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Autore: fatedtopretend    29/04/2012    4 recensioni
Kurt Hummel è l'astro nascente di Broadway, con migliaia di fan al suo seguito.
Incontrare l'uomo dei propri sogni è incredibilmente difficile. Fallo innamorare di te, poi, può essere un'impresa impossibile.
A meno che il tuo nome non sia Blaine Anderson.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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15.
 
Le riprese di “Heaven On Earth” terminarono tre settimane dopo. In quel lasso di tempo, Kurt e Blaine avevano continuato a vedersi in quella stanza degli alloggi universitari nel cuore della notte, quando Kurt tornava dagli studi, sfinito, ma con un rischio minore di essere intercettato da qualche studente nei corridoi. La maggior parte delle volte, erano entrambi così stanchi da non riuscire a fare altro che crollare insieme sul letto e chiacchierare, finchè uno dei due non si rendeva conto di essere andato avanti a parlare da solo mentre l’altro si era già addormentato da un pezzo, ma andava bene così.
 
I weekend erano passati nella villa di Kurt, a prendere il sole a bordo piscina, guardare tv spazzatura e dedicarsi ad attività decisamente più costruttive nel letto di Kurt. O nella doccia di Kurt. Una volta anche nella cucina di Kurt.
 
“Ma uscite mai alla luce del sole?”
 
Blaine aprì la bocca per parlare e Jill gli puntò contro il grissino che aveva in mano.
 
“Il suo giardino non conta, Blaine.”
 
“Non è colpa nostra se finisce di lavorare così tardi. Ed è giustificabile che voglia rilassarsi a casa quando ha un po’ di tempo libero.”
 
Jill alzò un sopracciglio e trattenne una risata alla parola “rilassarsi”.
 
“Ok, ho capito, meglio non entrare nei dettagli. Cosa farà ora che sono finite le riprese?”
 
“Ne inizia un altro tra un paio di settimane, ora è in pausa.”
 
“Uh, quindi immagino che ora vi vedrete a orari umani…magari addirittura in pubblico!”
 
Blaine scrollò le spalle, a disagio.
 
“Beh?”
 
“Senti…ci sono un miliardo di motivi per cui le cose potrebbero andare storte se la stampa lo venisse a sapere.”
 
“Elencameli, allora.”
 
“Prima di tutto, Kurt non ha mai detto esplicitamente che voglia che si sappia in giro.”
 
“Cosa che si può risolvere con una semplicissima domanda a Kurt, ma vai avanti.”
 
“Secondo, non voglio che la gente cominci a rovistare nella mia immondizia.”
 
“Tecnicamente la tua immondizia è in comune con il resto del dormit-“
 
Terzo, ho paura di diventare un…uno di quei soliti bambocci famosi solo perché stanno con una celebrità…anch’io vorrei avere uno straccio di carriera, e se così non venissi più preso sul serio? E…se tutti mi odiassero e lui si stancasse di me, o magari pensasse che voglia sfruttarlo per diventare famoso o…”
 
“Whoa, calma! Non credi di stare esagerando?”
 
Blaine abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro. Ci aveva pensato fin troppo, ed era completamente terrorizzato da quello che sarebbe potuto succedere, da come la gente avrebbe potuto reagire. Il suo telefono vibrò e lo schermo segnalò un nuovo messaggio da Kurt.
 
Cercasi cavaliere per party di fine riprese. Si accettano solo uomini di statura media, capelli ricci, possibilmente liberi da gel, sopracciglia vagamente triangolari. Lauta ricompensa.”
 
Jill gli rivolse uno sguardo interrogativo quando si passò una mano fra i capelli, pensieroso. Le fece leggere il messaggio e lei schioccò la lingua.
 
“Tempismo perfetto.”
 
***
 
“Che significa ‘non puoi venire’?”
 
“Uh, io…devo finire una relazione e…”
 
“Potevi avvertirmi.”
 
“Lo so, scusa.”
 
Kurt rimase a fissarlo sull’uscio della porta, vestito di tutto punto, chiaramente irritato. Sembrava una vera star del cinema. Era una star del cinema, si corresse Blaine. E lui non era assolutamente nessuno.
 
“Lasciami entrare.”
 
“Kurt, farai tardi…”
 
“Non mi interessa, non me ne vado finchè non mi dici qual è il problema.”
 
Kurt si sedette sul divano, continuando a fissarlo, ma Blaine non aprì bocca, evitando il suo sguardo.
 
“Io…è un mese che usciamo insieme, non credevo che l’idea di “rendere ufficiale” la cosa ti spaventasse tanto. Non…non vuoi che si sappia?”
 
Blaine si sentì sprofondare quando notò l’espressione ferita di Kurt. Un mese non era un periodo di tempo poi tanto lungo, ma non era nemmeno così poco, ed era chiaro che Kurt ci stesse già pensando da tempo. Blaine gli si avvicinò sul divano e lo guardò negli occhi.
 
“Kurt, credo che…dovremmo pensarci bene prima…prima di farlo sapere a tutti.”
 
Blaine gli elencò tutte le sue paure, come aveva fatto con Jill. Kurt lo ascoltò in silenzio e aspettò che finisse. Quando terminò il suo discorso e abbassò di nuovo lo sguardo, Kurt si raddrizzò, gli alzò il mento per costringerlo a guardarlo, e cominciò a parlare.
 
“Primo: possono anche dire che sei il ragazzo meno attraente del mondo, e non lo faranno, non mi importa. Secondo: non avrei mai pensato che tu volessi sfruttarmi, Blaine, come diavolo ti viene in mente? Quando te ne vieni fuori con queste uscite mi viene voglia di schiaffeggiarti. Terzo: paparazzi e cose del genere non sono divertenti, lo so. Ma con un po’ di discrezione riusciremo ad evitarli. Però…se credi che possa nuocere alla tua carriera…allora è una tua scelta. Non voglio costringerti. E’ solo che non mi piace nasconderti.”
 
Blaine capì cosa intendeva dire. Immaginò di vederlo in televisione, mentre rispondeva ad un qualsiasi presentatore di essere single, e capì che non lo avrebbe sopportato. Voleva urlarlo al mondo: Kurt Hummel è mio, io appartengo a lui.
 
Kurt sembrò interpretare correttamente il suo silenzio, e annuì.
 
“Ok, ho una proposta. Possiamo andarcene in giro come se niente fosse, evitando i posti più affollati, e rischiare che ci fotografino, ma io non farò nessuna dichiarazione. Se mi chiedono qualcosa io risponderò ‘no comment’.”
 
“Ma…”
 
“…Ma, quando sarai pronto, il che potrà essere tra una settimana o un anno, io dirò al mio pubblicitario di chiamare tutti i giornali della faccia della terra e dire che Kurt Hummel ha un ragazzo e il suo nome è Blaine Anderson e sentirete parlare di lui molto presto, perché è fantastico”
 
“Kurt, non mi hai neanche mai visto esibirmi…”
 
“Questo non è vero.”
 
Blaine sorrise, arrossendo un po’ al ricordo delle espressioni assurde che faceva mentre cantava quando aveva ancora 17 anni, le coreografie imbarazzanti e le uniformi.
 
“Una settimana o un anno, uh? Non starà correndo troppo, signor Hummel?”
 
Fu il turno di Kurt di arrossire. Sapeva che Blaine non diceva sul serio, e il mezzo sorriso sulle sue labbra ne era la prova.
 
“Blaine…io…”
 
“Sì?”
 
“..Io sono pazzo di te e-“
 
Blaine lo baciò senza pensarci due volte, e continuò a farlo finchè non rimasero entrambi senza fiato.
 
“Diavolo, è tardissimo. E’ meglio che vada. Immagino che tu…”
 
“Rimarrò qui, almeno per questa volta.”
 
“Ok, ci vediamo domani?”
 
“Oh sì, ho intenzione di portarti fuori a pranzo, sei avvertito.”
 
“Uuuh, e posso chiedere dove hai intenzione di portarmi?”
 
“No comment.”
 
“Quella è la mia risposta, non ti ho autorizzato ad utilizzarla.”
 
Blaine rise e lo seguì sulla porta. Gli diede un altro bacio velocissimo e lo guardò mentre si allontanava nel corridoio semibuio.
 
Blaine Anderson era certo di essere il ragazzo più fortunato dell’universo.
 
***
 
A prestissimo con l’epilogo!
   
 
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