Dedicata a Kashmir, con cui condivido e condividerò sempre
l’amore per Elizabeth Taylor e Paul Newman,
e a DadaOttantotto, perché l’ho pensata mentre parlavo con
lei.
E anche per Feel Good Inc., che di cinema (e di storie, e
di vero talento) ne sa molto più di me.
=Dimmi,
Maggie la Gatta… sei ancora su quel tetto?=
Una
goccia di sudore, lenta come una lacrima, scende sul collo della Gatta.
E poi
una lacrima vera, finalmente di gioia, cola dai suoi occhi innamorati.
Se li
immagina, appostati dietro la porta come avvoltoi, se li immagina, Gooper e
May, con l’orecchio teso a catturare ogni sussurro.
Però ha
ragione Brick: non tutti in amore sono
rumorosi.
È un’ora,
ormai, che si sono ritrovati.
Da un’ora
sono di nuovo insieme, al riparo sullo scoglio del loro amore.
“Dimmi,
Maggie la Gatta… sei ancora su quel tetto?”
“Sì, ma
ha smesso di bruciare.”
“Com’è
successo?”
“Lo ha
raffreddato il temporale.”
[100 parole giuste, distribuite su 10 righe, al limite della
paranoia.]
[Dedicata alla memoria
di Elizabeth Taylor e Paul Newman, che sapevano comunicare tutto con un solo sguardo.]