in ogni modo possibile.
Sarebbe stata una lunga mattinata.

*

Dopo aver fatto razzia nel reparto alcolici, in quello degli snack e in quello dei dolciumi, Zacky e Brian raggiunsero finalmente il reparto dei surgelati.
- Da quando compriamo surgelati? - domandò il moro, guardando banchi frigo pieni di schifezze varie.
- Da quando Matt lo ha scritto sulla lista - sbuffò Brian, occhieggiando ancora su quel maledetto pezzo di carta. Chissà per quale strano scherzo del destino, aveva ancora il profumo di Zacky addosso, e la cosa gli piaceva fin troppo. Il suo cervello era irrimediabilmente fottuto, senza possibilità di ritorno, e tutto per colpa di quel cretino che stava guardando i surgelati con aria affamata.
- Che ha scritto lo stronzo? -
Brian controllò la lista.
- Niente. Solo surgelati -
- Bene. Prendiamo questi, questi, questi... - e cominciò a lanciare roba nel carrello con aria febbrile.
Si stava sporgendo per prendere un cartone di chissà cosa quando Brian lo vide perdere l'equilibrio. Sarebbe caduto nel frigo se Brian non avesse afferrato per tempo la sua mano. La strinse e lo aiutò a tirarsi in piedi, sospirando.
- Possibile che tu debba sempre tentare il suicidio anche quando vai a fare la spesa? -
- Vaffanculo - borbottò lui, imbronciandosi.
Brian sapeva perfettamente che stava ancora stringendo la mano di Zacky, ma c'era qualcosa dentro di lui (qualcosa di bello grosso) che premeva per non lasciarla più. Non riusciva ad aprire la mano per lasciare le dita di Zacky, proprio non ci riusciva. E il fatto che lui facesse finta di niente lo rendeva insieme confuso ed allegro. Che cazzo gli aveva fatto quel maledetto idiota per fargli provare questo? L'avrebbe maledetto a vita, per il resto dei suoi maledetti, orribili giorni.
Gli occhi di Zacky si puntarono in quelli più scuri di lui, perché era maledettamente bello sentire la mano di Brian stretta alla sua. Era calda e dolce, quasi protettiva. E gli piaceva un sacco.
- OH MIO DIO! -
Quell'urlo disumano fece sobbalzare Brian, che lasciò inavvertitalmente la mano di Zacky. I due si voltarono in sincrono, e quello che videro non gli piacque affatto. Era una ragazzina (sedici anni al massimo), che li osservava ad occhi sgranati, come se si fosse appena fumata qualcosa di molto potente. Zacky notò immediatamente la felpa con sopra il logo della band, e il suo cervello (o meglio, quello che ne rimaneva) scattò immediatamente. Era una fan.
- Cazzo - biascicò Brian, a denti stretti, esibendo un sorrisetto fin troppo tirato.
Loro adoravano i fan, ma non di domenica, e specialmente non alle nove e mezzo della mattina.
- Voi... voi.... Oh mio Dio! RAGAZZE, CORRETE! CI SONO ZACKY E SYNYSTER! - trillò, con un tono di voce così alto che le orecchie dei due ragazzi fischiarono.
- Brian, io propongo di scappare - affermò Zacky, senza pensarci tanto.
- Cazzo, muovi il culo Baker! - e, dicendo questo, si trascinò via Zacky, dieci secondi prima che un'orda di fan si precipitasse al reparto surgelati.

*

- Chiudi quella merda di porta, chiudila! - l'urlo di Zacky fu stridulo quasi quanto quello della ragazzina di poco prima.
Brian chiuse la porta con uno schianto, rannicchiandosi il più possibile lontano da Zacky, anche se era molto difficile, data la mancanza di spazio. Il carrello occupava quasi tutto il posto in quello sgabuzzino, e i due erano costretti a fare l'ultima cosa che volevano: stare vicini. Zacky guardava il soffitto, cercando un motivo logico per non voltarsi e baciare finalmente quel maledetto Haner come voleva da chissà quanto tempo (aveva perso il conto). Brian guardava il pavimento tra i suoi piedi, facendosi violenza per non voltarsi e baciarlo.
- Credi che se ne siano andate? - domandò dopo un po' il Baker - Mi si sta gelando il culo qui dentro -
- No, sono ancora nel supermercato, non usciranno finché non usciremo noi - affermò Brian di rimando, voltandosi.
Da quando il viso di Zacky era così fottutamente vicino? I loro nasi quasi si sfioravano. Era colpa dello spazio (forse), ma Brian non poteva e non voleva spostarsi di lì. Il respiro di Zacky si infrangeva contro il suo viso, ed era insieme caldo e fresco. E quegli occhi, Cristo! Da quando erano così belli?
Il suo cuore stava per raggiungere il battito cardiaco di un canarino, il che era preoccupante. Troppo vicini, troppo vicini, troppo fottutamente vicini, eppure Brian non riusciva ad allontanarsi, non ci riusciva.
Fu in quel preciso istante che Zacky fece quello che veramente voleva fare. Biascicò un "fanculo" e lo baciò, senza pensarci più. D'altronde si era fatto seghe mentali per tutta una vita, e non ne poteva più d
i sopprimere quello che provava davvero. E poi Jimmy gli aveva pure detto che Brian era pazzo di lui da chissà quanto tempo. Lui non ci aveva creduto, ovviamente, però quella rivelazione lo aveva tenuto sveglio quasi tutta la notte.
Brian stava per morire: il suo cuore andava talmente tanto veloce che ogni singolo suono era stato cancellato, rimpiazzato con quel tum-tum violento che non smetteva più di riempirgli le orecchie. Teneva gli occhi chiusi, quasi avesse paura di vedere Zacky scomparire nel nulla, come se temesse che tutto quello che stava succedendo fosse solo l'ennesimo scherzo del suo subconscio. Però era lì, era tutto vero: Zacky, le sue labbra sulle sue, il suo profumo di buono che gli riempiva le narici... era Zacky, e lo stava baciando per davvero.
La mano di Brian si mosse quasi da sola: scivolò sulla nuca di Zacky e lo tenne incollato a sé. I capelli neri di Zacky erano morbidi, e le labbra di Zacky erano maledettamente calde. L'avrebbe baciato tutta la vita, se solo fosse stato in suo potere.
Tutto questo durò cinque minuti abbondanti. Poi la porta del magazzino si aprì, e una commessa strillò così forte da costringerli a staccarsi.


*


- Pronto? -
- Matt? Sono io, Zacky -
- Ma che cazzo state facendo? E' un'ora che vi aspetto! Ho fame! -
- Prima di tutto, vaffanculo. Secondo, devi venirci a prendere -
- La macchina si è rotta? -
- No, è che... - Zacky si voltò verso Brian, che guardava il pavimento della cella dove era stato fino a pochi istanti fa - Siamo stati arrestati -
- Cosa? -
- Matt, cazzo, non urlare! -
- Ma che cazzo avete combinato, si può sapere?! -
- Te lo spiego dopo. Tu vieni a prenderci -
- ...Avete comprato le mele, sì? -
Zacky riattaccò il telefono, per poi masticare l'ennesimo "va al diavolo" della giornata.
Il polizziotto lo scortò nuovamente nella cella, e chiuse la porta di quest'ultima alle sue spalle. Zacky sbuffò, sedendosi accanto a Brian.
- Viene a prenderci? -
- Sì. E' Matt, ma non è stronzo fino a questo punto - affermò l'altro - Ma che bisogno c'era di chiamare la polizia, cristo santo? - ringhiò, furioso.
- Omofoba del cazzo - affermò Brian, scuotendo la testa.
A quel punto Zacky si bloccò e lo guardò.
- Ehm... che diciamo agli altri? -
- In che senso? -
- Brian, non è che possiamo presentarci davanti a loro e gli diciamo "siamo stati arrestati perché pomiciavamo. Sì, adesso stiamo insieme. Ah, e comunque ho comprato le tue cazzutissime mele, Matt" - strepitò l'altro, per poi arrossire. Aveva parlato senza pensare.
- Stiamo... insieme? - domandò Brian, come se non potesse crederci.
- Io... cioè, se tu... non vuoi, posso capire, ho cominciato io, sono un cazzone idiota, io... -
- Zacky, frena! - lo interruppe lui - Io voglio stare insieme a te -
Zacky lo guardò, e nessuno dei due poteva credere a ciò che era successo.
- Ci siamo messi insieme in galera. Cazzo, è una storia da raccontare ai nostri nipotini -
- Stiamo insieme da due secondi e parli già di nipotini? - e scoppiò a ridere, allegro come non era mai stato.
Anche Zacky scoppiò a ridere, ignorando gli sguardi dei polizziotti lì fuori.
- Be', che diciamo agli altri? -
- Per Jimmy non c'è problema: lo sa già - affermò Zacky, sorridendo - Credo che lo abbia detto anche a Jhonny: ci guardava in modo strano quando eravamo vicini -
- E allora siamo a posto, io l'ho detto a Matt -
- Matt? - esclamò l'altro, sgranando gli occhi - Sei andato a dire questa cosa a quel mostro di sensibilità di Matt? Come massimo ti avrà detto "Non mi importa se vuoi scoparti Zacky, per me va bene lo stesso" -
- Più o meno.... -
Si guardarono e scoppiarono a ridere insieme.
E poco importavano le battutine di Matt, i sorrisi allegri di Jimmy e le domande idiote di Jhonny: entrambi avevano ciò che volevano di più.
Ed erano felici.
















_Cris Corner



*appare dal nulla*
Salve, questa cosa è orrenda. 
Okay, questa è la mia prima Fanfiction in questo fandom, e già comincio dicendo che fa schifo... della serie "cominciamo bene". Vabé, questa shot esce fuori da un mio sogno (perché sì, io sogno i Sevenfold, contenti?) in cui Zacky e Brian venivano con me a fare la spesa al supermercato della mia città. Pazzesco, eh? Però è stato un sogno figherrimo, così ho deciso di metterlo per iscritto e ne è uscita questa cosa qua.
L'etichetta dei pomodori che legge Brian è in realtà la pubblicità dei pomodori della Valfrutta. Non so se smercino Nutella anche oltreoceano, ma spero di sì, perché quella delizia deve essere smerciata in ogni parte del globo.
Se proprio dovete fucilarmi per aver reso così Brian e Zacky, potete farlo. Basta che sia il più veloce possibile, un po' come un cerotto. Ve ne sarei veramente grata ;)
Recensite, fatemi sapere com'è, mi raccomando!
xoxo
*evapora*


   
 
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