Sono trascorsi molti anni dall'ultima volta che lo vidi. Lui era entrato nella mia vita e gli avevo chiesto di non andarsene mai, ma il mondo gira così: un giorno ci sei e il giorno dopo chissà dove ti trovi. Eravamo come due fratelli, solo che ci volevamo un bene diverso, quello che secondo me in pochi si vogliono. Non mi sono mai dimenticata di lui, e non intendo farlo. A volte mi sorprendo a pensare a lui, a pensare se in un angolo del suo cuore esisto ancora. Mi dico sempre:

- Forse è meglio dimenticarlo, ci sto solo male. -

Quello che voleva la mia testa era quello, dimenticarlo. Il mio cuore invece era ancora fermo a un po' di anni fa, stava ancora vivendo le emozioni che vissi quando mi abbracciò per la prima volta, quando mi prese per mano per la prima volta, quando mi disse che doveva partire. Okay, diciamo che l'ultima cosa avrei voluto non viverla, ma l'ho già detto, il mondo gira così.

21 giugno.

Vivevo la mia vita senza vederlo ormai da tempo, ci ero quasi abituata. Ero una Belieber, perché amavo la sua voce, amavo lui, ed era l'unico modo per sentirmi vicino a lui. Se ci penso, mi fa uno strano effetto. «Ha fatto tutta quella strada da solo?» si chiederebbe la gente, «Sì.» risponderei io. Io l'ho visto diventare quello che è adesso, l'ho visto diventare l'idolo di milioni di persone, l'ho visto realizzare il suo sogno. E vi assicuro che non si potrebbe essere più fieri di qualcuno più di quanto lo sia io. Mi ricordo che un giorno, quando eravamo insieme in spiaggia, di punto in bianco, fissando il mare, mi disse: - Kate, io sono nato per essere qualcuno. Voglio realizzare il mio sogno. - Adesso come adesso nessuno ci crederebbe, ma quel ragazzo che si chiama Justin Bieber un tempo era il mio migliore amico. Io credevo in lui, e ci credo tutt'ora. Non ho mai dubitato delle sue capacità. Comunque, quel giorno ero a casa da sola, (i miei genitori erano insieme a dei loro amici a mangiare in un ristorante) stavo vagando senza meta tra i canali, decisi di lasciare su MTV. C'era Justin che parlava in una radio, per me era sempre un piacere immenso vederlo. Il conduttore gli faceva diverse domande, poi si soffermarono a parlare del suo passato, quando era un semplice ragazzino di Stratford, quando nessuno ancora lo conosceva.

- Vivevo con mia mamma, andavo a scuola, giocavo ad hockey e uscivo con i miei amici. A volte mi mancano questi momenti, ma la mia scelta è stata questa, non ho ripensamenti. Sento la mancanza dei miei amici che ho lasciato là a Stratford. - si fermò, vedendo che non diceva più niente, il conduttore gli chiese:

- Chi sono? -

- Oh ci sono Ryan, Chaz e Christian.. - il conduttore lo interruppe.

- Avevi anche amiche ragazze? -

- Certo, c'era Caitlin che è stata la mia ragazza per diverso tempo e poi ce n'era un'altra che significava molto per me, era la mia migliore amica, però dopo aver firmato il contratto non l'ho più sentita, ho perso ogni contatto con lei. Si chiama Kate Blue. -

Sgranai gli occhi verso il televisore. Pensai subito fosse una presa in giro, ma non lo era. - Pensavo si fosse dimenticato di me. - mi dissi. Com'era possibile? Non avrei mai pensato di essere stata così tanto importante per lui da ricordarmi dopo così tanti anni. Insomma, lui gira il mondo, avrà visto tante di quelle persone che non poteva ricordarsi di me. Ero talmente tanto sbalordita che cercavo di convincermi che fosse solo uno stupidissimo sogno dal quale mi sarei risvegliata in lacrime. Ma non era così.

- Kate Blue. Non ti spiace non avere più contatti con lei? -

- Se mi dispiace? Insomma è stata significativa per me, mi ha sempre supportato, e non mi ha mai abbandonato e se la conosco bene, neanche adesso l'ha fatto. Anzi, ci scommetto quello che vuoi che è dietro ad uno dei tanti schermi a guardarmi. Proprio adesso. - a ciò che disse rimasi più scioccata di quanto lo ero prima. Volevo piangere, ma ero lì per lì nel farlo.

- Quindi ti piacerebbe riacquistare il tempo perso con lei? -

- Sì. Se devo essere sincero lo desidero tantissimo. - in quel momento il conduttore guardò in camera e si rivolse al pubblico.

- Kate Blue, fatti sentire. Non si sa mai che tra te e Bieber nasca qualcosa dopo esservi rivisti. -

Justin si mise una mano tra i capelli e sorrise. Dio se il suo sorriso era perfetto. In quel momento ero incredula a tutto quello che avevo visto, ormai stavo piangendo. Mi sentivo impotente, non sapevo cosa fare. La cosa non fu più ripresa in nessuna delle interviste di Justin. E' stato bello finché è durato, pensai. Avevo perso le speranze.