Sherlock lo stava osservando, stranamente tranquillo, perché aveva letto tutta la tensione che la telefonata appena ricevuta aveva scatenato in lui. Fin da quel primo viaggio in taxi insieme, in cui aveva dato mostra del suo metodo investigativo basato sull’osservazione, aveva compreso che per John l’argomento Harry non era né piacevole né facile, per questo aveva sempre cercato di evitarlo nonostante fosse tremendamente curioso di saperne di più. Il dottore sollevò la testa dal cuscino e lo fissò con uno sguardo in cui erano diluiti tutti i sentimenti che stava provando in quel momento e che lui riusciva a leggere benissimo, anche se non li capiva appieno. Sherlock comprendeva quell’amore che provava verso John, che lo faceva tremare appena quando egli distoglieva lo sguardo da lui, ma non quel risentimento e quella paura che vedeva agitarsi sul fondo di quelle iridi marine.