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Autore: FrankieRadke    27/04/2012    2 recensioni
-Snuff Movie?- chiese Gerard di fianco a me -Sono dei filmati con vere uccisioni. Non come nei film che sono falsi. Negli Snuff Movie le persone muoiono sul serio- spiegò Mikey guardando in basso.Era nervoso e si notava dal tremolio delle mani. Se ne stava seduto per terra in un'angolo e non faceva altro che moridicchiarsi le unghie -Giusto, Signorino Way- disse mio padre complimentandosi con un sorriso -Dovremmo ucciderci l'un l'altro?- disse Gerard con sguardo stupito -Certo.. E non potrete fermarvi fino a che non ci sarà un vincitore-
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frank Iero, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE BEGINNING!

Sono le 7.00 di sera. Lo so perchè la mia radio-sveglia suona sempre a quest'orario. Mi stiracchio fino al punto di toccare con la punta dei piedi il freddo della spalliera. Ho dormito parecchio dopo essere tornata da scuola e oggi è anche il mio compleanno e onestamente non ho voglia di festeggiare anche perchè non ho amici quindi sarebbe inutile celebrare la mia nascita con mio fratello e i suoi amici. Mi alzo dal letto contro voglia e vado in bagno dove mi sciaquo la faccia con acqua gelida. Mi guardo allo specchio e vedo una Esme alcuanto sciupata.. I 18 anni si sono avvicinati in fretta a quanto vedo! Odio l'idea di dover invecchiare così velocemente ma almeno ora che sono maggiorenne ho la più completa libertà nel gestire la mia vita a mio piacimento. Peccato che con un fratello così non ho chance di vivere come voglio.
Esco dal bagno e mi dirigo in cucina dove di sicuro mi vedrò davanti un bel piatto di fritelle ripiene di sciroppo d'acero, una mega tazza di caffè bollente come piace a me e tanti regali con amici e parenti. Come non detto... Ciò che trovo sono mio fratello Frank e i suoi amici spaparanzati sul divano -Avrò un bellissimo compleanno oggi,ne sono sicura- dico scendendo le scale. Frank si gira verso di me con sguardo annoiato come se avessi appena interrotto una setta satanica. Mi avvicino al frigo e cerco qualcosa di buono.. come se ce ne fosse. Da quando mia madre se ne andata da casa, non c'è più niente di buono, solo casse di birra che alla fine se le sgola solo lui -Grazie per gli auguri, comunque!- dico di spalle. Non voglio farmi vedere con sguardo triste. Ogni volta è così. Nessuno si ricorda del mio compleanno e io sono costretta a festeggiarlo con della pizza e della birra in camera mia. Da sola con i Sex Pistols che mi fanno da sottofondo musicale. -Esme..- mi sento dire alle spalle con voce dispiaciuta. Frank. -Io e i miei amici andiamo al "Prome Queen" , vuoi unirti a noi?- lo guardo dritto negli occhi. Ma si! Almeno mi diverto un pò. E poi, in fin di conti i suoi amici sono simpatici e mi sono sempre trovata bene con loro -Mi piacerebbe molto- dico sorridendo e continuo a fare ciò che stavo facendo prima di essere interrotta di nuovo -Allora ok.. Partiamo da casa alle 8, quindi ti conviene andare a cambiarti..- mi dice per poi sedersi di nuovo sul divano. Mi volto verso di loro per un'ultima volta per poi dirigermi in giardino dove mi aspettano le mie adorate sigarette. Ne accendo una e aspiro profondamente fino a che i miei polmoni non chiedono pietà per il troppo fumo. Non ero così una volta, ero più solare e allegra. La mia spensieratezza è ormai sparita da molto tempo.. mi manca essere spensierata. Niente problemi, niente responsabilità. Niente di niente. -Dead Memories in my haert!!- sento cantare oltre la sepie davanti a me. Sono i Cullingum, i miei vicini da ormai 3 anni. -Jim! Smettila di urlare o giuro che non ti faccio uscire questa sera!- sento urlare il signor Cullingum. 45 anni e disoccupato da 2 -Si, si..- lo sento dire con tono infastidito. Povero Jim -Esme!- e ora che vuole, Frank?
-Cosa?- dico ciccando nel posacenere? -Ancora a fumare?- mi chiede sedendosi vicino a me -Evidentemente- dico buttando fuori il fumo
-Dovresti smetterla..- mi dice secco prendendomi i 2 tiri rimasti e finendoli -Ho 18 anni ormai, quindi smettila di farmi da padre.. Ne ho gia avuto uno..- Già.. Ora sta in prigione per avermi violentata a 15 anni e grazie a lui la mia spensieratezza è andata a farsi fottere -Non voglio comadarti, è solo che non voglio che muori a 20 anni..- lo guardo negli occhi e rispetto ai miei, sono vivi.. -Sono gia morta, e non riesco a trovare quella dannata luce che mi porti in paradiso.. sempre che esista..- mi alzo dalla poltroncina e mi stiracchio per bene -Vado a vestirmi, ci metto 5 minuti secchi- dico sorridendogli.. tanto per fargli capire che non si deve preoccupare di me. Mi giro un'ultima volta e con un sussuro gli dico -Grazie, fratellone..- e mi dirigo verso la mia camera, ma nel farlo incontro gli amici di mio fratello intenti a giocare a Guitar Hero -Ehi, Esme! Vuoi giocare con noi? Ci manca un batterista e Bob non vuole giocare!- dice per poi dare un calcio al batterista -Ehi brutto bastardo!!- gli fa di rimando. Mi scappa una risata -No no grazie, vado a vestirmi..-
-Vieni con noi al "Prome Queen"?- mi chiede Gerard spalacando gli occhi -Si!- dico divertita dalla sua reazione -Evviva!! Era ora che ti unissi a noi!- dice correndo da me e abbracciandomi. Mi manca essere abbracciata.Peccato che il solo contatto fisico che ho riguarda il sesso con Jim, il mio vicino di casa -Ok ok ok!!! Ma ora staccati che mi stai soffocando!- dico spingendolo via da me.

Sono le 19.30 e ancora non so che mettermi. La mia mente equivale a quella di un criceto in preda a uno stress cronico! -OK! Esme. Ora tu sceglierai subito cosa mettere altrimenti finirai col rimanere a casa tutta sola!- dico mettendomi le mani sui fianchi a mo' di Peter Pan. Incomincio a provarmi dei Jeans neri aderenti a vita bassa e un top scollato che arriva a metà sedere bianco.. mmm.. non male, ma potrei fare di meglio. Mi svesto velocemente e questa volta opto per un pantaloncino blu scuro sempre a vita bassa e una camicetta che mi arriva all'ombellico nera con una scollatura che lascia ben poco all'immaginazione, dopotutto questa 4 di seno la dovrò far vedere!!. Dopo aver scelto il vestito mi precipito allo specchio e mi metto un filo di matita nera ma che si noti, un'ombretto blu brillantinato e rossetto bordeaux per risaltare di più le mie labbra carnose. Per i capelli li lascio sciolti. Ho sempre amato i miei capelli: Rossi naturale e ricci ben definiti -Perfetta! Ora vai giu e fai vedere chi sei veramente, Esme Iero!!-.

-Possiamo andare!!- dico scendendo le scale come una vera Rockstar -Wow, dolcezza!! Ma sei una strafiga!!- mi grida Frank con occhi spalancati. Peccato che sia mio fratello.. perchè è davvero bello come ragazzo! Oh mio dio!!! Stai parlando di tuo fratello! Riprenditi!! -Grazie, Frank- dico sorridendo -Andiamo?- chiedo prendendo un sorso di birra dalla lattina di Frank -Certo- mi dice sorridendo a sua volta. Con la coda dell'occhio mi sento lo sguardo di Gerard addosso.. mmm.. sapevo di piacergli! -Ehi! Gee..- dico soffocando una risata -Smettila di guardarmi il culo- dico per poi sedermi vicino a Frank
-Cos'è successo?- mi chiede mettendomi un braccio intorno alle spalle -Gerard Arthur Way mi guarda il culo!- dico con tono incrinato
-Coooooooosa?!- dice girando lentamente la testa verso Gerard. Mi metto a ridere come una bambina che ha appena creato uno scherzo con i fiocchi -Scherzo, Frankie! Non mi stava guardando il culo- dico dandogli uno schiaffo dietro la testa -Mmmm..- fa guardando Gerard -Lo spero..- continua -Su! Andiamo al "Prom Queen"- dico alzandomi e prendendo la mia borsetta a forma di lingua dei "Rolling Stone".

Ore 21.00
Prom Queen

Il pub è veramente bello. Ci sono persone ovunque e si scatenano come animali in gabbia. Mi avvicino al bancone e ordino subito un bicchiere di Jack Daniels. Lo mando giu in due sorsi e la gola mi brucia come se invece di essere alcool fosse dell'acido. Mi guardo in giro alla ricerca di qualche ragazzo carino ma il mio sgurado incontra solamente 4 ragazzi che ballano e flirtano insieme a delle finte bionde che si dimenano come delle troiette epilettiche -Ehi..- mi sento dire di fianco a me. Mi giro verso la voce e mi ritrovo un ragazzo moro con gli occhi verde smeraldo. Lo guardo dall'alto al basso. Niente male, si può fare -Ciao- dico girandomi verso di lui e accavallando le gambe in modo sensuale -Mi chiamo Esme, tu?- dico porgendogli la mano sfiorando la sua lievemente -Jake- gli sorrido guardandolo in modo malizioso -Ti va di ballare?- mi chiede alzandosi e porgendomi la mano -Mmm.. Ma si- mi alzo e mi dirigo in mezzo alla pista. Lui si mette dietro di me con le mie mani che accarezzano dolcemente i suoi capelli a spina. Ancheggio i fianchi strusciandomi su di lui lievemente -I wanna taste your skin!!- urla il cantante della canzone. Mi giro verso di lui e allargando leggermente le gambe incomincio a strusciarmi su una gamba provocando una lieve erezione al ragazzo qui vicino a me. Avvicino il mio viso al suo facendo sfiorare i nasi. Il suo respiro si unisce al mio. Incomincio a baciarlo in modo dolce fino a infilare la mia lingua nella sua gola. Non sono mai stata così "troietta" ma questa sera compio 18 anni e voglio sperimentare la "troiaggine". Mi stacco da lui all'improvviso lasciandolo senza parole e un'erezione che pulsa come un matto. Mi ri-avvicino al bancome ma questa volta mi ritrovo davanti un Gerard al quanto serio -Ehi Gee! Cos'hai?- chiedo sedendomi davanti a lui e ordinando una birra scura -Niente.. Mi sono stancato di ballare con quella Jessica o Janet.. Non ricordo il nome- mi dice strofinandosi un'occhio -Comunque ti ho visto- mi dice guardandomi negli occhi con un sorriso -Hai visto.. cosa?- chiedo stranita -Quel ragazzo..- mi indica Jake, che ora sta ballado con una bionda alta 2 metri -..si strusciava su di te come un'animale in calore- mi dice per poi bere la birra dal mio bicchiere -Mh.. Bhe, non era il mio tipo, così lo scaricato subito- dico secca -Capito.. Ti va di uscire fuori? Andiamo a fumarci una sigaretta..- mi dice prendendomi una mano e portandomi con lui. L'aria era fredda e debole. Sembrava che ti cullasse e il fruscio del vento sulle tue spalle ti faceva da abbraccio -Vuoi?- mi fa porgendomi una Marlboro rossa -Certo, grazie- dico accendendola -Allora? Che mi dici?- mi chiede sputando il fumo -Che dopo tanto tempo sono diventata maggiorenne e.. forse.. posso fare quello che voglio..- dico ridendo. Mi mancava ridere. Dopo che mio padre se ne andato da casa il mio cuore ha smesso di ridere, nonostante la violenza subita -Lo stai gia facendo..- mi dice guardandomi negli occhi -Già, è vero- dico sorridendo lievemente -Hai da fare domani mattina?- chiedo buttando la cicca di sigaretta il più lontano possibile -Ho le prove con i ragazzi e tuo fratello..- -Mmm.. peccato..- dico con tono triste -Che dovevi fare?- mi chiede curioso
-Volevo andare a farmi un tatuaggio.. qui..- dico indicandomi il fianco -Che ti fai?- sorrido -Una frase che mi diceva sempre Frank quando ero piccola..- -Quale?- "Ci sono persone che nascono con la tragedia nel sangue.. tu sei una di quelle.." - dico guardandolo negli occhi -Molto emotiva come frase, non credi?- mi dice buttando il più lontano possibile la cicca della sigaretta -Mi rispecchia.. Mio padre è la tragedia..- mi alzo dal gradino e ritorno dentro seguita da Gerard che mi mette una mano intorno alle spalle. La serata continua tranquilla. Io e Frank ci siamo messi a ballare "The Waiting Room" dei We are the ocean. Ray e Mike facevano a gara di chi beveva di più e Gerard guardarli disgustato. All'improvviso si spengono tutte le luci lasciando l'intero locale al buio -Frank! Che succede?- dico cercandolo del buio -Sono qui- mi dice afferrandomi da dietro a appoggiando il mento sulla mia spalla. Sento una lieve melodia provenire verso la mia sinistra. La riconosco! E' "What it feels like" dei We are the ocean! Si accendono le luci e mi ritrovo davanti un palco allestito con microfoni, batteria, chitarra e basso. Alzo lo sguardo e leggo un'enorme scritta "BUON COMPLEANNO!!!" -Buon compleanno, Esme- mi dice Gerard porgendomi una bottiglia di birra -Ora sei maggiorenne e spero che ti godrai alla perfezione gli anni che verranno- mi dice Ray abbracciandomi dolcemente -Ma l'importante è che ora mi segui e ti posizioni dietro a quel microfono- mi dice Mikey mettendomi un braccio intorno al mio e indicandomi il punto dove si trovava il microfono. Vuole che canti?! Mio dio, l'alcool fa un brutto effetto! -Scordati che canti!!- dico alzando la voce che rieccheggia in tutta la stanza -E daiiiiii!!!- mi fa Mikey saltando sul posto come fanno i bambini viziati -No! Sono stonata e tu lo sai alla perfezione..- dico prima di dare un sorso alla birra -Se canti.. non ti do più fastidio.. ANZI!.. Frank ti sistemerà la camera per un mese!- mi dice indicandomi come se avesse partecipato al miglior affare -COSA?! Non mettermi in mezzo!- dice Frank staccandosi da me e posizionandosi davanti a Mikey
-Non urlare con me, Frank!- dice Mikey mettendosi a posto gli occhiali
-Senti senti senti! Mikey che si fa sentire! Per caso ti sono appena spuntate le palle?- dice Frank ridendo
-Ho sempre avuto le palle. E' solo che tu non le hai mai viste- dice Mikey guardandolo serio. Così serio non l'ho mai visto.
-E' forse la cosa più gay che abbia mai sentito- dice Frank disgustato
-Basta smettetela! Ok, canto.. almeno la smettete di dirvi sciocchezze!- dico separandoli con una spinta e guardandoli a turno dritto negli occhi. Mi allontato da loro e mi posiziono davanti al microfono. Sorrido smagliante e mi guardo intorno vedendo Gerard, Mikey, Frank e Ray seguirmi ai loro posti. Gerard si mette vicino a me sorridendomi -Andrà tutto bene, ne sono sicuro- mi dice massaggiandomi una spalla
 -Grazie- dico quasi con un sussurro.

***********************

Sing it out
Boys you've got to see what tomorrow brings
Sing it out
Girl you've got to be what tomorrow need

Cantavo tranquillamente con voce tremante per l'emozione. Veniva fuori come se fosse la cosa che mi riusciva meglio! Ero riuscita a superare la mia paura e ora ero in grado di cantare a squarciagola davanti a milioni di persone che saltavano e cantavano con me. Gerard al mio fianco cantava in modo suadente. Ray suonava la sua chiatarra come se fosse una donna, le sue dita premevano su quelle corde come se fosse la pelle liscia e vellutata della ragazza che amava. Mikey e Frank, nonostante la mini lite di prima, suonavano schiena contro schiena come due vere rockstar di un tempo.

For every time that they want
to count you out
Use your voice every single time
you open up your mouth

Sing it for the boys
Sing it for the girls
Every time that you lose it
sing it for the world!

Urlavamo faccia a faccia io e Gerard. Questa canzone è la mia preferita, Frank e io la cantavamo ogni volta che io e mio padre litigavamo e mi aiutava molto a dimenticare l'accaduto.
La canzone finì con una grande esplosione di coriandoli colorati e urla sovraumane da parte del pubblico. Mi guardai intorno e c'erano tutti i miei parenti e i miei amici che mi sorridevano con gioia -Grazie, Frank- dico abbracciandolo calorosamente -Ne ero sicura che non te ne eri dimenticato.. Ti voglio bene-.

Il mattino successivo mi svegliai con un tremendo mal di testa che scombussolò l'intero sistema nervoso. L'ultima cosa che mi ricordo è che cantavo e urlavo contro un gruppo di persone davanti a me e Frank mi abbracciava da dietro dandomi dei piccoli bacietti sulla spalla "Che brutto sogno" penso mentre mi alzo o sollevo da qualcosa. Mi guardo intorno e non riconosco nulla che non sia casa mia. Nel mentre mi muovo urto qualcosa o qualcuno -Aio..- si lamenta la persona -Scusa- dico senza neanche guardarlo in faccia. Non è casa mia, questo è sicuro. Allora.. dove caspita mi trovavo?!?! -Buongiorno ragazzina- mi dice una voce alle mie spalle -Forse è meglio che rimani dove sei- mi giro verso la voce con ancora gli occhi semiaperti -E tu chi cazzo sei?-
  
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