Continueranno a cercarsi?
Probabilmente si, come fanno da tempo.
Lo faranno finché non riusciranno a smettere di perdersi.
Anche se spesso hanno promesso a loro stessi di aver per sempre chiuso l'uno con l'altra.
Continueranno a incontrarsi, a cercarsi senza saperlo.
Ma perché non smettono di scappare l'uno dall'altra?
Perché un rapporto come il loro è difficile da gestire.
Ma loro continueranno a
cercarsi,
è scritto nel loro destino.
(F. Volo)
Prigioniera
del tuo orgoglio.
Prologo.
Il
sole splendeva pallido quella
mattina, mentre una brezza tiepida iniziava a soffiare per le strade,
la
primavera ormai era inoltrata e gli uccellini cinguettavano gioiosi. La
città
era immersa nelle normali occupazioni, mentre molte vite proseguivano
spensierate, senza che le tracce di passati burrascosi potessero
interferire.
Fu
proprio in quella mattina che il
fato, o magari semplicemente degli amici un po’ troppo
nostalgici, avrebbero
portato cambiamenti irreversibili nelle tranquille vite di due
cittadini,
immersi più di chiunque altro nella loro
quotidianità.
Perché
è in occasioni come queste che
si può dire che la propria vita venga veramente stravolta,
come se una cascata
di avvenimenti travolgesse due normali giovani intenti a creare il loro
futuro.
E
sono sempre i sentimenti, buoni o
cattivi che siano, che cambiano irrimediabilmente la nostra persona,
facendoci
prendere percorsi che non avremmo mai immaginato, facendoci cambiare
radicalmente, facendoci sentire così stupidamente innamorati.
***
Erano
passati quattro anni, quattro lunghi anni e proprio in quel momento
doveva
trovare nella sua cassetta della posta una lettera del genere?
Sospirò
assaporando l’aria primaverile che iniziava a sentirsi,
mentre un pallido sole
le illuminava i capelli castani. Ispirò profondamente il
profumo dei primi
fiori che stavano iniziando a sbocciare nel suo giardino e poi si
incamminò per
tornare in casa, mentre con una mano si scompigliava i lunghi capelli
castani
che incorniciavano il suo bel visino.
La
ragazza sbuffò impilando la lettera con le altre mentre
tornava in casa, dove
si accomodò sull’ampio divano e iniziò,
con estrema calma, a leggere la posta,
lasciando apposta quella lettera per ultima. Dopo che tutta la posta fu
sistemata con estrema calma prese in mano quella busta con aria
disgustata, quindi
prese un tagliacarte e la aprì riluttante. Erano quattro
anni che si imponeva
di dimenticare quegli avvenimenti ed ora, che era riuscita
completamente a
girare pagina, arrivava una lettera di quel genere. Buttò la
busta vuota nel
cestino e si mise a leggere le poche righe di quella lettera:
“Hey!!
Sono ormai quattro anni che “A tutto reality”
è terminato e tutti noi siamo
tornati ad immergerci nella nostra quotidianità, non
è forse il momento di una
maxy riunione per ritrovarsi tutti?! Ti aspettiamo il..”
Si
interruppe e buttò la lettera sul tavolo scorgendo solo le
due firme finali “Geoff&Bridgette".
Sbuffò sonoramente e si avvolse
nella coperta appoggiata al divano, immergendosi nei ricordi di quelle
tre
stagioni di reality a cui aveva partecipato, che in quel momento le
sembravano
così lontani e distanti. Fu in quel momento che la porta di
ingresso si aprì ed
entrò un uomo dalla carnagione chiara e i capelli biondi, che
incorniciavano un paio di
occhi color nocciola.
-Court,
tesoro! Che ci fai li avvolta nella
coperta?-
Le
chiese avvicinandosi e baciandole il naso,
lei rispose con un sorriso e disse:
-Bentornato
Sam! Ho appena ricevuto una lettera
di quelli di quel famoso reality a cui avevo partecipato, ricordi?-
Chiese
mentre si alzava, sistemava la coperta e
si avviava verso la cucina da vera donna di casa.
-Certo,
era “A tutto reality”, ho visto qualche
puntata ai tempi. E cosa ti dicevano?-
Chiese
l’uomo interessato seguendo Courtney in
cucina e accomodandosi al tavolo mentre lei gli serviva il pranzo che
aveva
preparato in precedenza.
-Nulla..
Vorrebbero fare una rimpatriata ma io
non penso parteciperò.-
Tagliò
corto Courtney sedendosi di fronte al
biondo.
-Perché
mai non dovresti partecipare?-
Chiese
lui, la ragazza fissando il piatto
rispose fredda:
-In
fondo io non sono mai stata simpatica a
nessuno in quel reality, quindi non vale la pena andare fin la per
rivedere
quelle persone.-
-Dai
non dire così tesoro.. Per me faresti bene
ad andarci, giusto per distrarti un po’. Il lavoro
ultimamente ti sta
stressando molto, sarebbe una bella occasione per rilassarti un
po’.-
Courtney
ci pensò su qualche minuto, poi
rispose piano:
-Se
lo dici tu..-
Intanto
la sua mente tornava con terrore a
quella persona che aveva riempito le sue tre stagioni di reality,
quella
persona che si era vietata di pensare per così tanto tempo.
Quel ragazzo che le
aveva cambiato la vita, che l’aveva fatta sentire
così dannatamente debole. E
il suo cuore fece male, sentì una fitta che veniva dal
profondo, una fitta che
le attraversò come un brivido tutte le viscere quando quel
nome arrivò chiaro
nella sua mente.
-Duncan..-
Sussurrò
poi impercettibilmente, mentre la sua
mente si inondava di ricordi.
***
Il
ragazzo uscì svogliato in giardino, andando
a ritirare la posta. La cassetta era piena di volantini pubblicitari,
che prese
e buttò a terra, mentre conservava la poca posta che poteva
avere un’utilità. Diede
un’occhiata alla via quasi deserta a quell’ora del
giorno, in cui abitava,
godendosi quella tranquillità che tanto amava.
Dopo
di che entrò in casa e buttò le buste tra
i fogli che riempivano il tavolo tornado a stravaccarsi sul divano a
guardare
la tv. Fu così che si addormentò, svegliandosi
solo quando una voce acida gli
urlò:
-Ma
è mai possibile che non fai altro che
dormire te?-
Lui
si stiracchiò pigramente e sbadigliò,
guardando con irritazione la donna appena entrata. Era alta e snella,
con una
carnagione pallida, quasi cadaverica. Portava un trucco pesante e dei
vestiti
scuri, che non si abbinavano affatto col colorito della pelle.
-Hai
visto la lettera chehanno inviato GeoffeBridgette?
Penso sia arrivata anche a te.-
Disse
lei frugando tra i fogli sul tavolo ed
estraendo la lettera che lanciò al ragazzo. Lui la prese al
volo, se la rigirò
tra le mani per qualche secondo e poi la lasciò cadere
pigramente sul divano
mentre chiedeva:
-Geoff
eBridgette? È una vita che non gli vedo.
Dai dimmi tu cosa diceva siccome sai tutto.-
-La
smetti di fare il pigro te? Non ti sopporto
più!-
Urlò
la ragazza guardando adirata il corpo
stravaccato pigramente sul divano. Nonostante quel ragazzo passasse ore
a
dormire su quel divano riusciva ad avere un fisico scultoreo, che anche
in quel
momento di rabbia le fece venire i brividi e far pensieri bramosi.
-Dai
Gwen non fare l’isterica, dimmi.. Cosa
vogliono GeoffeBridgette? Me lo puoi cortesemente dire?-
Chiese
lui alzandosi ed andando ad abbracciare
la ragazza, che si ammorbidì immediatamente, mentre quelle
possenti braccia la
stregavano.
-Dicono
che desidererebbero fare una
rimpatriata tra noi concorrenti di “A tutto
reality”, perché sono quattro anni
che non ci vediamo..-
-Beh,
io a te ti vedo ancora..-
Mormorò
il ragazzo nell’orecchio di Gwen, che
ridendo rispose:
-Oh,
lo so Duncan.. –
Il
ragazzo le diede un bacio sul collo, mentre
la trascinava sul divano, poi Gwen gli sussurrò
all’orecchio:
-Che
dici, ci andiamo?-
-Si
può fare..-
Commentò
lui mentre un pensiero fioco di quelle
tre stagioni di reality che avevano lasciato nella sua mente iniziava a
farsi
spazio nella sua testa.
Improvvisamente
spalancò gli occhi e si
irrigidì mentre il suo cuore per un attimo si fermava.
Courtney.
Quel
nome gli tornò chiaro in mente, associato
a tutto.
Erano
mesi che non ci pensava, ormai si era
dimenticato di quella ragazzina viziata che gli aveva fatto perdere il
cuore
tanti anni prima. Chissà com’era diventata, cosa
aveva fatto nella sua vita,
com’era cambiata..
Duncan
era deciso, voleva rivedere quella
ragazzina capricciosa e sentiva che avrebbe ancora una volta dato una
scossa
alla sua vita monotona quella donna imperiosa e isterica. Gli
scappò un sorriso
di sfida mentre già si pregustava la scenata teatrale che lo
avrebbe aspettato
rivedendola.
-To be continued-