Ma cosa diamine mi prende!? Perché tremo in questo modo?! Cos’è questa strana sensazione?!
E’ bastato uno sguardo per perdere il controllo di me stessa, però…. lui…. è così diverso…. Il suo carattere…. Il suo modo di fare…. e…. il colore della sua pelle. Mi ricordo ancora la prima volta che lo vidi: fu all’inizio dell’anno scolastico, il primo giorno, e l’unico posto libero era affianco a lui. Da quel giorno ho cercato di conoscerlo meglio, e ci sono riuscita. Ora siamo intimi amici…. ma…. questo sentimento che provo verso di lui…. chissà cos’è…. non credo sia semplice amicizia, e ormai da qualche mese me ne sono fatta una ragione…. io lo amo…. è un qualcosa difficile da dire, e sicuramente non riuscirò mai a dichiararmi.
Infine arrivò il giorno più brutto della mia vita.
Arrivai a scuola felice, convinta di trovarlo lì, in silenzio al suo posto, ma lui non c’era.
Passai tutta la giornata pensando a lui e ai suoi brillanti occhi castani, e, una volta a casa mi ricordai di quello che mi disse non molto tempo fa:
- Prima a poi tornerò al mio paese d’origine Hikàri, e sono sicuro che tu mi mancherai tantissimo….-.
Furono queste le sue parole, mi fecero stare davvero male, e forse ora lo avevo perduto per sempre.
Senza far caso a nulla, uscii di casa e iniziai a correre.
Mi diressi verso il porto, e appena arrivata vidi una nave che stava per salpare e lui era lì.
Lo chiamai ad alta voce, e per un istante i miei occhi si incontrarono con i suoi .
In quell’effimero attimo ebbi voglia di urlare , ma non ci riuscii.
Avrei voluto dirgli ‘’Ti amo!’’ ma le parole mi si fermarono in gola, e non riuscirono ad uscire.
La nave si allontanò , e con essa il dolce viso di Alim.
Osaka non sarebbe più stata la stessa città senza di lui.
Sommersa da mille pensieri tornai a casa, coccolata dai delicati petali di ciliegio trasportati dal vento, i miei occhi erano bagnati da lacrime amare di tristezza.
Ero sicura, non avrei mai più rivisto quel dolce ragazzo che in me fece nascere per la prima volta quel sentimento che tutti gli amanti chiamano amore.
Ero triste, la mia voglia di vivere era inesistente.
Ormai sono passati diversi mesi dalla sua partenza.
Ho passato un intero anno scolastico immersa nella più totale depressione, pensando e ripensando a lui e a tutti i pomeriggi trascorsi insieme a studiare.
Un giorno squillò il telefono. Non avevo voglia di rispondere, ma mi feci forza e alzai la cornetta.
- Pronto! Ciao Hikàri sono Akiko! Senti ti aspetto al porto tra venti minuti devo farti vedere una bellissima cosa! Ci vediamo! Ciao!-.
Akiko non mi lasciò neanche il tempo di rispondere che subito riattaccò.
Ero curiosa, e corsi subito a prepararmi. Arrivai al porto ma di Akiko neanche l’ombra.
All’improvviso sentii una voce che mi chiamava.
- Hikàri!!!-. disse, avevo riconosciuto la voce, non avevo il coraggio di voltarmi, ma il mio corpo si mosse da solo, e così lo vidi: i miei occhi ritrovarono i suoi, il suo viso illuminò il mio, Alim era tornato e stava correndo verso di me.
Iniziai a correre, e quando gli fui vicino gli gettai le braccia al collo mentre le sue cingevano i miei fianchi, e con un filo di voce dissi:- Woo ai ni!*-.
- Anche io ti amo….- rispose lui con voce dolce.
Finalmente dopo tanti giorni di solitudine il mio Alim era tornato, sicura che questa volta sarebbe stato per sempre.


*Woo ai ni è cinese, non giapponese, ''Ti amo'' in giapponese è ''Aishiteru'', ma non mi piaceva il suono (e di solito si usa un'altra parola che ora non mi viene in mente!) xD ecco perchè l'ho scritto in cinese ^^''