ANGOLO AUTORE
Ciao a tutte le mie lettrici!
Grazie per aver aperto questa storia.
Questa è la mia terza fan fiction, e spero che sia apprezzata!
Volevo solo dirvi una cosa e poi non vi rompo più :)
Questa storia è maggiormente narrata da Justin, ma ci saranno molte parti
narrate anche dalla misteriosa 'ragazza che disegnava'.
Basta, vi lascio stare.Buona lettura!

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Chapter 1. La ragazza che disegnava.


Scappo dai miei problemi.Il problema è : dove andare?
Non posso andare a casa.Ho lasciato le chiavi in studio.
Mi passo una mano tra i capelli, confuso.
Il parco.Un luogo perfetto.
Di solito il parco è molto tranquillo,non c'è quasi nessuno,raramente passa qualche vecchietto a fare quattro passi per prendersi una boccata
d'aria.
In autunno poi, il parco è particolarmente meraviglioso.Gli alberi spogli, l'erba ricoperta da foglie di vari colori, rosse, gialle,verdi..
Il venticello fresco,il silenzio..
Arrivo al parco, e inizio a camminare più lentamente la stradina.
Ho il respiro affannato, ho voglia di dimenticare ciò che è successo poco fa.
Ma come posso?! Selena mi ha tradito.
Giravano delle voci che lei frequentasse un'altro, ma vedere davanti ai miei occhi, lei e lui che si scambiano parole romantiche, mi ha spezzato
il cuore in due.
Sapevo che dimenticare non era facile.
Mi ero illuso, Selena non era la persona giusta per me.
Un anno di fidanzamento volato via.
Un venticello fresco mi scompiglia i capelli,inizio a fissare la stradina.
La vita va avanti.Tutto si rimetterà a posto.
Vedo svolazzare per terra dei fogli.
Mi piego per raccoglierne un paio, e mi guardo intorno per vedere a chi appartenessero.
Noto una ragazza, dai lunghi capelli color cioccolato, raccolti in una lunga treccia fatta con cura, gli occhi azzurro ghiaccio,le labbra rosa confetto,lineamenti del viso perfetti.
Indossava un un corto vestito azzurro di raso, delle Converse bianche e un giubottino corto di jeans.
Era piegata intenta a raccogliere i fogli che svolazzavano.-Accidenti!-disse.
Mi avvicino a lei.-Scusa, forse hai perso questi-le porgo i fogli e le faccio un sorriso sforzato.
Mi guarda.Mi sento sciogliere.-Grazie-mi fa un mezzo sorriso, e ripone i fogli nel suo quaderno.
-Cosa disegni?-chiedo interessato.
-Ciò che vedo che sia interessante-rispose lei sedendosi sulla panchina di legno.
Mi siedo accanto a lei.Si sente profumo di vaniglia.-Posso dare un'occhiata?-.
Lei mi porge il quaderno.
Alla prima pagina si può notare, bel disegnato, un paesaggio urbano.Era pieno di particolari, anche quelli più minimi.
-Non è granché-disse la ragazza arrossendo, e voltando pagina.
Guardai attentamente i disegni.-Sei molto brava-dissi sorridendole.
Lei riprese il quaderno.-Non ti ho mai visto quì nel parco-disse abbassando lo sguardo.
-Ci vengo raramente-.
-Io vengo tutti i giorni.E' un posto molto tranquillo-si guarda l'orologio che tiene al polso.-devo proprio andare-disse prendendo il quaderno.
-Ci rincontreremo?-le chiesi.
-Può darsi-disse lei con un filo di voce, mentre correva via.
Aspetta.Non sapevo neanche il suo nome.
Ormai era troppo tardi per chiederglielo.Però volevo incontrarla ancora.
Volevo sentire quel profumo di vaniglia quando le sto vicino.
Volevo ancora vedere quel suo faccino arrossire ad ogni complimento.
Mi sembra strano di aver conosciuto una ragazza così perfetta..

Una cosa era certa: il giorno dopo sarei venuto di nuovo al parco per rivederla.