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Autore: Emily11    27/04/2012    0 recensioni
A che scopo recitare la parte delle persone felici e senza alcun problema se tutti sapevano che non era così?
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Emily, ehy, Emily" disse una voce.
Mi girai. "Oh, Marta che succede?"
"Si dice che arriverà un'altro compagno oggi"
"Ah ma davvero?"
Una voce stridula e insopportabile disse: "Signorine, avete finito di chiaccherare?"
"Si, professoressa" dicemmo.
Mi abbandonai ai miei pensieri guardando la finestra.
E se quel ragazzo sia il mio amore mai conosciuto?
Mmm... Troppo da film, è impossibile
Suonò la campanella e ci avviammo verso la mensa.
Marta mi venì incontro e mi disse: "Ammettilo, anche tu hai pensato ad un amore impossibile con il ragazzo che deve venire".
Marta sembrava che capisse quello che pensavo, eravamo diverse, molto diverse la sua spenzieratezza mi commuoveva, ma io non ero così avvolte mi trovavo in disagio anche con lei, ma questo non lo sapeva, forse lo aveva già capito.
"Mmm...sì" le risposi.
"Lo sapevo" Marta mi fece un occhiolino e continuò "Ma se è carino lascialo a me" iniziò a ridere.
Io le feci un mezzo sorriso. Andammo nell'aula.
Fui la prima ad entrare ma c'era uno strano ragazzo, seduto in prima fila, chi era? Non lo avevo mai visto. Alzò la testa e mi vide, stava scrivendo qualcosa nel suo quaderno. Rimasi immobile. Ma lui, finalmente, disse la prima parola.
"S-sono il ragazzo nuovo, Robert" disse.
Ripresi il mio carattere indifferente, lo salutai e andai nel mio banco. Dopo poco tempo arrivarono tutti i miei compagni, la professoressa presentò il ragazzo nuovo.
Quando le lezioni furono finite, andai a casa. Salutai mio padre e andai a fare la doccia. Notai una strana macchia nel gomito era comparsa solo ora, ne ero sicura. Si era fatto tardi, andai a dormire. Mi svegliai nel centro della notte, avevo fatto uno strano sogno fuoco... fiamme e distruzione era tutto quello che avevo sognato. Sta succedendo qualcosa, ne sono sicura. Cercai di riaddomentarmi, ci riuscii. Il mattino seguente raccontai quel sogno a mio padre, non la prese sul serio, sull'ottimismo, mi disse semplicemente che avevo fatto un incubo e che non mi dovevo preoccupare però io la prendevo sul serio, sul realismo. Sì, ero fatta così, non ci posso far niente, ero cinica, realista e indifferente. L'esatto opposto di mio padre e Marta loro erano così gioiosi. A che scopo recitare la parte delle persone felici e senza alcun problema se tutti sapevano che non era così? Perchè dire "Và tutto bene" anche se poi mi sento malissimo? Era sabato, giorno di risposo andai a fare un giro al parco. Mi sedetti su una panchina. Ma passò un ragazzo abbastanza alto era Robert. Robert si sedette in un'altra panchina. Mi osservava, mi fissava mi sentii in disagio mi sentivo osservata. Non mi piaceva per niente quella sensazione... C'era qualcosa di strano in quel ragazzo, sembrava che lo conoscevo da tutta la vita, lui continuò a fissarmi. Fino a quando mi alzai e andai a casa.
Fine primo capitolo.
Continuerò domani.
  
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