Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: ElfoMikey    27/04/2012    6 recensioni
...Sono così stanco di dover pensare a come sarà la mia vita qui senza di te, sono così stanco di aver paura che qualcuno ti porti via da me e sapere che non potrò fare nulla per farti tornare indietro. Sono così stanco di sentirmi solo, nonostante manchino alcuni mesi prima che tu te ne vada via....
SPOILER 3X17
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
oneshotklaine




Vi suggerisco di ascoltare questa canzone durante la lettura:

 
http://www.youtube.com/watch?v=xNHVX69x0e4
 
 
Buona lettura!
 
 



 
 
 
“…You’re the love of my life, Kurt”
 

 
 
 
 
 
*“…Love of my life don't leave me,
You've taken my love, you now desert me,
Love of my life can't you see,
Bring it back, bring it back,
Don't take it away from me because you don't know
What it means to me…”
 
 
 
 
 
 
 
La luce leggermente rossastra della lampada donava alla pelle di Kurt delle bellissime sfumature d’orate che lo rendevano quasi etereo. Blaine lasciò scorrere lo sguardo lungo il suo busto scoperto e il braccio ripiegato verso il petto, mentre l’altro gli fungeva da cuscino. Kurt sospirò nel sonno e mosse un po’ le gambe, lasciando scivolare verso il basso la morbidezza del lenzuolo che gli copriva i fianchi e le cosce. Blaine allungò piano la mano verso il suo viso, accarezzando la guancia morbida e ancora arrossata con il dorso, sorridendo.  Kurt fece una smorfia buffa, probabilmente stava sognando e Blaine si avvicinò un po’ di più, finchè non riuscì a toccare la testa del ragazzo con la sua. Tornò a vezzeggiarlo di carezze, cercando di non disturbare il suo sonno, ricordando momento per momento di quel pomeriggio che si era tramutato il tarda sera, forse notte, ragionò.
Era quasi un mese che non facevano l’amore e non credeva possibile che gli fosse mancato in quel modo quel primitivo e intimo contatto. Aveva pensato, forse stupidamente, che forse, allontanarlo in quel modo, potesse rendergli più facile da sopportare la partenza per New York, ma non si era mai sentito tanto stupido in vita sua.
Aveva sbagliato, entrambi lo avevano fatto, ma non era più il tempo d’incolparsi.
Avevano passato troppo tempo senza dirsi quello che sentivano realmente. Non avrebbe dovuto allontanarlo e Kurt non avrebbe dovuto accettare così di buon grado le avance telefoniche di un tizio qualsiasi conosciuto in un negozio di musica.
Se ci pensava, ancora una lunga e perforante fitta gli attraversava il petto, ma dopotutto quello che si erano detti, e dopotutto quello che avevano passato e condiviso, quel Chandler sembrava così lontano da non preoccuparlo nemmeno.

Blaine fece scorrere una mano fra i capelli scompigliati di Kurt e quel movimento bastò da destare il ragazzo dal suo sonno. Mugugnò qualcosa d’insensato, forse il nome di Blaine, e stiracchiò le gambe, sbattendo le ciglia prima di aprire lentamente gli occhi.
Blaine fu investito dal dolce sorriso di Kurt e dai suoi occhi assonnati e un po’ lucidi. Ricambiò il sorriso e gli baciò appena le labbra.
E’ questo il sorriso che vorrò vedere per sempre, pensò il moro, rendendo il suo pensiero realtà, lasciando scendere le dita a ricalcare quella smorfia.
“Ho dormito molto?” Fu la prima cosa che chiese Kurt, allungando una gamba per intrecciarla a una delle sue e sentirlo più vicino.
Blaine scosse il capo, “Sarà un’ora o giù di lì…” mormorò, scorrendo la mano verso il collo candido e tracciando con un sorrisetto il segno che gli aveva lasciato appena sotto l’orecchio. Non era un tipo possessivo e non si lasciava mai andare a manifestazioni troppo entusiastiche, ma quella volta, sentitosi minacciato da un ragazzo con un’improbabile vena per le frasi a doppio senso, si era lasciato completamente andare.
Kurt non aveva obbiettato, prendendo e donando tutto quello che aveva da offrigli.

“E’ stato favolosamente fuori programma.” Commentò il controtenore, dopo qualche minuto di silenzio, facendo ridere Blaine che si distese supino, voltandosi poi a guardarlo.
“Già, ma questi fuori programma mi devastano..” mormorò, mentre Kurt si accucciava contro di lui, baciandogli la spalla, borbottando un: “Esagerato…”

Blaine lasciò scorrere lo sguardo sulla stanza in semi oscurità. Notò i post-it su vari oggetti e corrugò le sopracciglia, incuriosito. “Kurt?” domandò al totale silenzio.
“Uhm?” fu la risposta distratta del ragazzo, troppo intento a disegnare linee immaginarie sul petto del fidanzato per darci tanto peso.
“Cosa sono tutti quei post-it?” chiese, voltandosi a baciargli una tempia. Kurt sollevò il viso e puntò gli occhi in quelli di Blaine.
“Stavo solo… catalogando le mie cose per…” Non finì la frase e per Blaine non ci fu nemmeno bisogno di tirare a indovinare. Annuì e guardò le foto, mentre Kurt gli spiegava il modo che aveva usato per suddividere tutto.

“E quella?” chiese il moro, indicando la bella cornice elegante che conteneva una loro foto al ballo scolastico dell’anno precedente. Era senza post-it e la cosa lo incuriosiva molto. “che destino avrà?”
Kurt ci mise un po’ a rispondere e la cosa fece perdere un battito del cuore a Blaine.
Come se si fosse accorto della mancanza, il controtenore si allungò per posargli un bacio sul cuore.
“Quando abbiamo litigato, in un momento di rabbia avevo appiccicato sopra uno dei foglietti rosa.” Raccontò, tornando ad accarezzare la pelle fresca di Blaine.
“Oh.”
“Poi ho pensato a noi, a quante ne abbiamo passate, quante cose abbiamo condiviso e vissuto insieme e…” Kurt si morse le labbra e il suo sguardo corse verso gli occhi di Blaine. “Mi dispiace e di essere stato così egoista e dia ver pensato solo a quello che ci allontanerà per un anno e io…”
Blaine gli posò un dito sulle labbra e cercò di sorridergli.

“Ce la faremo Kurt, ce la faremo sul serio.” Ripeté, guardandolo negli occhi e cercando, nel contempo, di convincere sé stesso.
Sarebbe stata dura, forse troppo, ma erano lì per sostenersi e per restare insieme, qualsiasi cosa fosse successa.
Kurt si allungò per appoggiare le labbra sulle sue, e Blaine si aggrappò a quel sapore che era un misto di loro.
“Non ti dirò mai addio…”
Gli ripeté Kurt quella notte, mentre Blaine lo appoggiava fra le lenzuola e toccava la sua pelle, baciandola quando questa s‘increspava. Kurt tracciò con la punta delle dita i muscoli della schiena, baciandogli il viso e guardarlo dentro quegli occhi così espressivi che parevano contenere tutto il mondo.
Blaine lo strinse fra le braccia e si godette il calore del suo corpo e rimproverandosi che mai più avrebbe rinunciato a fare l’amore con lui perché era la cosa più meravigliosa e naturale del mondo, perchè lo faceva sentire bene, a casa.
Asciugò le lacrime sul suo viso con le labbra, sorridendogli, prima ancora di accorgersi che quelle lacrime erano sue ed erano cadute sul viso sconvolto e arrossato dal piacere di Kurt, che ansimava il suo nome quasi quanto una preghiera che gli stringeva i fianchi con la morsa ferrea delle sue cosce. Fu quasi doloroso l’orgasmo dopo minuti interi passati a guardarsi negli occhi ad accarezzarsi e a ripercorrere un lento movimento bisognoso che li accompagnò fino alla fine.
Blaine posò il capo sul petto sudato e sobbalzante di Kurt, ascoltando con gli occhi socchiusi il battito accelerato del suo cuore. Il controtenore lo deliziò con delle lievi carezze fra le ciocche ricce e umide dei suoi capelli, facendolo sospirare beato.

Non so mossero finchè Kurt non iniziò a sentire un leggero fastidio e agitò un poco le gambe per stenderle.
“Sono così stanco, Kurt…” mormorò Blaine, allungandosi per farsi abbracciare.
 
Sono così stanco di dover pensare a come sarà la mia vita qui senza di te, sono così stanco di aver paura che qualcuno ti porti via da me e sapere che non potrò fare nulla per farti tornare indietro. Sono così stanco di sentirmi solo, nonostante manchino alcuni mesi prima che tu te ne vada via.
 
“Lo so, amore” disse la voce rotta di Kurt, accarezzandogli senza sosta il viso e i capelli.
“Ti amo così tanto…” ribatté ancora, la voce ridotta a un piccolo sussurrò assonnato.
“Ti amo anche io.”
Kurt lo sapeva, se lo sentiva nel petto che non era la fine, ma solo un nuovo inizio.
Sarebbe stato per sempre l’amore della sua vita, come lui lo era per Blaine.
Questa consapevolezza lo spiazzava e lo rendeva invincibile allo stesso tempo.
Avrebbero passato il resto della loro vita insieme, con tutti i problemi sopra alle spalle e la felicità al centro del loro amore.
Sarebbero cresciuti ancora e affrontato nuove sfide.
Invecchieranno insieme e sarà per sempre, l’amore della loro vita.
 
 
 
“…When I get older
I will be there by your side to remind you
How I still love you - still love you
Back - hurry back,
Please bring it back home to me,
Because you don't know what it means to me
Love of my life
Love of my life...”
 
 
Fin.
 






 
*****
Okay, ho scritto questa piccolissima One shot perchè, beh non sono riuscita a stare indifferente dopo questa puntata così meravigliosa.
*La canzone è “Love of my life” dei Queen, canzone che personalmente amo da morire.

Non ho molto da dire solo, la dedico a tutte le Klainer e le CrissColfer che seguono la mia storia (Almost Lover) e quelle sperse per tutto il fandom!

E nulla… spero vi sia piaciuta!
Ditemi cosa ne pensate!
Grè.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: ElfoMikey