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Autore: Il ladro Fantasma    28/04/2012    3 recensioni
Come mandare in crisi un supereroe.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il soprannome
 
Clinica del Dottor Doat, ore 15.30, lunedì, piena di pazienti.
Luigi: “E così mentre Mario era schiacciato da una miriade di massi io con coragg…”
Lee: “Emm…”
Luigi: “Oh, giusto, io e i miei 2 assistenti, abbiamo sconfitto un drago sputa fuoco!”
Un Toad: “Davvero?! A mani nude?”
Luigi: “No, certo che no. Ce le avevo lagate dietro la schiena!”
Altro Toad. “E-e poi?”
Luigi: “Bè, Sogghigno, alleato con Dimensio, gli Srhoob, la strega Ghignarda, Conte Cenere, Giustignardo e Zio Paperone ci ha lanciato contro 2 robot, che i miei assistenti hanno distrutto. Poi Dimensio ha liberato Ulk, ma io, la saetta verde, conosciuto anche come Mr. L, l’ ho sconfitto con un dit…”
Doc: “Luigi, smettila di dire cazzate e vieni a darmi una mano! E non è una richiesta!”
Luigi: “Lee, Tody, continuate voi! A, se scopro che non ho fermato i la flotta aliena…” e fece un segno sulla gola.
Lee: “Vai tranci!”
Tody. “Si dice -tranqui-”
Luigi: “Speriamo bene…”
Luigi si diresse verso l’ ufficio del dottore.
Luigi: “Che vuoi?”
Doc: “Ti vuole Mario al telefono”
Luigi: “E perché non ci parli tu?”
Doc: “Perché io in questa clinica svolgo una cosa semi sconosciuta, lavoro!”
Luigi: “Uff… pronto?”
Mario: “Ciao Luigi, fratelluccio carissimo, come vaaaa? (voce melliflua)”
Luigi: “Non ti ho ancora perdonato”
Mario: “Ma dai, ti ho detto che mi dispiace! E poi è successo una settimana fa!”
Luigi: “Vuoi che vanga là e che te ne dia ancora?!”
L’ idraulico rosso, al momento con una gamba ingessata, un’ occhio nero e la testa tutta fasciata deglutì.
Mario: “No, no, per l’ amor del celo, va bene così!”
Luigi: “Ti do ancora dieci sec…”
Doc: “LEE!!! MOLLA SUBITO IL BASTONE DI QUELLA VECCHIETTA!!!”
Luigi: “…, bè, ti do ancora 10 secondi, poi chi si è visto sì è visto.”
Mario: “Ecco, io, casualmente, ho organizzato al castello una festa in tuo onore… vorresti parteciparvi?”
Luigi: “N… in mio onore? Ci sarà anche la stampa?”
Mario: “Lilly verrà con tutta la redazione”
Luigi: “E ci sarà anche una mia statua in ghiaccio?”
Mario: “Che cos… c-certo!”
Luigi: “E i fuochi d’ artificio?”
Mario: “Pur… s-sì…”
Luigi: “E anch…”
Mario: “TUTTO QUELLO CHE VUOI, BASTA CHE VIENI!!!”
Luigi: “Ok, quando?”
Mario: “Domani, alle 9.00”
Luigi: “Ok ci sarò. E non credere, sono ancora incazzato. Ciao…”
Tu tu tu
Peach: “Allora, com’ è andata?”
Mario: “Bene, ha accettato. Fiuuu… a mio fratello si attiva il trip quando sente parlare di feste. Ma in fondo glielo devo, riconosco di essere stato veramente un bastardo l’ altra volta, e devo farmi perdonare in qualche modo”  
 
Castello della Principessa Peach, ore 9.12, salone delle feste.
Nella sala c’ erano almeno 1000 persone, in quel momento un’ automobile stava arrivando alle porte del castello. A guidare c’ era Luigi, vestito con un’ abito elegante da festa. Accanto a se stava seduto tutto contento Toadoberto, in giacca e cravatta. Dietro stavano Doat e Lee. La cosa  curiosa è che Doc teneva Lee al guinzaglio.
Lee: “P-pà, stai scherzando vero?!”
Doc: “No”
Lee: “Non vorrai mica tenermi al guinzaglio come un cane alla festa vero?!”
Doc: “Ai preso il bastone a una vecchietta, che è caduta spaccandosi una gamba, per farti vedere che brandivi una spada, hai urtato un paziente, causandoli un’ embolo celebrale e in più alla fine ti è pure sfuggito di mano, sfondando la finestra e causando un’ incidente stradale… vedi un po’ tu”
Lee: “M-ma la mia reputazione calerà a picco!”
Doc: “Benvenuto nel club…”
Luigi: “Siamo arrivati gente!”
L’ auto andò oltre la sala giochi (pure!) e si parcheggiò nel posto d’ onore.
Guardia: “Invit… o scusi signor Luigi, non l’ avevo riconosciuta! Prego, passi, è un’ onore conoscerla di persona!”
Luigi: “Ooooooh…”
L’ idraulico verde si era fermato, a osservare la sua statua di ghiaccio davanti all’ entrata.
Mario: “Guarda Peach, è arrivato, vado a salutarlo! CIAO LUIGI!”
Luigi: “M-Mario, è fantastica, posso toccarla?”
Mario pensò: “Cazz… se si accorge che è un’ ologramma sono fritto!” e disse “Emm… si, potrai vederla meglio dopo! Ora devi prepararti per il discorso! Eh eh eh…”
 
Mastro Toad: “Jhonatan, perché tuo figlio ha il collare?”
Lee: “Perc…”
Doc: “Lee”
Lee: “Bau…”
Doc: “Perchè è un cretino”
Tody: “Bè Lee, io vado a divertirmi! Ciao!”
Lee: “BRUTT…”
Doc: “LEE!”
Lee: “…”
 
Lilly: “Ciao Luigi!”
Luigi: “Ciao Lilly, come va?”
Lilly: “Non c’ è male, non mi lamento. Certo che se certa gente lavorasse di più…” e diede un’ occhiataccia a Kooper, che si stava rimpinzando di tartine.
Luigi: “Ma non lo fai lavorare 12 ore al giorno, con straordinari sottopagati e un settimana di ferie l’ anno?”
Lilly: “Già, lo dico anch’ io che sono troppo brava! Dovrei farlo lavorare 16 ore al giorno! Ma che ci posso fare, sono una sentimentalona”
 
Kooper: “Ehilà Kobaldo vecchio mio, come butta?” e il koopa diede una pacca sulla spalla altro koopa, che cadde a terra.
Kooper: “Sempre impedito, ma questo lo sapevo già”
Mentre Koopamela aiutava il marito/fidanzato (non so se sono sposati o no)
Koobaldo rispose: “Ciao Kooper, è da un po’ che non ci si vede è?”
 
La serata procedeva magnifica. Si rideva, scherzava, a un certo punto Luigi e Kooper fecero a gara a chi beveva di più e Doc aprì un circolo scommesse. Sta di fatto che alle 11.30 Mario andò sul palco, si sistemò il microfono e…
“Signori e signori, prima dell’ inizio dei fuochi d’ artificio, vorrei che mio fratello, Luigi, venisse qui, per il discorso”
Luigi: “Gulp! N-non mi aveva detto di un d-discorso!”
Doc: “Ma in che mondo vivi? E ovvio scusa, se chiama la stamp… STUND”
Luigi cadde a terra svenuto.
Doc: “Un cretino…”
Così aiutato da Tody trascinò l’ idraulico sul palco.
Mario: “… bene, e ora…”
E passo il microfono al fratello.
Luigi: “B-bene, a-allora, salve a tutti, mi presento, mi chiamo Luigi… ma forse questo lo sapete già…”
Dopo un’ incertezza iniziale tuttavia il baffetto verde iniziò ad abituarsi, e a parlare con più scioltezza.
Luigi: “E così io e mio fratello abbiamo fermato Sogghigno (dico che hanno fermato lui non perché io tifi per lui, ma perche succede dopo la lotta contro Dimensio, quindi è un’ avventura più recente), super Mario e io, la saetta verde, Mr. L!”
Giornalista: “Come scusi, come si è fatta soprannominare?”
Luigi: “La saetta verde, Mr. L… p-perché, è brutto, non va bene?!”
Giornalista: “No, no, anzi, lo chiedevo perché è molto originale come soprannome, davvero”
Luigi: “Ah, be, grazie. A dir la verità me lo ha dato un cattivo che abbiamo affrontato qualche tempo fa, Dimensio, ma probabilmente lei non lo conosce”
Giornalista: “Bè, comunque davvero bella come  firma!”
Luigi: “Grazie”
 
Finito il discorso la festa riprese il suo solito ritmo. Ma…
Luigi: “Allora, come sono andato?”
Mario: “Bene, benissimo!”
Doc: “Si, alla fine hai fatto una figura decente. Comunque la stampa c’ ha ragione, il tuo nome d’ arte è molto intrigante. Ti rende perfino più bello”
Luigi: “Graz… come? Bè fratello, devi riconoscere che è molto meglio del tuo”
Mario: “S… come?”
Luigi: “Super Mario, ma dai su, sembri Super Pippo…”
Mario: “N-non è vero, il mio soprannome è bellissimo, vero Doc?!”
Doc: “Mi dispiace, ma è vero, Super Mario fa schifo”
Mario: “Doc, taci che tu neanche cel’ hai!”
Doc: “Bè, gli amici all’ università mi chiamavano Dottor House. Non ho ancora capito se era un insulto o no”  
Mario furioso: “Un’ insulto!”
Lee: “Ma no gen…”
Doc: “Lee…”
Lee: “Bau…”
Mario: “Ma certo Lee, tu non hai un soprannome, vero?”
Lee: “Bè, veramente io mi faccio chiamare Capitan Toad, ma…”
Mario: “Va bè, comunque non mi sembra che i cattivi abbiano soprannomi migliori! Il signore del male, dai!”
Luigi: “Bè, Signore del male è un soprannome classico, adatto per ogni cattivo, sempre con quel pizzico di originalità, perfetto per Bowser”
Mario: “E allora, padrone del mondo, per Sogghigno?!”
Luigi: “Ora si fa chiamare il sorriso della morte, e direi che è perfettamente in linea col suo carattere, dato che poi di tutti quelli che hanno visto il suo sorriso pochi sono vissuti abbastanza per raccontarlo”
Mario: “GLI SHROOB ALLORA?!”
Luigi: “Potere e potenza! Originalissimo e fighissimo! Anche se mi sembra di averlo già sentito da qualche altra parte…”
Mario: “DIMENSIO?! RE DELLE DIMENSIONI MI SEMBRA DI UNA BANALITÀ!!!”
Luigi: “Stessa storia di Bowser”
Mario: “Fanculo!” e l’ idraulico rosso se ne andò straincazzato verso il tavolo dove stavano Peach e Mastro toad.
Peach: “Mario, che succede? Sei bollente!”
Mario iniziò a raccontare lo sfortunato dialogo.
Peach: “Ma tesoruccio, non ti devi disperare, la gente comune no ha soprannomi, e neanche famosa per il resto”
Mario: “Quindi… tu…”
Peach: “Si, anch’ io ho un soprannome, contento?”
Mario: “Ma…”
Peach: “Io sono… LA REGINA DELLE TENEBRE!!! MUAH-AH-AH!  
Mastro: “Non si ancora del tutto ripresa da quella volta… (Paper Mario, Il portale millenario)”
Mario: “Bè tu Mastro…”
Mastro: “Le guardie mi chiamano -il vecchio fottuto-, non lo sopporto!!!”
Mario: “Ma è sempre un soprannome, singh! A chi posso chiedere? Lilly? A no, al liceo era chiamata –Il cecchino-, vero. Mmm… Kooper, è la mia ultima scians!”
E così…
Mario: “Kooper, tu per caso hai qualche soprannome particolare?”
Kooper: “No, non mi pare di averne mai avuti”
Mario: “SI; SI!!! S…”
Kooper: “Anche se quando ero nel corpo militare di Bowser mi chiamavano l’ Ombra del drago. Forse perché ero un massacratore allora”
Mario: “No, no, NO!!!! NO NO, NO, NO!!! NOOOOOOO!!!”
L’ idraulico iniziò a strillare come un matto è a saltellare qua e la strappandosi i capelli.
Ci volle l’ intervento combinato di Luigi, Kooper e Tody (usato come scudo umano) per fermarlo. Alla fine…
Toadoberto era a terra, in una pozza di sangue e veniva medicato da il dottor Doat.
Luigi: “Mario, che succede?”
Mario: “E che tutti hanno un soprannome più bello del mio! Bu-uh!!!”
Luigi: “Ma, te la sei presa per quei commenti sarcastici?”
Doc: “Si, è un cretino, come te del resto”
Luigi: “Bè, se ti importa così tanto, puoi sempre cambiarlo”
Mario: “Davvero?”
Luigi “Si! Dai, va a spremerti le meningi!”
 
Ciak 1
Capitan Fungopoli!
Voto dei giudici:
Luigi:  4.5
Tody: 6.7
Kooper: 2.1
Doc: Fanculo
 
Ciak 2
Idraulic man!
Voto dei giudici:
Luigi: 2.4
Tody: 6.8
Kooper: 1.3
Doc: Fanculo
 
Ciak 3
L’ incredibile Mariulk!
Voto dei giudici:
Luigi: 3.2
Tody: 6.9
Kooper: 1.0
Doc: “Quando questa pagliacciata finisce vedi”
 
Ciak 4
Il dio del tuono, Mhor!
Voto dei giudici:
Luigi: 4.0
Tody: 7.0
Kooper: 1.5
Doc: *fa un gesto col dito sulla gola*
 
Ciack 5
Baffo di falco!
Luigi: 0
Tody: 0
Kooper: 0
Doc: “Ma te li inventi di notte o ti vengono così, spontanei?”
 
Ciack 6
Il vedovo nero!
Luigi: ---
Tody: ---
Kooper: 8.5
Doc: “No comment.”
 
Mario: “Bhu-uh! Non avrò mai un soprannome decente!!!”
L’ eroe di Fungopoli si mise a piangere disperato.
Luigi guardò Doc e gli altri, poi…
Luigi: “Mario, senti, non importa il soprannome, il vestito o altro. Alla fine conta quello che fai. E tu di imprese ne hai compiute più si Superman!”
Mario: “D-davero?”
Kooper: “Certo! E poi, ormai, il nome super Mario e leggenda!”
Doc: “E in fondo c’ ha un suo stile”
Mario, sull’ orlo della crisi di lacrime, disse: “Grazie… Bhu-uh!”
E abbraccio Luigi.
 
Quella sera si concluse nel migliore dei modi per tutti.
Luigi perdonò Mario per la bastardaggine da lui compiuta. Mario si mise il cuore in pace col suo soprannome.
Kooper riuscì a ingozzarsi di tartine, Lilly realizzò un buon scoop, Kobaldo riuscì a non fare la figura del disabile e infine Doc perdonò Lee, liberandolo, e dicendoli che avrebbe dovuto, nei prossimi giorni, fare attenzione ai creditori dei danni da lui provocati.
 
THE END
 
EPILOGO
Luigi: “Bene, ora voglio toccare la mia statua!”
Mario: “Si certo, f… NOOOOO!”
L’ idraulico oltrepasso l’ ologramma, costatando che la statua non c’ era.
Luigi: “…”
Mario: “Eh eh eh…”
Luigi: “IO TI AMMAZZO BRUTTO STRONZO!!!”
 
NOTE AUTORE
E così anche la mia… ta ta ta!!! QUARTA fan fiction è ultimata! Alé! Teoricamente questa storia è un seguito di “Mamma Mia!”, ma è una storia a parte, che si può comprendere sia conoscendo o no gli antefatti.
Ciao ciao!
Il Fantasma
  
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