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Autore: SpiraleOvale95    26/04/2012    9 recensioni
Quelle parola toccarono profondamente la ragazza che abbracciò Trunks in un abbraccio così forte da toglierli in fiato.
-Ti prego non aver paura dell’amore, perché significherebbe che hai paura di me!- Disse Pan tenendo la sua testa premuta contro il petto del Saiyan.
I due si sorrisero guardandosi dolcemente negli occhi.
-Posso baciarti? È da una vita che aspetto di farlo!-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Goten/Trunks
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia non si ruba!

Capitolo 31



-Hai ragione, solo che quando sto con te le parole perdono significato-
-Non ti seguo..-
-Voglio dire.. Che ripetertelo sempre sarebbe, oltre che scontato e monotono, anche brutto! Ho sempre provato questo sentimento nei tuoi riguardi, anche se, effettivamente non te l’ho mai detto in modo chiaro e tondo..-
-Che sentimento?-
-Goten, io ti amo! Ed è sempre stato così! Fidati..-
Lui spalancò gli occhi. –Davvero?-
-Si!- La ragazza cominciava già ad in spazientirsi per la tanta diffidenza del moretto. –Ti amavo già da quel giorno in cui siamo usciti con Pan e Trunks per farli mettere insieme…-
Lui tirò su un sopracciglio. –Ma non stavi con quel certo Filip?-
Bra rise. –Te lo ricordi ancora?- rise ancora in modo più calmo e femminile. –In verità non esisteva alcun Filip, l’avevo inventato..-
-Perché?-
-Per farti ingelosire.. no?-
Goten le spostò i capelli da davanti al viso e gli si avvicinò.
-Allora c’eri riuscita, ero geloso marcio!-
Gli stampò un dolce bacio dritto sulle labbra della ragazza che era rimasta li, immobile con gli occhi aperti e il cuore che le batteva talmente forte da sembrare un tamburo.
-Anche io ero gelosa..-
-E di chi?-
-Ma di Valese!-
Goten trattenne una risatina. –Davvero? Non me ne ero accorto!-
-Scemo!- la ragazza gli tirò un dolce pugno sulla spalla.
Si baciarono ancora, però questa volta presi dalla passione del momento caddero sul letto, Bra si ritrovò sopra a lui, ma non gli tolse per un secondo le labbra di dosso.
Goten si fermò e gli spostò un ciuffo di capelli che le copriva il viso, la guardò negli occhi e ne rimase ammaliato.
-Sei troppo bella, Bra..-
-Anche tu sei bellissimo, Son..-
Si guardarono ancora un secondo negli occhi, e poi appoggiandole una mano dietro la testa la tirò verso lui, quasi la stesse costringendo a baciarlo, cosa che lei però, fece molto volentieri.
Ma egli si fermò ancora.
-Cosa c’è?- Chiese la ragazza con uno strano sorriso in viso.
-Non riesco a smettere di pensare a quanto sia felice adesso che tu sei qui con me. Vorrei che questa notte non finisca mai..-
La ragazza si incupì. –Ma la mattina arriverà, lo sai bene, e dovremmo continuare a fingere di non amarci.. Dovremmo continuare a fingere di essere due estranei!-
-Non voglio! Non c’è la faccio! Voglio urlare al mondo intero che ti amo e che lo farò per sempre, sino a che non tirerò l’ultimo sospiro!-
Bra lo guardava, sembravano le fantasie di un bambino, ma era talmente innamorata che non gli importava nulla, pensava solo a lui, e di quanto fosse bello poter essere tutta sua.
-Te lo posso dire?- Chiese lei arrossendo.
-Cosa?-
-Che ti amo!-
-Piccola! Ti amo anche io!-
Delle volte a dir troppo quella parola può perdere di significato, ma non in quel momento, pronunciarla ed ascoltarla era bellissimo, proprio come poter essere lì, insieme quella notte stupenda.
Si guardarono ancora a lungo, come due anime pure che cercavano l’approvazione reciproca negli occhi della propria metà.
-Baciami Bra!- ella lo baciò, sembra un sogno poter assaporare le sue labbra, così rosse e carnose, un premio che per lui era stato così sudato e aspettato.
Poi quelle mani che scorrevano sul corpo della ragazza, una mano scese sino ai fianchi andandosi ad appoggiare sul bacino, e con una mossa molto astuta andò ad intrufolarsi sotto la maglietta. Era riuscito a toccarla, sentiva la sua pelle, così morbida e profumata, arrivò a toccare il reggiseno e un brivido gli percosse la schiena, sembra un sogno, ma era tutto vero!
Bra non si irrigidì affatto, era sciolta e si sentiva a suo agio con quel ragazzo, come se quello che stesse facendo con il suo corpo non le desse affatto fastidio, anzi, le piaceva sentirsi possedere e non aveva la minima intenzione di fermarlo.
-Ti da fastidio?-
-No! Scherzi!? Sono al settimo cielo!-
Egli la strinse forte a se, poi si girò facendo cadere la bella turchina sotto i suoi muscoli, le tolse la maglietta lasciandola in pantaloncini e reggiseno  davanti a lui.
-Wow!- si lasciò scappare questa esclamazione.
-Che c’è? Mai vista una donna nuda?- detto così si sedette sul letto e si slacciò il reggiseno lasciando liberi i suoi bellissimi seni bianchi.
-Oddio!- Teneva la bocca aperta e non riusciva a rialzare gli occhi per ricongiungerli con quelli della ragazza.
-Allora?- Bra richiamò l’attenzione del ragazzo che sembrava essere concentrata tutta su quei bellissimi seni tondeggianti.
-Io ho visto tante donne, ma nessuna è bella quanto te!- Lei rise stuzzicandogli le labbra con un dito. –Piccola mi fai impazzire!-
Si lanciò addosso alla ragazza ed in un batter d’occhio la lasciò in slip.
Il ragazzo sentiva che stava per perdere il controllo, e se ciò fosse successo sicuramente Vegeta avrebbe percepito l’aura in fermento del ragazzo, sarebbe arrivato li e non avrebbe perso un secondo per farlo fuori, anche davanti agli occhi della figlia.
Bra si aggrappò al suo collo e tirandolo verso lei fece scivolare le mani ai fianchi per sfilarli la maglietta che copriva quel suo bellissimo fisico scolpito.
Goten le fece fare, e così anche lui rimase senza slip.
Si sentì così il dovere anch’egli di dover procedere e tolse gli slip alla propria amata.
Tutti e due erano nudi e fremevano dalla voglia di poter possedersi, ma prima Goten volle fargli una domanda.
-Sei sicura?-
Bra rimase immobile ed in silenzio. –Non completamente, ma in questo momento non sento che volere te nella mia vita!-
-Spero che te sia felice Bra! E ti voglio promettere che non ti farò più soffrire…- La baciò. –Ti amo Bra! Ti amo più di me stesso! Non riesco nemmeno ad immaginarmi un altro solo giorno della mia vita senza te!-
Questa volta la ragazza non riuscì a trattenere una piccola lacrima, cercò di non farsi vedere tirando il ragazzo verso se e baciandolo con passione.
-Ti voglio! Sono tua Goten!- Il ragazzo all’udire di quelle parole si fece prendere dall’emozione, e senza pensarci un'altra volta entrò dentro lei, così, senza preavvisò e senza curarsi di nulla.
Un gemito da parte della ragazza ruppe quell’atmosfera romantica che si era creata.
Il ragazzo si ricordò che ella era ancora vergine, vide del sangue sgocciolare sopra alle lenzuola. Uscì.
-Piccola! Scusami, io mi ero dimenticato che te.. non volevo!- Bra sorrise.
-Sono felice che sia stato tu il primo!- Goten gli sorrise a sua volta.
Rientrò dentro lei e con piccoli colpi cercò di farla abituare alla sensazione nuova che ella stava provando.
Dopo poco, quei gemiti di dolore divennero di piacere e l’enfasi accresceva nell’animo del Saiyan.
Quei piccoli colpi diventarono sempre più forti e frequenti, anche la ragazza era in estasi e sentiva che gli mancava poco per raggiungere il punto di massimo piacere.
Goten non era da meno, si accasciò sopra a lei incastrando le proprie dita fra i capelli turchini della ragazza e appoggiando il proprio peso sui gomiti.
Vennero insieme, nello stesso istante, la ragazza spalancò gli occhi fissando la faccia dell’amato, egli teneva gli occhi chiusi mentre si mordicchiava il labbro inferiore.
Il colore dei capelli del Saiyan mutò e diventò biondo.
-Goten! Calmati, ti sei trasformato!-
Il ragazzo non appena se ne accorse si alzò sulle ginocchia cercando di riportare i capelli al colore naturale e anche di riabbassare la propria aura.
Finalmente dopo qualche secondo il ragazzo tornò normale, dando ai suoi capelli quel solito colore nero come la pece e facendoli riabbassare.
-Speriamo che non se ne sia accorto nessuno!- Goten era perplesso.
-Vestiti e torna in camera tua Bra!-
Ella lo guardò come se avesse detto un eresia, si mise gli slip e poi gli andò vicino, aveva ancora il seno scoperto.
-Promettimi che questa non sarà l’ultima notte che passeremo insieme!-
Goten si mise i pantaloncini e poi l’abbracciò stringendola forte contro il suo petto ancora nudo. –Piccola, questa è stata solo la prima notte che passeremo insieme!-
La baciò ma poi un rumore sconosciuto interruppe i due innamorati.
Era la porta, uno scricchiolio venne dal pavimento e da fessura sotto ad essa si poteva vedere la luce del corridoio accesa ed un uomo imponente davanti alla stanza. La maniglia si abbassò e la porta si aprì lentamente, quasi servisse a far crescere il timore che già aveva pervaso i cuori dei due giovani.
Uno uomo non molto alto era appoggiato allo stipite della porta con le braccia conserte e un sorrisetto malefico in viso.
-Questa notte ti sei appena scritto il tuo destino, Son!-
-Papà!-
-Vegeta!-
Bra si coprì il petto con la coperta mentre Goten paralizzato dal terrore rimaneva immobile in piedi fissando il padre infuriato.
-I-io.. Posso spiegare!- Cercò di giustificarsi il ragazzo.
-Ti do pochi secondi per lavarti dalla mia vista, poi di te ne rimarrà solo un mucchietto di cenere!-
Goten lasciò la mano della ragazza che sembrava non volerlo lasciare, la guardò, come se le stesse dicendo che gli dispiaceva e che non doveva preoccuparsi, e senza aspettare altro tempo andò vicino alla finestra e facendo un salto fuori scappò velocemente verso la volta nera della notte.
-Papà, ma cosa stai facendo! Io e lui stiamo insieme non devi fare così!- La ragazza si attaccò al braccio del padre che però la sbatté per terra.
-Non ti intromettere Bra! Con te farò i conti dopo!-
Guardò la finestra e piantò le mani sopra al davanzale non smettendo di fissare quel puntino che in lontananza scompariva pian piano. –Mi hai deluso!- Poi con un piede si arrampicò sul davanzale sino a darsi una spinta e prendere il volo inseguendo quel ragazzo che ormai era lontano da li.
Goten, che ormai aveva volato a perdifiato per molte miglia scese al suolo per continuare la sua fuga via terra, era atterrato in una radura desolata, non vi erano case o paesi intorno.
Si preoccupò di abbassare la propria forza spirituale per far si che Vegeta non lo potesse rintracciare così facilmente, ma ciò sapeva che gli sarebbe stato utile solo fino a che egli non l’avesse trovato.
Dopo pochi minuti Goten si sedete sopra ad un masso facendo cadere la testa tra le mani.
-è inutile che continuo a scappare, tanto prima o poi lui mi troverà, ed io dovrò affrontarlo se voglio stare con Bra!-
Nella sua mente c’era una gran lotta tra il buon senso e la follia, pensava a scappare ed andare a vivere su un altro pianeta, oppure rapire Bra e fuggire per sempre con lei. Non negò di aver pensato anche d’uccidere Vegeta, ma sapeva che ciò gli era impossibile dato che il Saiyan era molto più forte di lui.
-Non c’è altra soluzione, devo affrontarlo!-
Percepì l’aura di Vegeta che si dirigeva in quella direzione. Si volle far trovare ed alzò la sua forza spirituale.
-Eccolo, quel pidocchio si sta facendo scovare, chissà cosa avrà in mente! Anzi, non mi interessa, lo spazzerò via come una pulce!-
Vegeta aumentò la velocità sino ad arrivare nella stessa radura ove Goten lo stava aspettando.
Gli atterrò a pochi metri di distanza. –Non ti facevo così folle Goten, per quale motivo hai alzato la tua aurea? Per farti trovare da me!? Mi dispiace dirtelo ma ti avrei trovato lo stesso!-
Al ragazzo gli tremavano le gambe, ma cercò di non farglielo vedere.
-Che c’è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?-
-No! Mi sono fatto trovare perché voglio parlarti!-
-Ok, il fatto è che io non voglio ascoltarti!-
Gli lanciò una piccola sfera d’energia che il ragazzo scansò con assai difficoltà.
-Ti prego, devi capire che io amo tua figlia! E lei ama me..-
-Stai mentendo!- Con una mossa molto veloce il padre andò vicino al ragazzo sferrandogli un grande calcio sulla faccia.
Lo sbatté lontano, quasi 20 metri facendolo schiantare contro una roccia.
Goten si rialzò senza battere ciglio. –Non voglio combattere! Voglio solo che tu capisci che tra me e lei c’è qualcosa! Devi accettarlo Vegeta!-
-Piantala di farneticare! Io l’ho vista come l’hai trattata e non ti permetterò di farle ancora del male!-
Questa volta cercò di tirargli un pugno in viso, ma Goten lo parò con il braccio per poi saltare e postarsi dietro lui.
-Se non l’amassi davvero ora non sarei qui davanti a te, a farmi picchiare pur di avere la sua mano!-
Vegeta si fermò. –Non mi fido di te! L’hai fatta soffrire troppe volte! Tu non la meriti mia figlia!-
-Non sei tu quello che deve decidere chi sia giusto per lei!-
-Taci!-
Gli scagliò addosso altre sfere d’energia, erano tutte potentissime lanciate ad una velocità inaudita, Goten poté solo cercare di parare quel fatale colpo, ma riportò gravi ferite al braccio e al torace che era nudo visto che era scappato di corsa da casa Brief.
Intanto Bra era andata a svegliare il fratello.
Bussò energicamente alla porta aspettando che qualcuno le aprisse.
Trunks si affacciò, era in mutande. –Cosa c’è?-
-Trunks è successa una cosa orribile, papà sta inseguendo Goten e vuole ucciderlo ti prego aiutami!-
-Bra calmati! Entra e spiegami bene cos’è successo!-
La ragazza annuì e scortata dal fratello entrò in camera, Pan si era appena infilata una camicia da notte e guardava la ragazza impaurita.
-Avanti Bra, cosa succede?-
La ragazza prese un lungo respiro e poi cominciò a raccontare. –Io e Goten sta sera ci siamo visti, e.. Lo abbiamo fatto, quindi..-
-Cosa!- La fermò il fratello. –Lo avete fatto? Qui? Adesso? Ma dico siete normali?-
Fu ammutolito da un colpo dietro la testa dalla moglie. –Taci disgraziato, lasciala spiegare!-
-Grazie Pan, comunque, c’è stato Goten che non si è saputo controllare e quindi durante il.. bé avete capito, si è trasformato, alzando così la sua aurea.. Papà lo ha sentito ed è subito venuto a vedere! Ci ha visti insieme e gli ha detto che si era scritto il suo destino sta notte! Poi Goten è scappato dalla finestra e prima che papà iniziasse l’inseguimento si è girato verso me e mi ha detto..-
-Cosa?- Dissero insieme Trunk e Pan.
-Che l’avevo deluso!- La ragazza scoppiò in lacrime.
Il fratello l’abbracciò. –Non ti preoccupare, li andremo a cercare e metteremo la parola fine a questa ridicola scenata che non ha ne capo ne coda!-
Il ragazzo si vestì, aveva dei pantaloncini corti e una maglietta aderente di un tessuto molto resistente costruitogli dalla madre per combattere.
Bra fece lo stesso, si vestì insieme all’amica Pan.
Volarono tutti insieme verso il punto da dove provenivano quelle due aure in fermento sperando che non fosse già troppo tardi.
-Non mi sembra di chiederti tanto Vegeta!- Goten si rialzò da terra ansimando e gemendo. –Ti sto solo chiedendo di accettarmi, di starle vicino! Io la amo, lo vuoi capire!-
-Non mi interessa, te la farai passare, tu mia figlia non la toccherai mai più!-
Gli si avvicinò e con un calcio in viso lo sbatté lontano.
Il ragazzo aveva il labbro rotto dalla quale usciva un po’ di sangue. Se l’asciugò con il palmo della mano. –Ora basta!- Si alzò da terra e serrando i pugni scaricò tutta l’adrenalina che aveva in corpo diventando super Saiyan. –Non sono disposto a mollare! Che sia chiaro, avrò quello che voglio, a costo di rimetterci la vita!-
-Fantastico!- Anche Vegeta si trasformò. –Era da tanto che non facevo uno scontro serio, a dire il vero ne sentivo la mancanza! Però nanerottolo vedi di durare, non voglio farti fuori subito!-
-Non accadrà… vedrai!-
 Vegeta scattò verso esso sferrandogli un calcio che Goten parò con facilità.
-Vedo che cominci ad impegnarti!- Gli sferrò dei pugni, il ragazzo di parò sferrandogliene poi uno a sua volta. Lo colpì in viso facendolo cadere per terra.
Il Saiyan si alzò asciugandosi la leggera gocciolina di sangue che gli scendeva dalla bocca. –Ora si che mi piaci!-
Si riattaccarono senza esclusione di colpi, il padre non lasciava il tempo al giovane di pensare alla sua prossima mossa, e ovviamente, l’esperienza in battaglia rendeva lo scontro estremamente facile per Vegeta.
Come volevasi dimostrare infatti il principe stava avendo la meglio, però era costretto ad ammettere che anche il suo avversario si stesse battendo con onore.
Goten volò verso l’alto, e non appena si girò per guardare il nemico una lama tagliente gli segnò la guancia.
-Non mi arrendo!-
-è proprio quello che volevo sentire!-
-Vegeta sei un folle, anche se tu non approverai mai non riuscirai a tenerci divisi!-
-Infatti l’unico modo è farti fuori… e non ti preoccupare rimedio subito!-
Il ragazzo sbarrò gli occhi, e senza nemmeno accorgersene fu colpito con un colpo alla schiena dal suo avversario e sbattuto al suolo.
Ora la situazione si era ribaltata Vegeta dall’alto guardava quel moccioso sdraiato per terra, aveva il corpo martoriato dai suoi colpi e il sangue che usciva dalle ferite, era ridotto uno straccio e non riusciva a muoversi.
-Guardati come sei ridotto, sdraiato al suolo, dolorante, senza la possibilità di muoverti. Potrei farti fuori con un colpo solo se lo volessi..- Il ragazzo non emetteva al alcun verso e movimento. -..Invece guarda come mi sono ridotto, provo addirittura compassione per te! Come fai a ridurti così per una donna! Me lo spieghi? Cosa potrà mai darti lei di così importante da ridurti uno straccio e farti strisciare davanti al tuo nemico!-
Goten allora rise.
-Cosa fai? Ridi? Direi che non sia il caso nella tua situazione!-
Goten rise ancora con più gusto.
-Mi prendi in giro? Che ti prende Son! Stai dando di matto!?-
-Niente..- Il ragazzo ansimava e parlava a fatica, ma non volle perdere quell’occasione. -..Pensavo a cosa mi stai dicendo.. Tu il rude e spietato Principe sei Saiyan, ora accasato, con una moglie e due figli.. Certo che nella vita si cambia!-
-Cosa intendi dire?-
-Niente, solo che un tempo quando Majin Bu minacciava di distruggere l’universo un valoroso guerriero si è sacrificato per le persone che amava, in nome dell’amore e dell’amicizia.. E questo guerriero si da il caso che eri proprio tu, Vegeta, il fiero Principe dei Saiyan!-
-Se stai cercando di farmi compassione non attacca! Non sono cambiato!-
Ora l’incoerenza di Vegeta aveva superato ogni limite, nemmeno più lui riusciva a credere alle sue parole.
-Ma cosa sto facendo? Sto per uccidere un ragazzo innamorato? Per di più di mia figlia! Ma cosa mi prende? Dov’è finita quella parte di me che mi piaceva tanto, quella parte che sa amare ed essere buona.-
Vegeta abbassò il braccio che era puntato verso il ragazzo.
Goten bisbigliò. –Bingo!-
-Quel ragazzo era disposto a morire pur di avere la mia approvazione per stare con Bra, ed io accecato dall’odio e dalla sete di combattere pensavo solo al suo male, non guardando che in lui non vi era altro che un gran cuore, proprio come, come.. Come suo padre…-
Vegeta lo guardò e poi scese al suolo sedendogli vicino.
-Scusami Goten, ma mi conosci, non cambierò mai!-
Goten sorrise. –Lo so, ti conosco! Ma ti ringrazio per aver capito!-
Vegeta gli diede un aiuto a rialzarsi. –Ti prego solo di non raccontare questa storia in giro..-
-Conta su di me!-
Intanto dal cielo apparivano delle figure informi.
-Papà! Fermo!-
Bra atterrò prima di tutti al suolo e vedendo quella scena si fermò immobile, seguita poi da tutti i suoi amici.
Vegeta sorrise a tutti, per poi tornare alla sua solita espressione imbronciata.
-È tutto risolto ragazzi!- Poi si riferì alla figlia che aveva raggiunto Goten e l’aiutava a stare in piedi. –Potete stare insieme!-
Bra esultò saltando al collo del padre. Poi diede un dolce bacio sulle labbra del ragazzo che non riusciva a reggersi in piedi.
Goten dopo che la ragazza finì sorrise e si lasciò cadere per terra. Pan spaventata disse. –Dobbiamo portarlo al ospedale!-
Trunks allora tirò fuori dalla tasca un piccolo sacchettino con dentro i fagioli di Balzar, si avvicinò all’amico e gliene fece mangiare uno.
Goten dopo pochi secondi aprì gli occhi. Stava bene.
Bra gli saltò al collo. –Grazie Trunks! Sei fantastico!-
Tutti sorridevano ed erano felici, Goten cercò con lo sguardo Vegeta, ma con sua grande sorpresa vide che non vi era più, ma oramai volava lontano verso casa.
-Ragazzi!-
-Si Goten?- dissero i tre amici tutti insieme.
-Non dobbiamo fare parola con nessuno dell’accaduto di sta notte ok?-
-Ok!- dissero altrettanto insieme. Ma poi Trunks con una nota sarcastica si accigliò guardando l’amico.
-Però mi piacerebbe sapere cosa si successo prima di questo… vero Goten?-
L’amico divenne rosso sotto le risa della fidanzata e della nipote.

Che devo dire, siamo alla fine, ecco come finisce la mia storia di Goten e Bra.. spero vi sia piaciuta, vi avverto però che ci sarà un ultimo capitolo, dove farò i ringraziamenti a tutti quelli che seguono, hanno nelle ricordate o nelle preferite la mia storia!
Ed adesso, come promesso un piccolo spezzone della mia prossima Fic...



Quel pomeriggio Vegeta non aveva proprio voglia di allenarsi, era chiuso nella sua stanza da ore.
In quei giorni il suo umore rasentava la disperazione poiché tra poco avrebbe dovuto intraprendere una spedizione di primaria importanza impostagli da suo padre, Re Vegeta, poche settimane prima.
Il padre era venuto a conoscenza dell’esistenza delle 7 sfere del Drago che vi erano sulla terra e dei suoi incredibili poteri, voleva prenderne possesso, ad ogni costo, quindi era per questo, che un compito così delicato ed importante non poteva essere assegnato che a suo figlio, Vegeta, il principe dei Saiyan.

 

 

 

 

...

Driiiin!
Dopo il suono della campanella dell’ultima ora Bulma insieme a Goku, la sua ragazza, Chichi, il fidanzato della prima Yamcha e Crillin si stanno avviando per andare insieme al Sax.
-Ragazzi ci dobbiamo sbrigare, Gianny ci sta aspettando da mezzora, se arriviamo in ritardo pure sta volta si arrabbierà sul serio!-Bulma correva a perdifiato inseguita dall’amica Chichi che dietro a lei teneva stretta la tracolla con dentro i libri.
-Mi chiedo perché dobbiamo correre se siamo in tre a saper volare!- Chiese Goku grattandosi la testa.
La turchina allora si bloccò e girandosi lentamente guardò l’amico in cagnesco. –Perché siamo in città! E ti ricordi bene cosa è successo l’ultima volta che avete volato in città? Siamo rimasti chiusi in casa per due settimane perché credevano ci fosse un attacco alieno!-
Goku sorrise alzando le mani all’altezza del petto. –Scusa, mi ero dimenticato!-

Ci vediamo alla fine della storia!E all'inizio di quell'altra!
SpiraleOvale95

   
 
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